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West: Arkansas non muore mai, UCLA da big

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 19 Mar, 2023

Per il sesto anno consecutivo, i campioni in carica non sopravvivono al primo turno. Arkansas resiste, non affonda mai e batte Kansas in un finale rocambolesco. Terza Sweet 16 di fila per coach Eric Musselman, così come per Mick Cronin e la sua UCLA che prende il largo, tiene botta ai tentativi di rimonta di Northwestern e la vince di esperienza.

 

#9 ARKANSAS 72
#1 KANSAS 71

“Questa squadra ha faticato molto quest’anno e sono felice che abbiamo trovato il modo di risolvere al momento giusto”, così ha commentato commosso Devo Davis al termine di una partita che l’ha visto autentico protagonista prima dell’uscita prematura per falli. Arkansas è stata davanti per un minuto e 43 secondi ma tanto basta per avere la meglio di una Kansas imprecisa, fallosa e sprecona per approdare al secondo weekend. I Razorbacks, in maniera ostinata, hanno perseguito il loro piano partita, sfondando la difesa dei Jayhawks, caricandola di falli finché l’inerzia della partita è finita nelle loro mani.

Esce di scena la #1 Kansas, ancora orfana di Bill Self, che non aveva mai perso nella sua storia una partita di Torneo quando si era trovata all’intervallo sopra di 8 o più punti. Sempre in controllo per gran parte della partita, i Jaywhawks hanno trovato punti un po’ da tutti e messo Jalen Wilson nelle condizioni di spadroneggiare sotto canestro. Il vantaggio è arrivato fino al +12 nel secondo tempo ma le basi per la sconfitta erano già state gettate: in una partita piena di fischi fiscali e viaggi in lunetta, Kansas si ritrova con KJ Adams e il suo cambio Ernest Udeh con quattro falli ad inizio secondo tempo.

Raschiata la panchina per trovare ricambi, la difesa di Kansas ha iniziato a scricchiolare e le guardie di Arkansas non ci hanno pensato un attimo a tornare ad attaccare come delle furie il canestro, fin lì ben difeso da Kansas. Devo Davis è il mattatore: 21 punti su 25 arrivano nel secondo tempo e molti servono a ricucire il massimo vantaggio di Kansas, mentre Jordan Walsh sale di colpi in difesa e toglie dal campo Jalen Wilson.

In un finale spettacolare, dove Kevin McCullar fa in attacco e disfa in difesa, KJ Adams torna in campo e si fa sentire mentre Ricky Council si prende in mano la fase offensiva dopo l’uscita per falli di Davis, Arkansas si mostra più decisa: due rimbalzi offensivi cruciali la mettono davanti di 3 punti mentre Kansas va nel panico con Jalen Wilson che segna il libero del -1 a 3 secondi dalla fine che invece avrebbe dovuto sbagliare intenzionalmente.

#2 UCLA 68
#7 NORTHWESTERN 63

A 1:50 dalla fine della partita, Adem Bona stoppa il possibile canestro del -1 di Chase Audige, UCLA vola in transizione e mette la tripla del +6 con David Singleton, che pochi minuti dopo farà tremare Mick Cronin accasciandosi per terra per un dolore alla caviglia. Il momento decisivo della partita racchiude cosa è stata UCLA-Northwestern: una big quasi decimata ma in controllo e un’avversaria che va oltre i propri limiti. UCLA non trema e vola al secondo weekend trascinata da un Jaime Jaquez Jr. magnifico da 24 punti, 8 rimbalzi e 4 assist.

I Bruins giocano un primo tempo di altissima intensità difensiva annullando l’apporto di Chase Audige, fermo a zero punti nella prima frazione, e di Boo Buie per poi scatenarsi in transizione. Da sottolineare gli enormi passi avanti fatti nell’ultimo mese da Amari Bailey che si conferma un two-way player di altissimo livello. Dall’infortunio di Jaylen Clark, è salito di livello fino a diventare la seconda opzione di questo attacco, dietro un Jaquez capace di colpire da tre punti, dal post o attaccando il ferro.

Il secondo tempo è invece di marchio Wildcats: sale di colpi la difesa che forza palloni persi mentre Audige (16 punti e 7 assist con 6/17 dal campo) e Buie (18 punti) iniziano a colpire sfruttando chirurgici movimenti senza palla sui blocchi disegnati da Chris Collins. Arriva anche il pareggio, ma in quel momento il motore di Northwestern gira al massimo mentre UCLA ha ancora marce da ingranare: stringe le maglie in difesa e soprattutto il freshman Dylan Andrews trova il suo unico canestro dal campo, una tripla che dà respiro ai Bruins, esperti al punto da controllare il finale senza patemi.

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