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Diallo torna a UK, Swanigan saluta

Hamidou Diallo (Kentucky)
Autore: Raffaele Fante
Data: 25 Mag, 2017

La deadline del 24 maggio per dichiararsi al draft è scaduta, tutti i giocatori che non avevano assunto un agente hanno fatto la loro scelta definitiva e adesso i roster delle squadre per l’anno prossimo sono molto più chiari. Ci sono state delle sorprese e delle decisioni annunciate, vediamo quale sarà il futuro di tutti i nomi più importanti che erano ancora in bilico tra Nba e Ncaa.

Diallo is back

Era il più atteso e anche il più incerto e infatti è stato praticamente l’ultimo ad annunciare la sua scelta. Hamidou Diallo resterà a Kentucky e non sarà il Thon Maker del draft 2017: arrivato a Lexington a gennaio, poteva quindi essere il primo caso di six months and done anche se non ha giocato un solo minuto con i Wildcats. Lo farà l’anno prossimo come ha spiegato in questo tweet

 

Alla combine si è fatto notare per un salto di quasi 114 cm, ma non ha partecipato alle partitelle e questa volta ‘tenersi nascosto’ non ha funzionato perchè la risposta di scout e gm Nba è stata freddina. Ottima idea tornare al college e, giusto per capire come funzionano le cose a Kentucky, Diallo sarà di fatto uno dei veterani della squadra di John Calipari, che ha praticamente perso l’intero roster che è arrivato a un passo dalle Final Four, perdendo solo all’ultimo tiro nelle Elite 8 contro i futuri campioni di North Carolina. Calipari è sembrato tutto sommato soddisfatto per la scelta del suo giocatore

 

Caleb e Tony se ne vanno

Ha scelto invece Instagram Caleb Swanigan per annunciare il suo passaggio in Nba, spiegando che rimarrà ‘Boiler up for life’. Anche lui ha tenuto per tutta la notte in sospeso i tifosi di Purdue, che si possono comunque consolare con i ritorni di Vince Edwards e Isaac Haas. Questo il saluto proprio di Edwards al suo ex compagno

Erano comunque poche le speranze di coach Matt Painter di avere per il terzo anno un giocatore che ha chiuso la stagione in doppia doppia di media e non aveva davvero più nulla da dimostrare.

Diverso invece il caso di Tony Bradley: vero che si è portato a casa il titolo al primo colpo, ma non è che il suo anno da freshman sia stato scintillante al punto da prevedere una sua partenza immediata verso i pro. Ha pesato probabilmente nella sua scelta la scarsa presenza di lunghi decenti nel draft mentre nel 2018 le cose potrebbero essere ben diverse. Il problema ora è tutto di Roy Williams, visto che North Carolina ha una voragine nel settore lunghi dato che la partenza di Bradley si somma a quelle di Isaiah Hicks e Kennedy Meeks. Per sua fortuna, almeno Joel Berry e Theo Pinson hanno deciso di restare a Chapel Hill ma il frontcourt è tutto da costruire.

Nel dubbio, resto

Tra i molti giocatori ancora in bilico, solo altri quattro hanno deciso di restare nel draft: Frank Jackson (Duke), DJ Wilson (Michigan), Eric Mika (BYU) e Sami Ojeleye (SMU) incroceranno le dita il 22 giugno sperando di sentire il loro nome chiamato da qualche parte al secondo giro, anche se più probabilmente si giocheranno le loro chance nei camp e nelle summer league. Moltissimi invece i giocatori che si sono fatti un’idea delle loro possibilità alla Combine o nei workout con le singole squadre Nba e che poi hanno deciso di tornare al college.

Kansas sarà anche quest’anno la squadra da battere nella Big 12 grazie anche al ritorno di Svi Mykhailiuk. “Senior year gonna be fun”, ha scritto l’ucraino su Instagram per la gioia dell’altro grande ritorno per Bill Self, cioè Devonte’ Graham

Meno attesa ma ugualmente giusta la scelta di Omer Yurtseven, che proverà a cancellare un disastroso anno da freshman trascorso a NC State tra mille problemi e zero soddisfazioni con il nuovo coach dei Wolfpack Kevin Keatts. E proprio grazie alla ‘special relationship’ con Keatts che il centro turco ha deciso di tornare:

Essersi fatto beccare dalla polizia all’inizio di aprile, cioè in un momento chiave dell’anno, con hashish e droga varia non è stata un’idea meravigliosa e infatti Trevon Bluiett non ha trovato folle di ammiratori tra gli scout Nba. Piuttosto scontata la sua scelta di tornare a Xavier e magari l’anno prossimo arriverà alla Combine con qualche chance in più

Passiamo in California, dove c’è un coach come Steve Alford che ha tirato un sospiro di sollievo visto che non dovrà rifare completamente da zero la squadra: Thomas Welsh e Aaron Holiday hanno lasciato perdere il draft e faranno ancora parte del roster di UCLA, mentre ancora più felice è Andy Enfield visto che Chimezie Metu, Bennie Boatwright e Shaqquan Aaron torneranno a vestire la maglia di USC. Restiamo nella Pac12 dove la squadra da battere sarà Arizona visto che ad Allonzo Trier si è aggiunto Rawle Alkins e così Sean Miller avrà un solido backcourt per innescare i suoi giovani lunghi.

Altri nomi importanti che rivedremo l’anno prossimo sono quelli di Deng Adel (Louisville), Justin Jackson (Maryland), Johnathan Williams (Gonzaga), Jevon Carter (West Virginia), John Egbunu (Florida) e Andrew Jones (Texas). E il più alto di tutti sarà ancora Tacko Fall.

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