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U18, Grimes e White guidano gli Usa all’oro

BasketballNcaa - U18 - Team USA
Autore: Giovanni Bocciero
Data: 29 Giu, 2018

Gli Stati Uniti di coach Bill Self hanno vinto i Giochi americani U18 con tanti futuri collegiali che si sono messi in bella mostra. A Saint Catharines, in Canada, Team Usa ha disputato sei partite e sei volte è andata oltre quota cento punti. Roboanti il +92 (118-26) rifilato a Panama nel girone di qualificazione e il +77 (132-55) all’Ecuador nei quarti. La finale vinta contro i padroni di casa per 113-74 è durata giusto un tempo, mentre è stata la semifinale contro l’Argentina il match più combattuto: 104-92 il punteggio finale.

Vediamo come hanno giocato i talenti più interessanti che arriveranno in Ncaa.

Quentin Grimes – SG 6’4 Kansas Jayhawks

14.7 pts, 61.5% FG, 4.0 reb, 3.8 ast, 1.7 stl

Il futuro Jayhawks ha avuto la squadra in mano sin dal raduno, per volere ovviamente di Self. Lui ha risposto molto bene, senza subire il peso di questa responsabilità, portandosi a casa anche il premio di Mvp della competizione. Ragazzo sempre sotto controllo, che sa fare un po’ tutto senza però eccellere in nulla, è stato protagonista di qualche azione da highlights nelle quali ha messo in mostra tutto il suo fisico piuttosto corazzato. Mole che si fa sentire anche e soprattutto in difesa, dove riesce a essere molto efficace (2.9 recuperi sui 40 minuti). Sarà senz’altro tra i leader della prossima Kansas.

BasketballNcaa - U18 - Quentin Grimes

Quentin Grimes insieme a coach Bill Self

Coby White – CG 6’3 North Carolina Tar Heels

15.3 pts, 41.2% 3FG, 4.3 reb, 3.0 ast, 1.3 stl

Ha iniziato dalla panchina con il ruolo di sesto uomo di lusso poi, complice l’infortunio a Tyrese Maxey, si è preso il quintetto e non l’ha più lasciato. Ragazzo che con il suo modo di giocare, tutta grinta e faccia tosta, può cambiare marcia alla sua squadra. In questa occasione non ce n’è stato alcun bisogno perché le partite sono state a senso unico quasi sempre sin dall’inizio. Eppure ha dimostrato di essere un tiratore piuttosto temibile dall’arco. Ne sa qualcosa l’Argentina che, in semifinale, è caduta sotto i suoi colpi (25 punti alla fine), mentre in finale ha avuto le polveri bagnate (1/8 da 3). Sarà un valore aggiunto per UNC.

Ayo Dosunmu – CG 6’4 Illinois Fighting Illini

9.5 pts, 62.5% FG, 4.5 ast, 2.3 reb

Buon minutaggio (19 di media) per il prospetto reclutato da Illinois che ha decisamente fatto la sua porca figura. Ha dimostrato di avere un buon equilibrio tra atletismo e visione di gioco, non a caso ha avuto un differenziale di 2.5 in assist/tournover tra i più alti. Certo che l’essere passatore non lo fa essere anche tiratore, visto che ha fatto registrare un complessivo 0/5 dalla linea dei tre punti con meno di una conclusione a gara. Eppure la mano buona non gli manca dato il suo 7/7 ai liberi. Da tenere d’occhio.

Kamaka Hepa – PF 6’9 Texas Longhorns

3.3 pts, 35.7% FG, 5.0 reb, 1.0 ast

Il nativo dell’Alaska non ha avuto modo di mettersi in mostra in questa kermesse perché è stato il giocatore di Team Usa meno utilizzato: solo 9.9 minuti. C’è anche da dire che, quando è stato chiamato in causa, non è mai riuscito ad incidere, forse condizionato da una mancanza di fiducia da parte di coach Self. Tanti gli errori commessi soprattutto vicino al canestro, dove non l’hanno aiutato neppure i suoi incredibili mezzi fisici. Arriverà a Texas con una medaglia d’oro al collo, e con la voglia di dimostrare ben altro rispetto a quanto fatto vedere in questa esperienza.

BasketballNcaa - U18 - Andrew Nembhard

Andrew Nembhard impegnato a difendere

Andrew Nembhard – PG 6’4 Florida Gators

15.7 pts, 40.7% 3FG, 8.8 ast, 4.3 reb, 2.7 stl

Non solo tecnica e fosforo per il regista canadese, che in questa competizione ha dimostrato di poter essere anche il trascinatore di una squadra. La visione e il passaggio restano i suoi punti di forza, e i 17 assist serviti in semifinale contro il Porto Rico ne sono la dimostrazione (13.1 sui 40 minuti), ma ha fatto vedere anche di sapere come si fa a segnare. Contro l’Argentina (high di 28 punti) è stato un manuale offensivo di tiri ed esitazioni. Quando bisognava sbrogliare la situazione, soprattutto sullo scadere del tempo, la palla finita quasi sempre tra le sue mani e per questo le percentuali non sono straordinarie. Anche in difesa si è sbattuto e non poco, risultando tra i migliori nel differenziale recuperi/falli con 1.3 di media. I Gators lo aspettano a braccia aperte.

A.J. Lawson – SG 6’6 South Carolina Gamecocks

14.8 pts, 48.3% FG, 5.4 reb, 1.4 stl, 1.2 ast

Lawson, che ha da pochi giorni deciso di frequentare South Carolina, è stato la terza bocca da fuoco per il Canada dietro Nembhard ed Emanuel Miller (top prospect class ’19). Esterno longilineo che si adatta perfettamente a giocare su ritmi asfissianti, grazie alle lunghe leve che gli permettono di correre su e giù per il campo. Quando poi bisogna fare la giocata tecnica vengono a galla tutte le sue lacune da ball-handler. Non è un tiratore di striscia, però ha un piazzato dalla media-lunga distanza che se battezzato può fare molto male. Sarà interessante vederlo nel contesto di coach Frank Martin.

BasketballNcaa - U18 - Team Usa

Il miglior quintetto (da sx verso dx): Nembhard, Caffaro, White, Anthony e Grimes

Francisco Caffaro – C 7’0 Virginia Cavaliers

16.7 pts, 49.3% FG, 8.8 reb, 1.2 ast, 1.0 blk

Il sette piedi gaucho è un giocatore interessante, ma ancora molto acerbo. Messo al centro del sistema di gioco della sua nazionale, è stato utilizzato come boa in area per far schiacciare la difesa su di lui e lasciare spazio ai tiratori appostati sul perimetro. Poco servito sul pick’n’roll in cui rolla piuttosto bene, è sembrato impacciato nel mettere palla a terra lontano da canestro. Preferisce ricevere in post basso, dove con un veloce lavoro di piedi ha battuto quasi costantemente l’avversario. Piuttosto verticale, ha lottato su ogni pallone (11.8 rimbalzi sui 40 minuti) anche se è troppo leggero e spesso viene spostato dai pariruolo. Nel sistema collaudato di Tony Bennett a Virginia può solo maturare e far bene.

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