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Top 5 PG: Winston guarda tutti dall’alto

Autore: Giulio Scopacasa
Data: 11 Set, 2019

Direttori d’orchestra, mastini difensivi e funamboli con tanti punti nelle mani: c’è di tutto e di più fra le migliori point guard della prossima stagione NCAA. Abbiamo scelto i migliori cinque del ruolo fra quei giocatori che hanno già passato almeno un anno al college.

 

1. Cassius Winston, Michigan State

“Tante ragioni per andare, tante ragioni per restare, ma sono contento della decisione che ho preso”. Cassius Winston ha spiegato così la sua decisione di restare al college. Il playmaker degli Spartans dovrà difendere il titolo di Big Ten Player of the Year e ha la chance di diventare il miglior giocatore dell’intera nazione. Uno degli obiettivi che si pone, però, è quello di restare sano. I problemi ai tendini che lo avevano afflitto sembrano spariti e 18.8 punti e 7.5 assist di media con il 46% dal campo sono i numeri con cui è diventato uno dei grandissimi della NCAA nel passato campionato. Coach in campo dei suoi, l’obiettivo di quest’anno è il titolo nazionale, così da poter lasciare in bellezza l’ateneo.

 

2. Markus Howard, Marquette

Molti si sarebbero aspettati di vederlo ora al training camp di qualche squadra NBA. E invece no. “Unfinished business” dice lui, un po’ alla Paul George versione OKC. I suoi 25 punti di media (con oltre il 40% da tre punti) ne hanno fatto il Big East Player of the Year della scorsa annata. Marquette non vince una partita al Torneo dal 2013: forse proprio questa è la ragione che ha spinto Howard a tornare dopo la brutta sconfitta al primo turno contro Murray State. Tiratore micidiale dal palleggio, diventa inarrestabile quando entra in striscia. Ripetere una partita come quella dei 52 punti segnati contro Providence sarebbe storico. Visto quanto è dominante in attacco, l’obiettivo di questa stagione deve essere migliorare difensivamente.

 

3. Tre Jones, Duke

Reduce da un’annata passata sempre sotto i riflettori nel superteam di Zion, Barrett e Reddish, il playmaker di Duke è l’unico del quartetto di freshmen ad aver deciso di rimanere al college, portando in dote 5.3 assist di media e il terzo miglior assist-turnover ratio della scorsa stagione. Jones si è sempre fatto trovare pronto, dando un grande contributo soprattutto in difesa, dato che la sua pressione e le sue mani veloci hanno fatto impazzire tanti avversari. La recruiting class di quest’anno è, come sempre a Durham, piena di talento. Jones dovrà essere il generale in campo che dà forma a tutto questo talento accumulato. Ora però non si tratta di coesistere con dei super campioni come Zion e Barrett, ma di creare qualcosa di diverso: in poche parole, una squadra vera.

BasketballNcaa - Duke - Tre Jones

 

4. Anthony Cowan, Maryland

“Anthony ha preso una decisione intelligente, trovando feedback interessanti che lo aiuteranno a prepararsi in futuro”, ha detto il suo allenatore Mark Turgeon, “È stato capace di lavorare con alcune squadre NBA e capire come migliorare. È competitivo e vuole lasciare il segno qui a Maryland”. 15.6 punti e 4.4 assist di media sono stati la sua produzione al terzo anno. Se in difesa ha qualche problema a marcare giocatori più grossi di lui, in attacco si riprende tutto con gli interessi. Scorer surreale per come riesce a essere pericoloso da ogni punto del campo, potrebbe migliorare la selezione di tiro e il coinvolgimento dei compagni per diventare un playmaker a tutto tondo.

 

5. Devon Dotson, Kansas

Altro sophomore di questa lista, si tratta di un tiratore efficace, soprattutto da piazzato (42% al tiro in quelle situazioni). Dotato di buon ball handling, è in grado di creare per i compagni, come da ordine di coach Bill Self. Non avendo Kansas una vera point guard in arrivo con il recruiting, e considerato il trasferimento di Quentin Grimes a Houston, è certo che il minutaggio di Dotson schizzerà alle stelle in questa stagione. Con la sua velocità sopra la media e, in generale, il suo buon atletismo, lo starter dei Jayhawks potrà essere un valore aggiunto non da poco per la squadra, essendo questa in buona parte dipendente da lui.

 

Honorable Mentions

Jón Axel Guðmundsson, Davidson

Ashton Hagans, Kentucky

Davide Moretti, Texas Tech

Andrew Nembhard, Florida

Zavier Simpson, Michigan

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