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Duke tutto bene, Kentucky che fatica

Wendell Carter (Duke)
Autore: Raffaele Fante
Data: 11 Nov, 2017

Ve la ricordate North Carolina-Gonzaga? Era il 3 aprile, oltre sette mesi fa. Bene, l’attesa è finita perchè il grande spettacolo del college basketball è iniziato di nuovo con 163 gare che hanno visto scendere in campo tutte le favorite per vincere il torneo. Non ci sono state sorprese, con tutte le top 10 che hanno vinto in doppia cifra e sei con oltre 25 punti di scarto, ma finalmente si torna a parlare di basket dopo scandali, inchieste, sospensioni e licenziamenti illustri.

Vediamo quindi quali sono stati gli spunti principali del primo giorno di college basketball.

Buone notizie per Duke

Non è che ci fossero grossissimi dubbi, ma RJ Barrett ha dato la prima buona notizia della giornata a coach K, annunciando il suo commitment per l’anno prossimo con i Blue Devils. E’ il numero 1 della classe 2018 per ESPN e gli americani se ne sono accorti durante l’estate quando li ha battuti con 38 punti al Mondiale U19. Da canadese a canadese, non potevano mancare gli auguri di Steve Nash.

Non ci sarà bisogno di lui al momento perchè per quest’anno la numero 1 del ranking è già messa piuttosto bene: con 25 punti (e 10 rimbalzi) Marvin Bagley ha stabilito il record per un freshman di Duke nel season opener e l’intesa con un altro freshman di talento come Trevon Duval sembra già piuttosto buona

 

Mettiamoci poi il 9/14 complessivo da 3 di Grayson Allen e di un ottimo Gary Trent ed ecco perchè Elon è stata battuta facilmente 97-68.

Occhio alla SEC

Le cose stanno cambiando nel ranking delle conference dell’Ncaa e la Southestern ha fatto capire subito che, forse forse, dietro all’ACC quest’anno non c’è la Big 12.

Vi parleremo nel dettaglio del big match tra Texas A&M (peraltro senza alcuni giocatori importanti) e West Virginia, stravinto dagli Aggies 89-65, ma significativa è stata anche la facile vittoria di Missouri su Iowa State per 74-59. A sorpresa, la squadra che ha faticato di più è stata la favorita per il titolo della Conference, cioè la giovane Kentucky che è andata sotto anche in doppia cifra contro la modesta Utah Valley (Wac) dopo aver sbagliato gli ultimi 15 tiri del primo tempo, e ha rimesso a posto le cose con un parziale di 18-0 e tanta zona 2-3 nella ripresa, grazie soprattutto a Sacha Killeya-Jones e ad Hamidou Diallo. Certo, se Kevin Knox e Wenyen Gabriel tirano entrambi 3/13, le cose per Calipari non saranno facili contro nessuno.

Altri freshman e altre big

E’ durata solo 2′ la prima partita di Michael Porter jr in Ncaa, perchè il freshman di Missouri ha lasciato il campo alla prima occasione per un problema all’anca che aveva sentito ancora prima che venisse alzata la palla a due. Niente di grave, ma coach Cuonzo Martin ha preferito lasciarlo in panchina per il resto della partita. Oltre a Bagley e in attesa dei freshman di Kentucky, buona la partita di DeAndre Ayton con la prima doppia doppia da 20+10 nella vittoria di Arizona 101-67 contro Northern Arizona, con 32 di Allonzo Trier. Bene anche Mo Bamba con 15+8 e 4 stoppate e tutto facile per la gran parte delle big, da North Carolina a Villanova, da Kansas a Michigan State, con 20+10 di Miles Bridges.

I dolori di Indiana e Ucla

Ecco, Archie Miller non se la immaginava proprio così la sua prima partita alla guida degli Hoosiers, asfaltati in casa 90-69 dai cugini di Indiana State. La peggior sconfitta di sempre in un opener per Indiana ha detto subito che tipo di stagione dovrà affrontare il nuovo coach arrivato al posto di Tom Crean: lunga e tanto tanto faticosa. Sarà un altro anno segnato dalla famiglia Ball quello che è appena iniziato in Cina per Ucla, con la faticosa vittoria per 63-60 contro Georgia Tech. Ancora non si sa che fine faranno LiAngelo Ball e gli altri due Bruins accusati di furto in un centro commerciale, ma certo è che Steve Alford avrebbe preferito un inizio di stagione un pelo più tranquillo.

Ncaa, un posto strano

Tra la miriade di squadre che sono scese in campo, l’avversario più singolare se l’è scelto Eastern Washington, una delle favorite nella Big Sky, che ha giocato l’opener della stagione contro la Walla Walla University, college privato della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno affiliato alla Naia, battuta per 82-61. L’Ncaa ha dovuto affrontare una miriade di problemi in questo inizio di stagione, ma ogni tanto sembra proprio che lo faccia apposta per attirarsi critiche e complicarsi la vita: Rob Gray, senior di Houston e uno dei migliori giocatori dell’AAC, non ha giocato la prima partita per una sospensione presa per aver partecipato in estate a un church league rec game, vale a dire un torneo oratoriale. Ora, già le regole dell’Ncaa sono complesse, a volte diventano davvero incomprensibili.

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