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Giocatore sorpresa?

Raffaele Fante: Mi auguro un europeo, magari Davide Moretti se avrà le chiavi di Texas Tech, o Filip Petrusev ora che Gonzaga ha perso Killian Tillie e coach Few dovrà dargli più minuti.

Riccardo De Angelis: Jermaine Samuels di Villanova. Deve maturare ancora molto ma ha grandissimi mezzi e avrà minuti, stavolta.

Paolo Mutarelli: Kevin Porter Jr. L’ala al primo anno di USC si inserirà in un contesto deluso, ma dall’indubbio talento e ben allenato. Potrebbe essere l’X Factor che porta i Trojans ai vertici di una desolante Pac 12. Macchina da highlights con buonissime capacità di tiro.

Giulio Scopacasa: Ja’Vonte Smart di LSU e Brad Davison di Wisconsin

Giovanni Bocciero: Charlie Moore, perché a Kansas potrebbe ripercorrere le orme di Devonte’ Graham anche se ha qualche lacuna realizzativa.

Fabio Cro: Ma vogliamo incominciare a parlare di Mike Daum o no? Ok, non è uno sconosciuto, ma è tra i giocatori più forti.

Manuel Follis: Kipper Nichols, guardia/ala di Illinois atteso (da me) a una breakout season. Ancora meno conosciuto dico Sedrick Barefield, guardia di Utah.

Stefano Russillo: Kevin Porter Jr di USC, guardia elettrizzante con due razzi al posto delle gambe (preparatevi a schiacciate da highlight) e un caratterino tutto pepe. Scorer pazzesco capace di metterla dentro da qualsiasi zona del campo e che sembra tagliato apposta per il sistema Run&Shoot dei Trojans. Occhio anche a McKinley Wright IV di Colorado.

Michele Robatto: Di Nassir Little si parlava parecchio e adesso non rientra in nessun all-american starting 5. Sono convinto che farà parlare di lui come secondo violino accanto a Luke Maye.

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