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Cinque play perfetti per l’Europa

Autore: Stefano Russillo
Data: 19 Mag, 2017

 

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Nell’era dei cosiddetti one-and-done, giocatori che frequentano l’università solo come trampolino di lancio per la Nba, spesso si trascurano il talento e l’esperienza di quei senior che, dopo quattro anni da protagonisti nei rispettivi atenei, hanno limiti di size, upside o d’età che non permettono di sperare in una chiamata al piano di sopra. La D-League o ancor meglio l’Europa diventano le occasioni perfette per iniziare la loro carriera da professionisti. BasketballNcaa vi propone cinque appuntamenti, uno per ruolo, con i nomi di quei senior che, finita la loro carriera collegiale, potrebbero trovare fortuna nel Vecchio Continente. Iniziamo con i play.

Kadeem Allen – 191cm x 91kg

Statistiche 2016/2017: 9.8pts, 4reb, 3ast, 1.6stl, 45.3%FG, 42.7%3PT

Kadeem Allen (Arizona)

Kadeem Allen (Arizona)

Se siete in cerca di un play versatile capace di fare la differenza in difesa e di guidare in maniera ordinata l’attacco, allora l’ex Wildcats è quello che fa per voi. Grazie a un fisico oversize per il ruolo e un’apertura di braccia di 6-9.25 (che gli permette di marcare anche i giocatori più alti di lui), Allen è un ottimo difensore che abbina alle qualità fisiche una grande velocità di piedi e un’aggressività costante. Uno scout durante l’Nba Draft Combine ha dichiarato: “Amerete il suo gioco duro”. E se Allen è una garanzia in difesa, è capace di dire la sua anche in attacco dove si gestisce ottimamente in campo aperto e ha mano calda da oltre l’arco. Ah se poi c’è da vincere una partita all’ultimo secondo, non si tira di certo indietro…

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London Perrantes – 188cm x 89kg

Statistiche 2016/2017: 12.7pts, 3reb, 3.8ast, 0.7stl, 41.4%FG, 37.4%3PT

London Perrantes (Virginia)

London Perrantes (Virginia)

Non badate al suo fisico da impiegato o alle sue statistiche, che vanno valutate all’interno del sistema di gioco lento e tutt’altro che votato all’attacco di coach Tony Bennett. Perrantes è un giocatore cult: non solo per la sua capigliatura, ma soprattutto per il suo gioco old style. Play d’altri tempi, al quale mancano un po’ di fisico e atletismo, compensa però con un grande IQ e un gioco sempre al servizio della squadra. Circa il suo ruolo ha dichiarato: “La prima cosa da fare è quella di passare la palla”, in altre parole l’essenza del basket.

Peraltro, al di là della modestia, Perrantes è anche un ottimo attaccante. Top scorer di Virginia (a 12 punti di media che nel sistema di coach Bennett valgono almeno il doppio), è a lui che i Cavaliers si affidavano nei momenti clutch. È capace anche di giocare lontano dalla palla, grazie a un tiro solido sia sugli scarichi che in uscita dai blocchi. In sintesi: straordinario nella sua ordinarietà.

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Derrick Walton Jr. – 183cm x 84kg

Statistiche 2016/2017: 15.5pts, 4.8reb, 5ast, 1.1stl, 43.6%FG, 42.2%3PT

Derrick Walton Jr (Michigan)

La quintessenza del floor general, ecco come descrivere Walton Jr, leader se ce n’è uno. La straordinaria seconda parte di stagione di Michigan è la testimonianza della sua leadership, quando si è caricato l’intera squadra sulle spalle dopo un avvio difficile dei Wolverines viaggiando nelle ultime 20 partite a 18.7 punti5.5 rimbalzi e 6 assist di media, tirando con il 44% da tre. Le sue prestazioni hanno permesso a Michigan di tornare a vincere il torneo della Big10 dopo 19 anni e di arrivare alle Sweet Sixteen del torneo Ncaa.

Dopo i primi anni, nei quali ha dimostrato principalmente le sue capacità da assist-man, servendo i vari Stauskas, Levert e Robinson Jr, in questa stagione si è riscoperto scorer, capace non solo di colpire da oltre l’arco, ma di andare anche forte al ferro. Eccellente rimbalzista nonostante un fisico che gli gioca chiaramente a sfavore.

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Troy Caupain – 193cm x 91kg

Statistiche 2016/2017: 10.5pts, 4.6reb, 4.4ast, 1.2stl, 39.4%FG, 32.5%3PT

Troy Caupain

Parlando di floor generals non si può non citare Troy Caupain, diventato nel suo ultimo anno a Cincinnati leader all-time per assist dei Bearcats. Oltre alla visione di gioco e all’abilità di passaggio, quello che colpisce di Caupain è la padronanza dei ritmi dell’attacco con un incredibile 3.36 a 1 di turnover ratio, quinto miglior dato nazionale nella passata stagione. L’ottima difesa sulla palla e un defensive rating, nei quattro anni a Cincy, di 96.2 fanno di lui uno dei migliori play nella metà campo difensiva. E non poteva essere altrimenti sotto gli ordini di un coach come Mick Cronin.

In attacco, oltre ad essere un maestro del pick&roll, ha dalla sua velocità per scorribande in area e una spiccata propensione a metterla dentro quando conta (non fatevi ingannare dalle percentuali al tiro). D’altronde, con Caupain in cabina di regia, Cinci in quattro anni ha sempre raggiunto il Torneo Ncaa chiudendo l’ultima stagione con 30 W, record per la scuola.

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Keon Johnson – 170cm x 73kg

Statistiche 2016/2017: 22.3pts, 4rpg, 2.6ast, 43.2%FG, 40%3PT

Keon Johnson

“Quando sei 170cm l’unica cosa che puoi fare è affrontare la realtà”. Parola di Keon Johnson che ha fatto della sua altezza il suo punto di forza. Perfetto prototipo del “nano-razzente”, ha chiuso la sua ultima stagione con Winthrop a 22 punti di media conducendo gli Eagles al Torneo Ncaa dopo aver vinto il torneo della Big South ed essere nominato Player of the Year della conference. All American Honorable Mention, è entrato nella leggenda del suo ateneo, del quale è diventato leader all-time per punti segnati, triple e tiri liberi messi a referto.

Difficile non innamorarsi del suo gioco tutto tiri da tre (metà delle sue conclusioni viene da oltre l’arco con 8 tiri tentati a partita) e viaggi in lunetta. Quando non riesce, infatti, a creare separazione dal proprio difensore per colpirlo con una tripla, sfrutta la sua velocità per arrivare dritto al ferro. Di certo non conosce la parola paura, come dimostrato a novembre contro Illinois quando, nonostante un infortunio alla caviglia, ne ha rifilati 38 ai Fighting Illini.

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