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Rising Stars, i talenti del prossimo decennio

Autore: Giovanni Bocciero
Data: 27 Gen, 2018

Dopo esserci concentrati sulle prestazioni dei top senior, facciamo una panoramica di junior e sophomore con tanti figli d’arte che si sono messi in mostra nei tornei dedicati alle high school. L’attenzione per il loro reclutamento collegiale è già altissima perchè saranno le rising stars del prossimo decennio.

Il basket nel sangue

Forse la miglior partita dell’anno a livello di high school è andata in scena all’Hoophall West di Scottsdale (Arizona), tra la Shadow Mountain di coach Mike Bibby e il liceo californiano Sierra Canyon, vinta dai ragazzi dell’ex stella Nba per 80 a 78 dopo un overtime. La partita è stata pienissima di emozioni e ha regalato tanti spunti interessanti.

In campo sono scesi tanti figli d’arte. Per i californiani Scotty Pippen Jr., Duane Washington Jr.Kenyon Martin Jr.,Terren Frank, figlio dell’ex Nba e Caserta Tellis, e Cassius Stanley (#11 Espn top60), figlio dell’agente sportivo di Nba ed Nfl Jerome. Tra le fila di coach Bibby milita invece Jaelen House (#60 Espn top60), figlio dell’ex Suns e Celtics Eddie, sempre presente alle partite del figlio. Il ragazzo ha da poco ufficializzato di aver scelto di giocare per Arizona State.

A Scottsdale si è visto anche uno straordinario Nico Mannion (#22 Espn top25). Nella vittoria della sua Pinnacle High School per 60 a 52, il ragazzo italiano ha fatto vedere lampi di classe, risultando un incubo per la difesa avversaria. Al termine della gara, il suo box score diceva 35 punti, arricchito da questa perla:

Duello ad alta quota

La finale del City of Palms di Fort Myers (Florida) ha messo l’uno contro l’altro James Wiseman (#1 Espn top60) e Vernon Carey Jr. (#2 Espn top60). Ha vinto l’University School di Carey per 77 a 72 e il junior – figlio di un ex campione Nfl – ha messo in mostra qualità tecniche e determinazione. Paragonato a Zach Randolph per movenze e abilità, ha chiuso il torneo con 21.7 punti e 7.5 rimbalzi di media.

 

Caratteristiche e fisico differenti per Wiseman, che ha contribuito con 15.5 punti, 8.7 rimbalzi e 1.5 stoppate al percorso della Memphis East di coach Penny Hardaway, sconfitto per il secondo anno consecutivo in finale al torneo della Sunshine coast. Lungo mobile, atletico, con tiro dalla lunga distanza e ampi margini di miglioramento, sta facendo scomodare paragoni con Kevin Garnett.

Wiseman non ha disputato una gran finale perché limitato dai falli. Il compagno di squadra Alex Lomax ha invece sfruttato la vetrina per mettersi in mostra. Il play, che l’anno prossimo vestirà la maglia di Wichita State, ha sfornato una prestazione da 20 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, facendo ricredere chi non ha insistito sul suo reclutamento.

I migliori sophomore del paese

L’University School oltre a vincere il City of Palms ha avuto in Scottie Barnes (#16 Espn top25) l’Mvp del torneo. È un prospetto intrigante perché sembra una guardia nel corpo di un’ala. Presente in tutte le voci statistiche (16 punti, 8 rimbalzi, 3.2 assist, 1.7 stoppate e 1.5 recuperi), sa fare pressocché tutto.

 

Sembra di un altro livello Isaiah Todd (#1 Espn top25), considerato dagli addetti ai lavori the next Kevin Durant. In realtà, per le sue caratteristiche sembra più un unicorno 3.0, alternando in egual modo il gioco interno ed esterno. Va naturalmente indirizzato per l’età che ha, perché tirare 4/11 da 3 punti in una singola gara è a metà tra la perseveranza e l’esagerazione. Ha chiuso il City of Palms alle media di 22.3 punti, 5.3 rimbalzi e 1.6 assist.

La coppia del New Jersey

La Ranney High School, pur arrivando soltanto quinta al torneo di Fort Myers, ha sfoggiato la coppia di talenti Scottie Lewis (#8 Espn top60) e Bryan Antoine (#12 Espn top60). Entrambi esterni, Lewis ha disputato una kermesse sottotono rispetto alle sue abitudini offensive (9.5 punti, 5.5 rimbalzi e 5 assist di media). Dal fisico longilineo ma prestante, le sue principali armi sono l’atletismo e la visione di gioco.

Antoine è diametralmente opposto al compagno di squadra. Scorer di razza come pochi a livello liceale, è stato il miglior marcatore del torneo (29.5) a cui ha aggiunto 4.7 rimbalzi. Dal fisico ben strutturato, sembra sappia fare poche cose ma in maniera eccelsa. Detto del saper segnare, è un difensore piuttosto rapido (4.7 recuperi). Ed è freddo e cinico:

Per Watford 20+20

Nella cinque giorni in Florida non è passata inosservata la prestazione da 24 punti, 20 rimbalzi e 4 assist di Trendon Watford (#10 Espn top60). Combo-forward aggressiva e dinamica, ha delle mani niente male anche se è limitato al tiro dal perimetro.

 

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