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Conference 1 – Piccole ma interessanti

Ncaa basketball - Monmouth
Autore: Stefano Bei
Data: 7 Nov, 2016

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Metro Atlantic Athletic Conference

 

Favorita: Monmouth

Lo scorso anno la sconfitta di 3 punti contro Iona li ha costretti a giocare il NIT, quest’anno I ragazzi di King Rice sembrano più motivati che mai. Anche grazie alla guardia senior Justin Robinson sentire il loro nome al Selection Sunday non sarà impossibile.

Runner Up: Siena

Punteranno sull’esperienza, coach Jimmy Patsos avrà di nuovo a disposizione tutto il quintetto titolare della scorsa stagione che sarà guidato dalla ala-centro senior Brett Bisping che vorrà confermare la doppia doppia di media tenuto l’anno scorso.

Outsider: Iona, St.Peters

Iona sembra partire un gradino sotto, ma la vittoria dello scorso anno li avrà sicuramente motivati. Da segnalare l’arrivo in roster delle due guardie Sam Cassell Jr da UConn e Jon Severe da Fordham, oltre al ritorno del solito Schadrac Casimir che sarà il leader della squadra. St.Peters avrà quattro quinti del quintetto dello scorso anno compreso Antwon Portley, uno dei migliori freshman della scorsa stagione.

Le Altre: Manhattan, Fairfield

Fairfield darà sicuramente fastidio all’interno della conference e non sarà una sorpresa se dovessero migliorare il record 12-8 della scorsa stagione. Manhattan riparte da un roster privo di infortunati, questo già è un passo in avanti dopo essersi ritrovati in 7 per lunghi tratti dello scorso campionato

Stelle: Justin Robinson (Monmouth, G, Sr), Brett Bisping (Siena, F, Sr), Khalid Hart (Marist, G, Sr)

Anima di Monmouth, per Robinson una stagione migliore di quella passata con quasi 20 punti, 4 assist e 4 rimbalzi di media (aggiunta alla presenza al torneo NCAA) è da auspicare se vuole dare una marcia in più alla sua carriera. Da Bisping dipenderà la stagione dei Siena Saints che da lui si aspettano molto. Hart sarà la bocca da fuoco principale di Marist, per lui in arrivo una stagione da primi posti della classifica marcatori a livello nazionale.

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Big South

 

Favorita: Winthrop

Sempre li per fare bottino pieno e sempre li per uscire sempre a mani vuote; senza più Coastal Carolina passata nella Sun Belt Conference, il numero delle contendenti si riduce e gli Eagles sono senza dubbio la squadra meglio attrezzata per la vittoria finale. La guardia Keon Johnson e il lungo Xavier Cooks sono la migliore coppia di tutta la conference.

Runner Up: Liberty

Sono l’alterativa più credibile a Winthrop: se ripartono allo stesso ritmo con cui hanno chiuso l’annata, possono togliersi delle belle soddisfazioni soprattutto se John Dawson si manterrà sui livelli della scorsa stagione. Il successo o meno di Liberty passa anche e soprattutto dai suoi numeri.

Outsider: UNC-Asheville, Gardner-Webb

Era tutto progettato per costruire una piccola corazzata ma, se cosi si può dire, hanno giocato troppo bene e il lavoro di reclutamento è andato quasi del tutto sprecato visto che i due freshman più importanti Dylan Smith e Dwayne Sutton si sono già trasferiti rispettivamente ad Arizona e Louisville. Per coach McDevitt ancora a disposizione le guardie Kevin Vanatta e Ahmad Thomas. A roster anche l’italiano Giacomo Zilli.

Le Altre: Campbell, Charleston Southern

Due squadre che puntano tutto ognuna su un singolo giocatore: per Campbell si tratta di Chris Clemons, guardia al secondo anno che verosimilmente sarà il top scorer a fine campionato. Charleston Southern cercherà di ripartire dalla guardia sophomore Armel Potter.

Stelle: Keon Johnson (Winthrop, PG, Sr), Xavier Cooks (Winthrop, F, Jr), John Dawson (Liberty, PG, Sr)

Johnson e Cooks sono i due giocatori più forti che giocano nella squadra più forte. Johnson avrà molto spazio in attacco con numeri che lo porteranno molto in alto in classifica marcatori, Coooks segue a ruota e da lui ci si potrebbe aspettare una stagione in zona doppia doppia. Dawson è il re nello scacchiere dei Liberty Flames, arrivato da Marquette lo scorso anno ha completamente cambiato le sorti della squadra.

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Western Athletic Conference

 

Favorita:Grand Canyon

Hanno un gioco molto compatto ed efficiente, le 27 vittorie dello scorso anno sono un punto di ripartenza per una stagione che vedrà i ragazzi di coach Dan Majerle sicuri protagonisti nella conference con un calendario che prevede sfide anche a Duke e Arizona.

Runner Up: New Mexico State

Senza Paskal Siakam hanno perso molto e la partenza di coach Menzies alla volta di UNLV non faciliterà certo le cose. Hanno una squadra giovane che punta a crescere durante la stagione puntando di nuovo al primo posto nella conference.

Outsider: Cal State Bakersfield

Lo scorso anno hanno dimostrato di poter reggere tranquillamente il campo contro le big della conference e quest’anno partono con l’intenzione di fare un po’ di rumore nelle gerarchie della WAC. I giocatori di punta saranno Dedrick Basile, la guardia sophomore Damiyne Durham e il centro Fallou Ndoye arrivato da Mississippi State.

Le Altre: Utah Valley, Seattle

Pagano la grande competitività della conference, ma sono due squadre classiche da metà classifica che potranno fare qualche sgambetto alle 3 favorite durante il campionato. Da segnalare a Seattle la presenza di due nostri connazionali, Mattia Da Campo e Scott Ulaneo entrambi arrivati alla corte di Cameron Dollar dopo i trascorsi alla Stella Azzurra.

Stelle: Joshua Braun (Grand Canyon, SF, Jr), Dedrick Basile (Cal State Bakersfield, PG, Sr)

Braun sarà uno dei top scorer della sua squadra e di buona parte della conference con medie che potrebbero sfiorare i 20 punti, Basile avrà dalla sua il vantaggio di giocare con meno pressione rispetto ai suoi avversari e appunto per questo potrà far bene insieme a tutta la sua squadra.

 

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Big Sky

 

Favorita: Weber State

Sostituire Joel Bolomboy non sarà facile ma coach Rahe sa come far giocare una squadra anche senza un lungo dominante. Il peso delle azioni offensive graverà principalmente su Jeremy Senglin, ci si aspetta uno scatto in avanti da parte del lungo Kyndhal Hill.

Runner Up: Montana

Ripartono dalla sconfitta in finale di conference, e vorranno sicuramente fare quel passo in più verso il torneo NCAA. La guardia sophnore Ahmaad Rorie arrivato da Oregon è finalmente a disposizione completa di coach Travis DeCuire, insieme a Michael Oguine sarà la colonna portante della squadra.

Outsider: Idaho, North Dakota

I Vandals sono praticamente gli stessi dello scorso anno, hanno buone possibilità di migliorare il record di 20 vittorie e se cosi fosse potrebbero anche ottenere il bottino grosso. North Dakota ha in Quinton Hooker la sua star assoluta, dopo aver sfiorato la finale lo scorso anno i Fighting Hawks vogliono almeno ripetersi.

Le Altre: Idaho State, Montana State

Per alcune settimane hanno temuto che Etahn Telfair (fratello di Sebastian Telfair) li potesse lasciare per giocarsi le sue carte nella NBA ma, alla fine, i suoi 20 punti e 5 assist faranno di nuovo la storia di Idaho State. Montana State potrà contare sulle doti del sophomore Tyler Hall che grazie alla sua prima stagione da oltre 18 punti di media è già uno dei big della conference.

Stelle: Ethan Telfair (Idaho State, PG, Sr), Quinton Hooker (North Dakota, G, Sr), Jeremy Senglin (Weber State, G, Sr)

Telfair ha cambiato completamente volto alla squadra, ha lasciato vedere molto margine di miglioramento, per lui l’NBA potrebbe non rimanere solo un sogno. Hooker avrà di nuovo tutto l’attacco di North Dakota sulle spalle e ha ben dimostrato di poter reggere questo peso. Molti spingono su Senglin che potrebbe ripetere quello che a Weber State ha fatto Damian Lillard, le premesse ci sono tutte.

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Southland Conference

 

Favorita: Stephen F.Austin

Dopo un ciclo quasi perfetto, coach Underwoood è stato chiamato da Oklahoma State e ha fatto le valige. Il nuovo allenatore Kyle Keller con esperienza a Kansas, Texas A&M e Oklahoma State dovrebbe dare continuità al progetto che vede i Lumberjacks ancora favoriti grazie al junior TJ Charles e al sophomore TJ Holyfield.

Runner Up: Sam Houston State

Sempre in corsa ma mai in pole position, i due senior Aurimas Majauskas e Dakari Henderson uniti al rientro di Paul Baxter dopo una stagione di stop per infortunio saranno le tre armi principali per provare l’assalto al titolo.

Outsider: McNeese State, Texas A&M-Corpus Christi

McNeese State punterà tutto sulla corsa e sul tiro da fuori. I Cowboys avranno di nuovo in roster 5 dei sei primi realizzatori della passata stagione, se girano bene sono una squadra divertente. Discorso diverso per gli Islanders che avranno molto da lavorare ma partono con un Rashawn Thomas in più.

Le Altre: Houston Baptist, New Orleans

Houston Baptist avrà nell’esperienza il suo punto di forza, la novità di questa stagione sarà l’arrivo di Atif Russell da Pepperdine che sarà subito disponibile. A New Orleans la parola d’ordine sarà “Small Ball”, praticamente un solo giocatore supera i due metri.

Stelle: Rashawn Thomas (Texas A&M Corpus Christi, F, Sr), Zeek Woodley (Northwestern State, G, Sr)

Rashawn Thomas è il giocatore principale degli Islanders, un giocatore in gradi di fare un po di tutto abbastanza bene per il ruolo che ricopre. Woodley è la bocca da fuoco più costante della conference, Il muro dei 2000 punti in carriera è solo questione di tempo.

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Ivy League

 

Favorita: Princeton

Avere a disposizione tutti gli starter di una stagione chiusa col secondo posto nella conference e un record 22-7 è un’ottima premessa per poter far bene. Meglio ancora quando, di questi cinque giocatori, quattro sono dei senior. Il versatile Henry Caruso (15 punti e 6.2 rimbalzi di media nel 2015/16) dovrebbe essere ancora una volta il primo terminale offensivo. Ad affiancarlo, altri tre giocatori in doppia cifra realizzativa nella passata stagione: Steven Cook (11.7), Devin Cannady (11.6) e Spencer Weisz (10.8). Importante sarà il ritorno del lungo Hans Brase (11.5 punti e 7.5 rimbalzi nel 2014/15), fermo lo scorso anno per un infortunio al crociato.

Runner up: Harvard

Per qualcuno, sono loro i favoriti. Una cosa è certa: i Crimson saranno la squadra della conference ad avere più occhi puntati addosso. Il senior Siyani Chambers (out per tutto il 2015/16) è pronto a riprendere posto in cabina di regia. Tommy Amaker ha reclutato uno dei gruppi di freshmen più intriganti della D-I. Ne fanno parte ben quattro membri della ESPN 100: i lunghi Chris Lewis (68) e Robert Baker Jr. (97), l’ala piccola Seth Towns (98) e il play Bryce Aiken (99). Niente male, per una squadra della Ivy.

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Outsider: Yale

Quasi tutti gli artefici principali del bel Torneo NCAA disputato l’anno scorso non ci saranno più. L’unico giocatore-chiave ancora presente sarà la point guard Makai Mason (16.0 punti e 3.8 assist di media l’anno scorso). Occhio al frontcourt formato dal freshman Jordan Bruner e dal senior Sam Downey: potrebbe rivelare sorprese.

Le Altre: Dartmouth, Penn

In casa Big Green, occhi puntati sul lungo Evan Boudreaux e la guardia/ala Miles Wright. Squadra più esperta rispetto allo scorso anno, potrà fare bene se troverà il modo per essere più efficiente in attacco. Penn ritroverà 4/5 del suo starting five. La perdita del lungo Darien Nelson-Henry si farà sentire ma la squadra del Big 5 almeno potrà contare, a metà stagione, sul ritorno del play Antonio Woods, ora fermo per motivi di eleggibilità.

Stelle: Makai Mason (Yale, PG, Jr), Henry Caruso (Princeton, SG/SF, Sr), Evan Boudreaux (Dartmouth, PF, So), Zena Edosomwan (Harvard, PF/C, Sr)

Dopo aver testato (senza successo) le acque NBA in estate, Mason non potrà che essere il faro di Yale guidandola per punti e assist. Non è il tipo di giocatore che fa saltare gli spettatori dalla sedia con qualche gioco di prestigio, ma ha grande sostanza, intelligenza cestistica ed è decisamente team-oriented: proprio ciò di cui Yale ha bisogno per restare competitiva anche quest’anno.

Inserito nel primo quintetto della Ivy nella scorsa stagione, Caruso è un più che valido antagonista di Mason per la corsa al POY. Il californiano di chiare origini italiane, è reduce da un breakout year di tutto rispetto: dai 6.1 punti e 2.9 rimbalzi in 13.9 minuti del suo anno da sophomore ai 15 + 6.2 in 28.4 minuti del 2015/16. Guardia sorprendentemente all-around racchiusa in 193 cm per 93 kg, può giocare senza problemi anche da 4 in line-up di piccola taglia.

Boudreaux viene da un anno da freshman che gli è valso il riconoscimento come Rookie of the Year. In 27 partite disputate, è andato in doppia cifra 24 volte collezionando 10 doppie doppie per una media stagionale di 17.7 punti e 9.4 rimbalzi. Lungo che in attacco predilige una dimensione interna, pur sapendo tirare molto bene da tre (40.6% con 2.6 tentativi a partita). Per salire di livello, dovrà trovare il modo di avere un maggior impatto difensivo pur non avendo caratteristiche atletiche da rim protector.

La protezione del ferro non è un problema per Edosomwan, per quanto possa migliorare ulteriormente da questo punto di vista (1.2 stoppate nella scorsa stagione). Il lungo d’orgine nigeriana ha chiuso l’annata da junior sfiorando la doppia doppia di media (13.1 punti e 9.9 rimbalzi). Già ora dominante fra i pari ruolo della conference, sarebbe addirittura illegale se trovasse il modo di addolcire la sua mano: nel suo anno da junior, le percentuali ai liberi sono infatti precipitate col moltiplicarsi dei viaggi in lunetta (49% su 5.5 tiri a partita).

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