Home 9 Non categorizzato 9 MM2022 | #7 USC Trojans

MM2022 | #7 USC Trojans

usc
Autore: Stefano Fontana
Data: 14 Mar, 2021

La squadra

Da un Mobley all’altro: spedito Evan a illuminare Cleveland in NBA, USC ha trovato un nuovo leader in suo fratello Isaiah, capace di guidarla a pareggiare il record del programma di 26 vittorie stagionali. Coach Andy Enfield – fresco di faraonico rinnovo di contratto – ha messo insieme una squadra solida, arrivata al terzo posto in PAC-12. Allo stesso tempo, però, un calendario non irresistibile è stato macchiato da qualche sconfitta di troppo, come le due subite da Stanford (#103 nel ranking di KenPom) a gennaio.

In ogni caso, partendo da unranked USC ha chiuso la stagione regolare da #22 dell’AP Poll, dopo aver toccato anche la #5 durante la stagione. Gran parte del merito è di un gioco interno estremamente efficace: oltre la metà dei tiri dei Trojans arrivano dentro la linea da tre punti. Pur trasformandone un non esorbitante 50%, questi diventano un fattore dato che Chevez Goodwin e compagni riescono a catturare il 33.8% dei rimbalzi offensivi. Sostanzialmente, una volta ogni tre errori gli avversari devono fronteggiare un logorante secondo possesso.

Anche in difesa, Enfield punta a dominare l’area con un quintetto alto ed atletico, a cui ha sapientemente fornito le armi per leggere il gioco e trasformare l’attacco al ferro una sorta di incubo per gli avversari. Insieme a Gonzaga, USC è la squadra contro la quale è più difficile segnare dentro l’area (41.6%), ma di contro è una di quelle che subisce di più dall’arco: le squadre affrontate in Pac-12 hanno mandato a segno quasi il 40% delle proprie triple. Sicuramente c’entra un pizzico di sfortuna, ma i Trojans devono migliorare nel riuscire a negare ai tiratori le realizzazioni più comode. In ottica March Madness, occhio ai finali tirati: nelle ultime settimane li hanno fatti girare più volte dalla loro parte, ma il 66% ai liberi di squadra può diventare un fattore.

Giocatori chiave

Isaiah Mobley – PF/C – Jr. – 208 cm – 109 kg

Col fratello condivide la completezza del gioco e un estremo controllo del corpo: i suoi movimenti sono sempre fluidi e precisi e sa fare praticamente tutto nella metà campo offensiva. Si fa spesso giustizia in post basso, girando attorno al marcatore, e non avendo un fisico particolarmente muscoloso sa trovare vie creative per chiudere al ferro anche nel traffico. Il suo range di tiro è interessante se parametrato alla stazza: ha chiuso la regular season con il 35.3% da tre su 3.7 tentativi a partita, ma la sua shot selection può e deve migliorare, soprattutto dal palleggio. Ha dimostrato di poter essere un discreto playmaker secondario e di avere ottime doti da rimbalzista (8.5 carambole catturate in media in stagione), ma a volte sembra farsi spostare con un po’ troppa facilità dai lunghi avversari: per diventare un fattore nella bagarre di marzo dovrà essere più solido in area.

Drew Peterson – SF – Sr. – 206 cm – 88 kg

Un fisico da ala, delle mani da guardia: Peterson è stato un grattacapo non da poco per tutti gli allenatori avversari, e rischia di esserlo anche al Torneo. Arrivato l’anno scorso con un transfer da Rice, sa gestire bene il pallone, lottare a rimbalzo, e ha un feel for the game fuori dal comune. Di sicuro ama tirare, ma in questa stagione ha dimostrato di potersi anche muovere benissimo negli spazi e di avere le mani per servire i compagni in quasi ogni situazione. Nel finale di stagione ha spesso preso in mano la squadra, ad esempio con una prestazione monstre contro UCLA, quando USC era orfana di Mobley. Fresco di primo quintetto stagionale in Pac-12, per allungare la stagione dei Trojans dovrà proseguire quanto fatto vedere in stagione regolare.

Articoli correlati

Finale Ncaa, la parola ai protagonisti

Dopo una finale così emozionante decisa da un tiro allo scadere è normale che le reazioni dei protagonisti che l’hanno Leggi tutto

Italia-Arcidiacono, c’è ancora da aspettare
Ryan Arcidiacono (Villanova)

Un ragazzo “con il dna del leader”, da prendere “a prescindere dal passaporto” perchè può diventare “un giocatore da medio-alta Leggi tutto

Villanova, una questione di tradizione
Novanation

“This is Villanova basketball”: a sentire un’intervista di coach Jay Wright o di qualsiasi giocatore del roster dei Wildcats, ritroverete Leggi tutto

Niente Arizona, Ferguson va all’estero

Terrance Ferguson saluta Arizona e decide di "parcheggiarsi" per un anno in una squadra di professionisti in Australia. "Terrance mi Leggi tutto

Nozze tra Under Armour e UCLA
Under Armour UCLA

La lotta delle sponsorizzazioni sportive legate al basket americano continua senza esclusione di colpi. Mentre gli analisti (non quelli sportivi, Leggi tutto