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Il caso Zakai Ziegler e gli ultimi colpi del portal

Zakai Ziegler - Tennessee

Mentre ogni high-major sembra dotarsi in questo momento di almeno un International da mettere nel roster, il transfer portal spara le sue ultime cartucce, delicate per condizionare gli equilibri della prossima stagione. Intrecciatosi con i ritorni al Draft, ecco gli ultimi importanti movimenti avvenuti, ma anche la causa che Zakai Ziegler ha intentato all’NCAA che potrebbe sconvolgere tutto.

 

La voce grossa di Will Wade

NC State punta deciso a conquistare l’ACC. Dopo una stagione deludente, i Wolfpack hanno scelto l’aggressività sia in campo che fuori, affidandosi a Will Wade, che ha rivoluzionato il roster creando una squadra capace di ambire legittimamente alla Top 25 e di competere ai vertici dell’ACC. Il vero gioiello di questa classe di trasferimenti è Darrion Williams, tornato dal Draft: un 4 offensivamente completo, in grado di essere il fulcro del reparto ma anche di prendersi responsabilità sia dall’arco che sotto canestro. Intorno a lui si costruirà un attacco molto atletico, formato da giovani talenti ancora da esplodere come Tre Holloman e Terrence Arcenaux, oltre al promettente lungo congolese Paul M’Biya. Un colpo importante è stato anche Ven Allen Lubin, strappato ai rivali di UNC, un’arma tattica fondamentale nel sistema versatile di Wade.

Il mercato NIL impone scelte difficili e per questo Wade ha dovuto rinunciare a uno tra Williams e PJ Haggerty, trasferitosi da Memphis e ora destinato a Kansas State. Jerome Tang ha sempre saputo aspettare e lasciar passare l’inizio frenetico del portal per poi usare il suo ricco budget nella seconda metà dell’offseason: questa strategia gli ha già portato Coleman Hawkins lo scorso anno e quest’anno un ventellista come Haggerty. Resta da capire se i Wildcats siano riusciti a migliorare il supporting cast, ma è noto come Tang sappia valorizzare le guardie con grande maestria.

Kezza Giffa ha le idee confuse: il francese che ha trascinato High Point per 50 vittorie nelle ultime due stagioni ha messo il proprio nome nel portal e per tre giorni ha rappresentato il volto di una USC ristrutturata e più competitiva al secondo anno di Big Ten. Ma la realtà dei fatti è che Giffa giocherà ad Ole Miss la prossima stagione, producendo uno strano colpo di scena che si potrebbe spiegare, speculando, solo attraverso le parole rilasciate da Gabriel Pozzato ai nostri microfoni: “Dopo il commitment con Xavier, e tutti sapevano che avevo firmato con Xavier, una scuola ha chiamato il mio ex coaching staff. Incontro per caso il mio coach di Evansville e mi dice ‘oh ma sai di quella scuola che ci ha chiamato per te?’. Ma no coach, gli ho risposto io, vado a Xavier. ‘E sai volevano darti un milione’”

La questione del 5° anno

Gonzaga si è portata a casa il talento di Tyon Grant Foster, ma rischia di non poterlo utilizzare nella prossima stagione perché l’eleggibilità si è esaurita. E quindi? Perché l’hanno reclutato? Perché Zakai Ziegler, guardia di Tennessee che si ritrova nella stessa situazione, ha fatto causa all’NCAA per trasformare la regola “four in five” (disputare quattro stagioni nell’arco di cinque anni scolastici) nella regola “five in five”.

Zeigler sostiene che la regola della NCAA costituisce una violazione delle leggi antitrust federali e statali, sostenendo che senza questa possibilità subirebbe un danno irreparabile, soprattutto perché le squadre stanno chiudendo i roster e definendo accordi NIL. La realtà dei fatti è che chi ha esaurito l’eleggibilità ha “perso” l’occasione, per una questione di timing, di usufruire dell’esplosione economica che sta vivendo in questa offseason il college basketball.

La NCAA ha risposto il 2 giugno, sostenendo che Zeigler vuole “avere la torta e mangiarla”, cioè ottenere un quinto anno senza aver rispettato la regola del redshirt. L’associazione ha inoltre affermato che concedere questa eccezione potrebbe aprire la porta a richieste illimitate di estensioni di eleggibilità da parte di altri atleti, minando la struttura stessa dello sport universitario. A supportare l’NCAA, ci ha pensato  anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti: le regole sull’eleggibilità sono fondamentali per mantenere l’equilibrio competitivo tra le squadre e per preservare la natura amatoriale degli sport universitari. Il DOJ ha sottolineato che senza limiti di eleggibilità, alcune scuole potrebbero schierare giocatori molto esperti e professionali, ottenendo un vantaggio sleale.

A rimanere nel portal, ora, sono quasi tutti giocatori al quinto anno che probabilmente non vedranno più un campo NCAA nella loro carriera.

Nessuno vuole Desmond Claude

Desmond Claude, guardia di USC, ha preferito attendere gli sgoccioli del portal per scegliere la propria destinazione, sperando che fosse disponibile ancora un posto nei backcourt della SEC. Florida, però, dopo la visita dell’ex Xavier, ha virato sulla coppia Fland-Lee, Alabama che sembrava la favorita ha smesso di osservarlo dopo il ritorno di Philon, Tennessee non ha mai affondato il colpo e Ole Miss ha appena scippato a USC Kezza Giffa. Cosa rimane per uno scorer di razza come lui?

Tutto sembra aperto anche perché Gonzaga, un’altra squadra che l’ha seguito fortemente, è impelagata con la questione di cui sopra con Tyon Grant Foster. É molto probabile che in questo periodo dell’anno, in cui gli allenamenti delle squadra sono già iniziati e i coaching staff guardano al mercato internazionale, i soldi del NIL per prendere una guardia di livello All-Conference inizino a scarseggiare e che Claude sia rimasto col cerino in mano, in attesa di chi sa chi.

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