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Il talento mostruoso di Miles Bridges

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Autore: Manuel Follis
Data: 1 Nov, 2016

Miles Bridges e Frank Jackson. Se non vi viene in mente nulla pensando a questi due giocatori, beh per vostra fortuna ci siamo qui noi. Jackson è una guardia di Duke che ha reclutato così bene da mettere in ombra molti freshman di talento. Il primo invece gioca a Michigan State e di lui si parlerà a lungo, molto probabilmente anche in Nba, quindi è il caso che vi sediate e prendiate nota, prima di finire a giugno a chiedervi “ma questi sono forti?”.

Vi rispondiamo noi e partiamo da Miles Bridges: sì, è forte e scalpita, nel senso che ha l’argento vivo addosso. In attesa che la stagione regolare inizi (e ormai manca poco), molte squadre stanno giocando “exhibition games” cioè partite che non contano nulla ma che aiutano a togliere un po’ di ruggine e a prendere il ritmo di gara. Nella prima giocata da Michigan State, Bridges ha giocato con così tanta furia che il giorno dopo si faticava a parlare d’altro.

Di lui si dice “solo” che potrebbe essere il più forte giocatore mai reclutato da coach Tom Izzo. Il più forte di sempre. Ecco, non è da poco se pensate che Izzo ha allenato Denzel Valentine, Draymond Green, Zach Randolph, Jason Richardson o Mateen Cleaves. Ma Bridges sembra diverso. Alto 2 metri, ha un fisico di quelli che sembra fatto per un film della Marvel ma (prestate attenzione) sa anche gestire bene il pallone e ha un tiro morbido.

Miles Bridges (MSU)

Bridges contro Northwood

I poveri ragazzi di Northwood (una squadra di Division II), usciti sconfitti 93-69, si sono accorti della sua presenza in campo dopo nemmeno un secondo dal suo ingresso in campo. Immaginatevi la scena: stoppata spettacolare, poi sul cambio di campo canestro da fuori, poi altra giocata difensiva e infine schiacciata spettacolare. Facce in campo del tipo “ma questo con la fascetta chi diavolo è?”. Ha chiuso con 33 punti e 12/14 dal campo, con 5/5 da 3 punti, 8 rimbalzi, 4 stoppate e 3 assist. Attualmente i principali mock draft lo segnano alla fine del primo giro, ma crediamo sia destinato a salire parecchio.

Passiamo a Duke, perché anche i ragazzi di coach K hanno fatto una prima sgambata contro Virginia State, senza Harry Giles (che starà fermo ancora qualche settimana), ma anche senza Jayson Tatum che, a causa di una distorsione, ha rallentato la sua preparazione e non si sa se riuscirà ad esserci per il primo week end di partite ufficiali.

Marques Bolden (n.20) contro Virginia State

Marques Bolden (n.20) contro Virginia State

Nessun problema in ogni caso per Duke, che ha vinto 90-59 guidata dal sophomore Duke Kennard, il bianco tiratore che ha chiuso con 30 punti e la solita diabolica capacità di procurarsi viaggi in lunetta (11 liberi segnati alla fine). In assenza delle due stelle, l’osservato speciale era il centro Marques Bolden la cui doppia doppia (13-11) ha impressionato ma non tanto quanto la prestazione della guardia Frank Jackson, 190 centimetri con muscoli ben distribuiti sul corpo.

Alt, chiariamo subito: attualmente non siamo nei paraggi di Bridges che per fisico e attitudine sembra già una star. Ma Jackson avrà un ruolo fondamentale e ha dimostrato di avere doti atletiche e offensive notevoli (4/7 dall’arco per lui a fine partita). L’amichevole ha messo in mostra tutto il suo potenziale offensivo, ma complici i lievi infortuni di Grayson Allen e Matt Jones (tenuti a riposo precauzionalmente), i tanti minuti in campo di Jackson hanno anche messo in mostra il fatto che debba imparare a gestire meglio la palla (5 perse per lui alla fine). Però coach K trova una guardia capace di far girare la squadra, che è un buon punto di partenza.

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