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Da Kenny Goins a Ty Jerome, i nostri Oscar

Autore: Manuel Follis
Data: 12 Apr, 2019

E’ stata una March Madness da film, con il perfetto script hollywoodiano di Virginia vincitrice dopo la clamorosa eliminazione dell’anno scorso. Abbiamo quindi dato i nostri oscar dopo 67 partite di torneo piene di protagonisti diversi e spunti interessanti.

Premio divertimento ex-aequo a Tennessee e Purdue. Entrambe hanno giocato due partite consecutive finite ai supplementari. Il trittico di gare Tennessee-Iowa, Tennessee-Purdue e Purdue-Virginia rappresentano l’apice della tensione di questo Torneo.

Premio “errare humanum est, perseverare diabolicum” vinto da Auburn, che è riuscita a fare fallo su un tiro da 3 allo scadere per ben due partite nello stesso Torneo.

 

Premio “sassolino nella scarpa” a Ty Jerome di Virginia che, dopo aver vinto il titolo, si è ricordato di dire due parole a Stephen A. Smith, uno dei commentatori più famosi d’America

Premio “mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo per niente” a Cam Reddish, che qualcuno sostiene che abbia effettivamente giocato questo Torneo. Mentre altri giurano che no.

Premio “actors studio” a Ehab Amin di Oregon, autore del più ridicolo e pittoresco flop del Torneo.

 

Premio “losing effort” ad Aubrey Dawkins di UCF, autore della partita quasi perfetta contro Duke, beffato però dagli dei del basket.

Premio “segno anche se mi spari” a Carsen Edwards di Purdue che contro Villanova prima e Virginia poi ha sfoderato prove da hero ball degne di un campetto nella periferia newyorkese.

 

Premio “Hollywood” a Tony Bennett, coach di Virginia, che ha regalato al mondo una sceneggiatura già pronta per un film da incassi al botteghino. Peraltro sembra già un attore, quindi probabilmente interpreterebbe se stesso.

Premio “ma non eri un senior?” a Josh Perkins che si è preso il tecnico più stupido del torneo nel momento peggiore del torneo per Gonzaga. Che infatti ha perso.

 

Premio la “rivincita dei nerd” a Kenny Goins, faccia da venditore di aspirapolveri arrivato come walk on a Michigan State e autore della tripla decisiva per mandare a casa i fenomeni di Duke.

Kenny Goins

Premio “Doctor Jekyll e Mr. Hyde” a Fletcher Magee, recordman per triple segnate (509) nella Division I la sera prima, recordman per triple sbagliate (12) in una partita al torneo la sera dopo.

Premio “one man show” a Ja Morant, autore di una tripla doppia da 17 punti, 16 assist e 11 rimbalzi entrata in una lunga serie di top ten della storia del torneo.

Premio “non se ne può più” a Dick Vitale e al consueto campionario di vocaboli culinari storpiati in italiano per commentare i canestri di Davide Moretti.

 

Premio “ci passa meno che al militare” al countdown di March Madness

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