Raffaele Fante: LSU, Naz Reid è un giocatore bizzarro alla Joel Embiid e con Tremont Waters forma una coppia che potrebbe davvero dare spettacolo.
Riccardo De Angelis: Texas Tech viene data troppo spesso come condannata al NIT, però i volti nuovi sono ottimi, Culver può esplodere e Moretti può crescere. Hanno ottime chance per essere da torneo, nonostante tutto.
Paolo Mutarelli: Texas. Now or never per Shaka Smart, che libero da talenti Nba, ha avuto l’intera off-season per forgiare secondo i suoi dettami il roster. Saranno la sorpresa della Big 12. Occhio a Jericho Sims.
Giulio Scopacasa: UCF. Hanno sempre avuto problemi di infortuni. Se sani possono competere non solo nella AAC ma anche a livello nazionale.
Giovanni Bocciero: Florida State, perché coach Leonard Hamilton riesce sempre a trovare la quadra del roster.
Fabio Cro: Indiana, questo è l’anno della riscossa di coach Archie Miller.
Manuel Follis: vorrei dire Syracuse, ma se dev’essere sorpresa pesco al di fuori della nostra top 25. Spero sia l’anno buono di St John’s. Shamorie Ponds è nel suo anno da junior, e Mustapha Heron dovrebbe portare punti e carattere alla squadra.
Stefano Russillo: Washington. Sono stati la sorpresa della passata stagione nella Pac12 e quest’anno puntano al titolo di conference e tornare al Torneo Ncaa dopo sette anni guidati dal talento di Nowell e dal trio di senior Thybulle-Dickerson-Crisp.
Michele Robatto: Non so quanto sia una sorpresa perché l’abbiamo già alta nel ranking, ma Tennessee potrebbe spuntare come la squadra più forte della Sec.