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PreSeason Top 25 25-26: dalla #15 alla #11

PreSeason Top 25

La cinquina con il maggior numero di titoli nazionali della storia. Ecco una nuova parte della nostra PreSeason Top 25 carica di squadre blasonate e prospetti, sia europei che da Draft. Gonzaga all’ultimo anno in WCC, Kansas e UCLA in cerca di riscatto mentre Kentucky e Texas Tech vogliono conferme.

15. Gonzaga

Interrotta la striscia di Sweet Sixteen consecutiva che durava da quasi un decennio, Gonzaga si riorganizza prima del tanto atteso passaggio in Pac 12 nel 2026. La squadra girerà sempre attorno al lungo Graham Ike, arrivato al terzo anno a Spokane, capace di portare un contributo solido in post. Accanto a lui, coach Mark Few potrà finalmente utilizzare la combo guard Braeden Smith (redshirt lo scorso anno) e il tiratore Steele Venters. che ha perso tutta la scorsa stagione per la rottura del crociato. A determinare la bontà della stagione dei Bulldogs sarà l’impatto di due europei come il nostro Emmanuel Innocenti e lo spagnolo Mario Saint Supery. Il primo si è conquistato la fiducia di Few grazie alla sua intensità difensiva mentre lo spagnolo – visto agli Europei senior – potrebbe progressivamente prendere le redini dell’attacco. Infine due scommesse per Gonzaga: Adam Miller è alla quarta università in cinque anni dopo non aver mai trovato un senso al suo enorme talento da realizzatore, mentre è ‘solo’ alla terza Jalen Warley, un atleta incredibile che non ha ancora capito in che direzione sviluppare il proprio talento universale.

 14. Kansas 

Dopo due stagioni fallimentari iniziate con il No.1 del PreSeason Ranking e finite male, Kansas stavolta parte dalle retrovie. Coach Bill Self ha perso la bussola del programma dopo il secondo titolo, non trovando gli innesti giusti con il transfer portal e per questo è tornato a reclutare a modo suo. Kansas affiderà le proprio sorti alla creatività e alla forza fisica di Darryn Peterson, uno dei papabili No.1 al prossimo Draft: sarà suo il compito di creare gioco in una squadra che dispone di due lunghi capaci di chiudere il canestro in difesa e saltare  come Flory Bidunga e Paul M’Biya – strappato a NC State – mentre attorno a Peterson nel backcourt ruoteranno una serie di giocatori da decifrare. Melvin Council da St. Bonaventure è un cagnaccio tutta difesa e poco tiro da tre, mentre Jayden Dawson è il tiratore che serve sempre all’attacco di Kansas. Ci sono tanti freshmen – anche talentuosi, ma tutti da svezzare – e giocatori mai esplosi come ElMarko Jackson e Tre White.

13. UCLA

Mick Cronin ha abbracciato il nuovo mondo del college basketball e non ha fatto prigionieri: perché perdere tempo a insegnare ai freshmen quando puoi avere giocatori già rodati? Una sola recluta e due pezzi importantissimi dal portal per alzare il livello di una squadra che ha perso otto giocatori rispetto alla sottovalutata scorsa stagione. Donovan Dent dovrà essere il generale di questa squadra che ama giocare a basso ritmo e confermarsi a un livello più alto dopo le ottime annate a New Mexico State. Sotto canestro Cronin ha scelto l’esperienza dell’ex Spartans Xavier Booker mentre a portare punti rimarrà il duo visto la scorsa stagione formato da Eric Dailey e Tyler Bilodeau. Il talento di Trent Perry – ex Mc Donald’s All American – potrà essere utile nei momenti di stagnazione offensiva ma aspettatevi difesa arcigna, basso ritmo e rotazioni corte.

12. Kentucky

É stato un cambio di paradigma radicale quello portato dal figliol prodigo Mark Pope a Lexington. Dalla freschezza e dal talento dei freshmen di Calipari alle scorribande furiose di triple dei transfer e dei senior di questo nuovo regime che si rafforza in questa stagione. A pilotare la squadra ci sarà un duo super atletico, Jaaland Lowe, scorer sorprendente a Pittsburgh lo scorso anno, e il freshmen 5 stelle Jasper Johnson. Otega Oweh dovrà confermarsi dopo la breakout season della scorsa stagione con gli occhi delle difese addosso, mentre Kam Williams è il perfetto 3&D che completa un sistema ancorato in difesa dal talento di Jayden Quaintance, lungo alle prese con il recupero da un infortunio al legamento che frenato la sua ascesa da freshman ad Arizona State. Denzel Aberdeen da Florida e il sophomore Colin Chandler daranno respiro, tiro e atletismo dalla panchina mentre il croato Andrija Jelavic potrebbe essere l’X Factor. Ma questo è un discorso valido per tutti gli europei con una stagione da pro sulle spalle

11. Texas Tech

L’addio di Darrion Williams ha tolto la possibilità a coach Grant McCasland di dire la sua per la No.1 prestagionale, ma il roster a disposizione dei Red Raiders rimane di primo livello nonostante tre addii del quintetto. I due punti fermi sono Christian Anderson e JT Toppin, entrambi forti candidati per una stagione da All-America. Il tedesco – dopo un Mondiale U-19 da protagonista – è pronto alla consacrazione in D-I con l’obiettivo di distribuire il gioco ai tantissimi tiratori portati a Lubbock come Donovan Atwell da UNC Greensboro e LeJuan Watts da Washington State, e soprattutto a un lungo anomalo come Toppin che dovrà probabilmente aumentare il carico di produzione offensivo. Da capire se McCasland preferirà un assetto a due lunghi – utilizzando il centro da VCU Luke Bamgboye, uno dei migliori stoppatori – oppure inserire un altro esterno. La sensazione è che siano un po’ corti ed è per questo sono fuori dalla top ten.

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