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Da Mirkovic a Mara, gli europei protagonisti in Ncaa

David Mirkovic
Autore: Edoardo Pollero
Data: 18 Nov, 2025

Ci sono giocatori come Dame Sarr, Neoklis Avdalas e Omer Mayer che sono arrivati oltreoceano con tanti riflettori addosso, ma ci sono altri ragazzi europei arrivati nel college basket non solo quest’estate con la speranza di giocare da protagonisti e anche di aumentare le loro chance di andare in NBA.

Ecco i nomi di alcuni di loro che hanno già lasciato il loro marchio su questo inizio di stagione.

David Mirkovic (Illinois) – Il progetto dell’università con sede a Champaign era quello di creare una sorta di “lega balcanica” in cui il montenegrino, al fianco dei gemelli croati Ivisic e della coppia serba Petrovic-Stojakovic, avrebbe sviluppato il suo gioco e sarebbe stato utilizzato come pedina complementare nello scacchiere di coach Underwood. Invece in queste prime uscite ha messo in mostra tutto il suo arsenale, trascinando i Fighting Illini a un bel filotto di vittorie – tra cui quella contro Texas Tech. Fisico bello tosto di 205 cm, sa tirare da 3 e smistare qualche assist, ma i punti forti sono l’uso del perno in post e una presenza massiccia sotto le plance. La doppia doppia da 27 punti e 21 rimbalzi contro Colgate lo ha lanciato nella top-10 dei migliori rimbalzisti (ottavo, con 12.5 di media), oltre a condividere con il compagno Kylan Boswell la prima posizione nel roster di Illinois per punti segnati con 18.5 a partita.

Hannes Steinbach (Washington)Durante il Mondiale Under 19 della scorsa estate aveva mostrato tutto il suo talento e coach Danny Sprinkle ha dato subito tanto spazio al talento tedesco. Gli Huskies hanno iniziato la stagione con tre vittorie e una sconfitta contro una meglio attrezzata Baylor, gare in cui il tedesco ha messo in luce la sua versatilità passando da primo violino offensivo a puro rim protector, abile però nell’aprire gli spazi per i compagni e nell’accelerare la transizione. E i numeri nel suo caso danno l’esatta dimensione delle sue prestazioni: 14.5 punti (terzo miglior realizzatore di Washington) e 12.8 rimbalzi (settimo nel ranking NCAA) in 31.8 minuti di utilizzo medio. In Germania stanno aspettando che la nuova generazione raccolga il testimone dei campioni del mondo e d’Europa, un peso importante ma che non coglierà impreparati i vari Christian Anderson Jr. (Texas Tech), Sananda Fru (Louisville), Johann Grunloh (Virginia) e Martin Kalu (Charleston), oltre al biondissimo Hannes.

Ilias Kamardine (Ole Miss) – Dall’altra parte dell’oceano hanno già cominciato con i paragoni pesanti mettendo a confronto il marsigliese con Tyrese Haliburton e non solo per l’incredibile somiglianza fisica. Lui stesso ha ammesso di ispirarsi alla ex guardia di Iowa State, ma ciò che veramente li accomuna sono la grinta e la voglia di rendere facile la vita dei propri compagni di squadra. Parte con un vantaggio rilevante, ossia aver giocato da professionista nel campionato francese e quindi di essere arrivato a 22 anni al college con una maturità cestistica ovviamente ben superiore alla media. I “ribelli” sono imbattuti e tra le migliori squadre della SEC anche grazie alla miglior versione possibile di Kamardine, capace di spostare gli equilibri con i suoi 16 punti, 4.5 assist e 2 recuperi a partita. Tra i suoi connazionali, da segnalare anche Roman Domon che si sta ritagliando un ruolo di rilievo a Murray State.

Henri Veesaar (North Carolina) – Il tandem con Caleb Wilson funziona eccome e il lungo estone ha trovato a Chapel Hill il perfetto compagno di reparto con cui proseguire l’esperienza americana iniziata nel 2022. La chimica tra i due lunghi ha pochi eguali nel panorama collegiale, con Veesaar capace di proteggere il ferro vietando facili canestri agli avversari (2 stoppate a partita) e raccogliere rimbalzi che vengono equamente divisi con il compagno. Le incoraggianti percentuali dal campo (69.7%, tra cui il 42.9% da dietro l’arco) hanno fatto guadagnare al talento baltico tutta la stima di coach Hubert Davis che lo vede come un pezzo fondamentale del suo quintetto. Dopo tre stagioni non fortunatissime ad Arizona, ora il gigante di Tallin si sta imponendo come miglior europeo della squadra, nonostante la presenza di Luka Bogavac e Ivan Matlekovic. E in patria è una delle grandi speranze della nazionale al fianco di Stefan Vaaks, in forza a Providence.

Aday Mara (Michigan) – Il percorso dello spagnolo è per certi versi simile a quello fatto dal pari ruolo estone: due anni con tanti bassi e pochi alti a UCLA seguiti da un trasferimento nel Michigan – Ann Arbor per essere precisi – che promette bene sotto la sapiente guida di coach Dusty May. La squadra ha tre vittorie e un roster competitivo e il lunghissimo iberico sta dando grande presenza soprattutto in difesa con ben 3.7 stoppate di media (ottavo posto in NCAA), a cui si aggiungono i 10.3 rimbalzi a partita (il migliore dei Wolverines). Il tiro da tre non è e difficilmente sarà un’opzione anche nel futuro ma ora sta in campo con altra personalità senza subire contatti e perdere giri. Al momento il nativo di Saragozza è tra i più positivi dei tanti spagnoli presenti in Ncaa ed è finalmente riuscito a trovare la squadra giusta dove far valere i suoi 220 centimetri.

Tra gli altri talenti provenienti dal Vecchio Continente che si stanno facendo notare, ci sono anche il belga Thijs De Ridder che sta facendo ottime cose a Virginia con i suoi 17.3 punti e 6 rimbalzi di media; Austria e Croazia si godono i passi avanti fatti da Omer Suljanovic (11.3 punti e 4.3 rimbalzi a UC Davis) e da Tomislav Buljan (11.8 punti e 10.8 rimbalzi a New Mexico) e chiudiamo con il turco Melih Tunca (15.5 punti e 3.8 assist) che sta prendendo per mano Penn State.

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