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MM 2022 | #11 Rutgers Scarlet Knights

Rutgers
Autore: Andrea Mauri
Data: 14 Mar, 2021

La squadra

Esperienza, difesa e vittorie pesanti. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso a Rutgers di guadagnarsi un posto alle First Four e la possibilità di far tremare diverse squadre. Senza dimenticare lo scalpo di Purdue quando era numero 1 del ranking e quello di Iowa, gli Scarlet Knights hanno raccolto in fila, da febbraio in poi, quelli di Michigan State, Ohio State, Wisconsin e Illinois. I protagonisti di questo incredibile filotto sono stati Ron Harper Jr, Geo Baker e Paul Mulchay, due senior e un junior, che hanno messo a ferro e fuoco le difese avversarie. L’esperienza è proprio il secondo ingrediente della ricetta di coach Steve Pikiell che, infatti, possiede uno dei roster più esperti di tutta la March Madness potendo contare su ben cinque senior e due junior. E sappiamo tutti quanto questo conti quando le cose si fanno serie.

Il terzo ingrediente che abbiamo citato è la difesa. Se l’attacco può risultare altalenante nella sua efficacia (#107 della nazione per adj offense), ma con un Harper che quando si accende è in grado di creare attacco quasi dal nulla, la difesa è in grado di bloccare buona parte degli avversari sfruttando ottimamente Caleb McDonnell, Defensive Player of the Year della Big Ten, e Clifford Omoruyi, un centrone da 211cm che difficilmente si fa scappare un pallone nei pressi del tabellone.

Giocatori chiave

RON HARPER JR – Sr – F – 201 cm, 111 kg

Lui è il faro della squadra e da lui dipende l’attacco degli Scarlet Kinghts. In stagione ha dimostrato di non tremare quando la partita è in bilico e, anzi, come accaduto contro Indiana e Purdue è spesso lui a sferrare il colpo del ko definitivo prendendosi i gradi di go-to-guy. Tanto volume da tre con cinque triple tentate a partita e il 39% di conversione, oltre a 5.9 rimbalzi e 1.8 assist per partita, Harper è un giocatore all-around con talento da NBA.

CLIFFORD OMORUYI – So – C – 211 cm, 109 kg

Non chiedetegli di uscire dall’area perché difficilmente lo farà e ancor più difficilmente porterà buoni risultati, ma sotto canestro è davvero un’arma micidiale. Mano a mano che la stagione avanzava, Omoruyi aumentava la sua confidenza con la squadra chiedendo sempre più palloni in post basso decidendo poi se chiudere a canestro o scaricare sul compagno libero quando il marcatore collassava su di lui per il raddoppio. Il grosso del lavoro però lo fa in difesa dove grazie all’incredibile atletismo ed esplosività riesce a contestare quasi chiunque tenti di avvicinarsi al ferro, oltre ovviamente a catturare buona parte dei rimbalzi.

PAUL MULCAHY – Jr – G – 202 cm, 97 kg

Il febbraio di fuoco di Rutgers è anche merito suo. Dal match perso contro Northwestern dove ha infilato 31 punti e 7 rimbalzi, il junior non ha mai smesso di segnare facendo registrare una media di 14,6 punti e 7.2 assist contro avversari del quadrante uno. In quel lasso di tempo ha capito di poter giocare in maniera più aggressiva puntando il ferro e facendo affidamento sul suo tiro da tre che, a dirla tutta. quest’anno gli è un po’ mancato. Se Rutgers vorrà fare strada, dovrà per forza contare su di lui mettendolo in fiducia.

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