Home 9 Non categorizzato 9 Houston domina, trema e poi ringrazia Grimes

Houston domina, trema e poi ringrazia Grimes

Houston Final Four 2021
Autore: Manuel Follis
Data: 30 Mar, 2021

Houston torna alla Final Four dopo le tre apparizioni consecutive tra l’82 e l’84 al termine di una partita dall’andamento imprevedibile: dominio dei Cougars nei primi 20 minuti, 10 minuti di terrore nel secondo tempo e finale in cui Houston è tornata a controllare la gara vincendo alla fine 67-61. Una gara nella quale Oregon State non è mai stata in vantaggio, riuscendo comunque a spaventare gli avversari.

La differenza come da pronostici l’hanno fatta la difesa e soprattutto i rimbalzi: 22 pari quelli difensivi ma 19-7 quelli offensivi a favore di Houston, che è riuscita ad avere possessi aggiuntivi decisivi per raddrizzare una serata non brillante al tiro, nella quale ha tirato meglio da 3 (34.4%) che da due (30%).

La difesa che non ti aspetti

La suspance non è mancata. Quando la gara sembrava ormai a senso unico (34-17 all’intervallo) con Houston a suo agio contro la zona 2-3 di Oregon State, i Beavers hanno tirato fuori dal cilindro un’altra difesa, una 1-3-1  molto sbilanciata sulle guardie avversarie, che ha mandato fuori giri i Cougars.

Houston si è fatta trovare totalmente impreparata, ha smesso di attaccare e non è riuscita più a trovare buoni tiri con le guardie né a rifornire i lunghi sotto canestro. Oregon State ha visto gli avversari tremare per la prima volta, ed ecco servita la rimonta, che ha permesso il recupero fino al 55-55. Panico durato giusto qualche secondo, visto che Quentin Grimes ha fatto quello che ha fatto per tutta la stagione, ossia ha messo una tripla clutch. Non un buzzer beater, ma un tiro dal peso specifico simile. Da quel momento Houston ha gestito il finale in lunetta.

 

Jarreau vince duello con Thompson

Il match nel match è stata la sfida tra Dejon Jarreau ed Ethan Thompson con il primo che ha messo la sua firma sulla partita. Il tabellino di Jarreau racconta dell’ennesimo flirt con la tripla doppia: 10 punti, 8 rimbalzi e 8 assist cui ha aggiunto 1 recuperata e soprattutto due stoppate una più bella dell’altra ed entrambe decisive. Una delle quali peraltro proprio ai danni di Thompson, tenuto a 11 punti (contro i 20 di media) con 3/12 dal campo, che si ricorderà a lungo la marcatura del diretto avversario.

 

I Cougars hanno vissuto di collettivo, sfruttando gli sprazzi dall’arco di Marcus Sasser (20 punti con 5/13 da tre) e poi la presenza sotto canestro dei lunghi (Fabian White il migliore). Ma senza la tripla finale di Grimes, che pure nel complesso ha sparacchiato (1/5, 4/10), la partita sarebbe potuta andare molto diversamente.

Oregon State ha il merito di averci provato e soprattutto creduto sul -17, ha il merito di aver tirato fuori una difesa mai presentata in stagione e quello di aver regalato una partita vera. Ma una volta imbrigliato Thompson ha anche mostrato tutte le sue debolezze come squadra, riuscendo a trovare qualche sprazzo da Warith Alatishe e Jarod Lucas ma soprattutto dal lungo Maurice Calloo, ispirato al tiro: 13 punti in 13 minuti, unico in doppia cifra oltre a Thompson.

Houston si gode una vittoria nonostante la peggior serata al tiro del Torneo, sintomo di grande forza. La squadra di coach Kelvin Sampson torna alla Final Four dopo esserci stata tra il 1982 e il 1984 quando in squadra c’erano Hakeem Olajuwon e Clyde Drexler, giocando due finali consecutive ma perdendole entrambe: nel 1983 contro NC State, una storia raccontata nel documentario Espn “Survive and advance” e l’altra contro la Georgetown di Patrick Ewing.

Articoli correlati

Finale Ncaa, la parola ai protagonisti

Dopo una finale così emozionante decisa da un tiro allo scadere è normale che le reazioni dei protagonisti che l’hanno Leggi tutto

Italia-Arcidiacono, c’è ancora da aspettare
Ryan Arcidiacono (Villanova)

Un ragazzo “con il dna del leader”, da prendere “a prescindere dal passaporto” perchè può diventare “un giocatore da medio-alta Leggi tutto

Villanova, una questione di tradizione
Novanation

“This is Villanova basketball”: a sentire un’intervista di coach Jay Wright o di qualsiasi giocatore del roster dei Wildcats, ritroverete Leggi tutto

Niente Arizona, Ferguson va all’estero

Terrance Ferguson saluta Arizona e decide di "parcheggiarsi" per un anno in una squadra di professionisti in Australia. "Terrance mi Leggi tutto

Nozze tra Under Armour e UCLA
Under Armour UCLA

La lotta delle sponsorizzazioni sportive legate al basket americano continua senza esclusione di colpi. Mentre gli analisti (non quelli sportivi, Leggi tutto