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South Carolina alla F4, UNC batte UK

Autore: Manuel Follis
Data: 27 Mar, 2017

South Carolina sorprende per l’ennesima volta e, dopo aver eliminato Duke e Baylor, vince contro la favorita Florida e conquista la prima Final Four della sua storia. Nel match che ha chiuso le Elite 8 tra North Carolina e Kentucky tutto si decide nei minuti finali e alla fine è un canestro di Luke Maye (rivelazione del Torneo) a regalare la 20esima F4 ai Tar Heels. Ecco come è andata.

North Carolina – Kentucky 75-73

  • Chiamatela rivincita, chiamatela ricompensa della storia, fatto sta che North Carolina si è presa almeno un pezzo di quello che l’anno scorso Kris Jenkins le aveva tolto. I Tar Heels stabiliscono il record di 20 presenze alle Final Four grazie a un canestro a tre decimi dalla sirena di Luke Maye che elimina Kentucky, al termine di cinque minuti che i ragazzi di Roy Williams non dimenticheranno facilmente.
  • Non sono stati né Malik Monk né De’Aaron Fox a portare i Wildcats sul 64-59 a 5’ dalla fine, ma un improbabile Isaac Humphries che, con 8 punti quasi filati, all’improvviso si è preso tutto l’attacco di Kentucky sulle spalle, realizzando il suo career high di 12 punti nella partita più importante della sua carriera.
  • L’orgoglio e l’esperienza di North Carolina sono state le chiavi della rimonta: parziale di 12-0 con 6 punti di Theo Pinson che a 50 secondi dalla fine sembrava aver chiuso la partita, girata dal -5 al +7 in 4’ in cui Kentucky non ha segnato mai.
  • Finita? Manco per sbaglio: eccoli Fox e Monk, una tripla del primo, due assurde del secondo, un’infrazione di 5 secondi sulla rimessa dei Tar Heels e parità.

 

  • Mancano 7 secondi, c’è tempo per l’ultima azione e palla che arriva a Maye: “I just shot it, and luckily, it went in”.

 

  • E’ stato questo il bellissimo finale di una partita che bellissima non è proprio stata, anzi: North Carolina ha tirato 3/15 da 3 e trattato male la palla (16 perse), i freshman di John Calipari hanno tirato male (4/10 per Monk, 5/14 per Fox) e nel complesso entrambe le squadre hanno trovato poco ritmo in attacco.
  • Più che le star, hanno brillato parecchi comprimari: a tenere Kentucky a contatto nel primo tempo ci ha pensato Dominique Hawkins con 10 punti, mentre nel secondo, come detto, è stato Isaac Humphries a portare avanti i Wildcats. Maye ha segnato il suo career high con 17 punti, 17 i rimbalzi di Kennedy Meeks che hanno dato ai Tar Heels la consueta vittoria per 44-34 sotto i tabelloni e fondamentali non solo i 9 punti ma anche la difesa su Monk di Theo Pinson.
  • Tra i giocatori più attesi solo Justin Jackson ha segnato con continuità (19, miglior realizzatore della partita) e Bam Adebayo ha giocato un secondo tempo all’altezza segnando 12 dei suoi 13 punti. Lontano dalla meravigliosa prestazione contro UCLA, De’Aaron Fox si è spalmato spesso contro i lunghi dei Tar Heels e Malik Monk ha segnato solo due canestri dal campo prima delle due triple finali. Troppo tardi.

South Carolina – Florida 77-70

  • Chiaramente l’elemento determinante per South Carolina è stata la difesa, come nel corso di tutto l’anno, ma i Gamecocks nel secondo tempo sono stati capaci di tradurre alcune buone giocate difensive in contropiedi e in generale di attaccare di più il ferro andando in lunetta (31 liberi tentati).
  • Non abbiamo controllato tutte le statistiche del Torneo, ma rispetto al trend e alla media delle partite, South Carolina ha vinto la gara segnando solo 2 triple (su 10 tentativi). Che se non è record ci si avvicina. Tiro da tre decisivo anche per Florida: i Gators hanno chiuso il primo tempo con 7/12, ma hanno disputato un secondo tempo da 0/14.
  • Mvp della gara il “solito” Sindarius Thornwell, con 26 punti e tutta la presenza difensiva e offensiva che vorreste dal vostro leader in campo. E adesso, a suon di prestazioni, qualcuno inizia a parlare della guardia/ala in ottica draft Nba, lui che finora nessuno avrebbe considerato nemmeno in un ipotetico terzo giro.

 

  • Duane Notice ha segnato il canestro della sicurezza schiacciando i due punti finali per i Gamecocks. Bene, bravo. Fino a quel momento però era stato un disastro totale, tra canestri sbagliati e puerili errori in difesa. Per la Final Four South Carolina avrà bisogno di un giocatore diverso.
  • Il lungo Chris Silva è chiaramente ancora acerbo (ha sempre problemi di falli), ma l’energia che mette in campo e che ha sfoderato anche contro i fisici giocatori di Florida è stata e sarà fondamentale per South Carolina. Il canestro decisivo dell’incontro però l’ha segnato l’altro lungo, il freshman estone Maik Kotsar (12 punti), protagonista inatteso della gara visto che non andava in doppia cifra da dieci partite.

 

  • Il primo tempo si era chiuso a +7 per i Gators anche grazie alle triple dei suoi lunghi, Justin Leon (3) e Devin Robinson (1), che dal punto di vista tattico avevano sfruttato gli spazi concessi degli avversari. Come detto però nel secondo tempo nessuno è più riuscito a segnare dall’arco. E ciao ciao al vantaggio tattico.
  • KeVaughn Allen e Kasey Hill sono andati in doppia cifra per Florida (rispettivamente 13 e 11), ma senza mai incidere realmente sulla gara. Allen si è messo in mostra con un 2+1 importante nei minuti finali, ma è stato lontano parente del giocatore da 35 punti del turno precedente.

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