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La consacrazione di Malik Newman

Kansas' Devonte' Graham cuts the net after winning the NCAA college basketball championship game against West Virginia in the Big 12 men's tournament Saturday, March 10, 2018, in Kansas City, Mo. Kansas won 81-70. (AP Photo/Charlie Riedel)

Quando Kansas segna almeno 10 triple è imbattibile. Era 14-2 in stagione, ma dopo la finale vinta contro West Virginia per 81-70 il dato va aggiornato e diventa 15-2. Se poi la percentuale di realizzazione è il 55% (15/27) e Devonte Graham gioca come se avesse 30 anni e smazza 13 assist per compagni in ritmo al tiro… i Jayhawks non sono affrontabili. E non si può dire che i Mountaineers non si abbiano provato.

Mvp del torneo è stato Malik Newman, killer dal perimetro di tutte le squadre affrontate da Kansas. La guardia transfer da Mississippi State, che al suo ingresso in Ncaa era considerato una star, sta finalmente ribussando alle porte della Nba. Giocare un torneo registrando una media di 24 punti a gara e 15/20 da 3 complessivo è un bel biglietto da visita.

 

In tutto questo i Jayhawks hanno disputato l’intero torneo senza il centro titolare, ovvero Udoka Azubuike. Problemi? Ma ovviamente no, basta far giocare Silvio De Sousa. Chiiii? Ecco. De Sousa è un freshman che viene dall’Angola che si è aggregato alla squadra a dicembre e da allora ha giocato 39′ totali in 14 partite. Poi le sue cifre al Torneo: 6pt+8rb, 8pt+11rb e in finale 16 punti e 10 rimbalzi con 8/8 al tiro. Non ci fosse stato monster-Newman l’mvp sarebbe toccato a lui. Incredibile.

Con West Virginia la sensazione è che manca sempre un centesimo per fare un euro. Le ultime 3 volte che hanno affrontato Kansas, è sempre stata in vantaggio in doppia cifra nel secondo tempo. Ma Kansas è la kriptonite di coach Bob Huggins. Va detto che nel secondo tempo (dopo i primi 20′ dominati dal lungo Sagaba Konate) i Mountaineers hanno provato a tenere il ritmo dei Jayhawks al tiro da 3. Ma la tattica ha funzionato solo finché le percentuali di Jevon Carter e soprattutto Daxter Miles hanno retto. Ovvero fino a 10 minuti dal termine (parziale 25-9 Kansas). Ah, e qualcuno faccia qualcosa per riportare in vita Esa Ahmad.

Il torneo, per il resto, ha rispettato i valori in campo. Una delle partite più belle è stata la semifinale tra Texas Tech e West Virginia (63-66), mentre bisogna capire cosa sarebbe stato di Kansas State se la sfortuna non si fosse abbattuta sui Wildcats. La squadra era in palla, poi prima delle semifinale con Kansas (derby molto sentito) ha perso Dean Wade per infortunio e dopo 1 minuto di gioco anche Barry Brown (che ha preso un pugno in faccia da Graham). Da una partita all’altra, coach Bruce Weber ha dovuto fare a meno di 33 punti, 10 rimbalzi e 6 assist.

Infine, grande delusa del torneo è Oklahoma, che ha perso 11 delle ultime 15 partite, eliminata al primo turno in maniera netta da Oklahoma State con un Trae Young non scintillante da 22 punti ma con 7/21 complessivo al tiro, 5 assist ma 4 perse. E adesso il rischio di non vedere il play fenomeno al torneo si fa sempre più concreto.

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