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Urla e insulti, quando il coach si scalda

Autore: Manuel Follis
Data: 28 Feb, 2019

L’ultimo in ordine di tempo è stato Kermit Davis, allenatore di Ole Miss, che nel finale della gara persa in casa contro Tennessee non ha gradito il fischio arbitrale contro il suo giocatore. Il fischio, uno sfondamento, era sacrosanto o comunque non era di sicuro fallo del difensore, ma la reazione del coach dei Rebels è stata abbastanza focosa.

 

Davis, che può vantare un’annata molto positiva sulla panchina di Ole Miss, squadra andata ogni più rosea previsione di inizio stagione, non è certo il solo o l’unico allenatore focoso. Nella stagione in corso, ci sono stati altri episodi di coach che sono finiti sopra le righe. Pochi giorni fa, ad esempio, è stato Fran McCaffery, che guida Iowa, a scaldarsi alla fine della gara persa malamente contro Ohio State. A fine gara il coach degli Hawkeyes ha rincorso un arbitro ricoprendolo di insulti.

Un episodio per il quale l’università (non la Ncaa), che da tempo ha problemi a causa dell’irascibilità di McCaffery, ha deciso di comminare al suo allenatore 2 partite di squalifica. L’episodio a fine gara contro Ohio State è avvenuto andando verso gli spogliatoi alla presenza di un solo giornalista quindi non è stato documentato, ma qui sotto (per capire il tipo) c’è il finale di gara di un paio di anni fa dopo una sconfitta contro Maryland.

 

Fin qui abbiamo parlato di proteste contro gli arbitri, ma ci sono allenatori che se la prendono (e anche tanto) con i propri giocatori. Restiamo ad esempio alla stagione in corso e a poche settimane fa. Ha fatto il giro del mondo il video che mostra Chris Beard, coach di Texas Tech, squadra in cui milita anche l’italiano Davide Moretti, prendersela come un pazzo perché in pieno garbage time contro Baylor due panchinari che normalmente non mettono piede in campo, hanno segnato un alley oop a pochi secondi dalla fine del match. Non l’avessero mai fatto! Beard è andato su tutte le furie ordinando ai suoi di scusarsi col coach avversario Scott Drew.

 

La casistica comprende poi quegli allenatori che, pur di spronare i propri giocatori, arrivano a usare modi, parole e maniere non troppo consone. È il caso di un altro coach storicamente sopra le righe, ossia Pat Chambers di Penn State, che quest’anno è stato sospeso per una gara dall’università perché durante un time out (quindi ripreso dalle telecamere) ha insultato malamente il freshman Myles Dread.

 

 

Insomma, l’eredità di coach focosi passati alla storia come Bobby Knight (leggendario sulla panchina di Indiana), sembra in salvo. Il quesito da porre è se, sospensioni a parte, l’eccesso di zelo porti anche risultati. Chambers potrebbe sorridere a questa domanda, visto che nell’ultima gara contro Maryland proprio Myles Dread è stato protagonista dell’inizio di gara, segnando quasi tutti i punti (17) nel primo tempo del match e dando il “la” alla vittoria finale.

 

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