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Da Mack a Capel, al via il coaching carousel

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 14 Apr, 2018

Archiviata la stagione con la vittoria di Villanova a San Antonio, è iniziata l’off season, meglio nota come La Lunga Attesa. A movimentare i primi giorni di questa astinenza da college basketball, oltre alle continue dichiarazioni al draft, sono i licenziamenti e le assunzioni dei coach di tutta la nazione. In America questo periodo viene definito “Coaching Carousel” e vediamo quali sono stati finora i principali spostamenti

Louisville chiama Mack

Povero David Padgett, ha fatto quello che ha potuto in questo anno a Louisville, lavorando sulle macerie delle indagini FBI lasciate da Rick Pitino, ma alla fine non è stato riconfermato. Al suo posto, arriva uno dei migliori coach in circolazione, Chris Mack da Xavier, che si è meritato a suon di risultati (212-96 il suo record e una Elite Eight due anni fa) un bel contrattone da quattro milioni annui per sette stagioni.

Dopo aver passato l’intera carriera con i Musketeers, salvo una parentesi da assistant coach a Wake Forest, Mack ha dimostrato le sue ottime doti tattiche e strategiche, rivelandosi uno dei migliori nella preparazione della singola partita e nello sviluppo dei giocatori. Ha portato con sé due assistenti dall’ateneo dell’Ohio, il recruiter Luke Murray e “lo specialista del post” Mike Pegues, assumendo anche Dino Gaudio, ex coach di Wake Forest nel periodo in cui Mack era lì come assistente.

Sec Restyling

John Calipari, Billy Kennedy, Frank Martin e Mike Anderson. Questi quattro allenatori sono gli unici sopravvissuti al profondo restyling attuato negli ultimi 4 anni dagli atenei della Sec, dovuto dal frequente dominio negli ultimi dieci dell’accoppiata Florida-Kentucky con qualche comparsata random di qualche team come Auburn quest’anno. Le ultime due ad aderire a questo progetto sono state Georgia e Mississippi, due scuole di Football, che hanno rispettivamente licenziato Mark Fox e subito le dimissioni di Andy Kennedy. Hanno risposto alla grandissima, assumendo Tom Crean che, dopo un anno da commentatore, vola in casa dei Bulldogs, e Kermit Davis, ex coach di Middle Tennessee State cioè una delle migliori mid-major negli ultimi anni.

Tom Crean (Georgia)

Dopo aver allenato per 9 anni a Marquette e per 9 a Indiana, Crean dovrà imprimere una svolta a un programma che non vince una partita al Torneo Ncaa da 16 anni, con le sue doti da recruiter e la sua capacità di impattare emotivamente sui propri giocatori. Kermit Davis dovrà creare, invece, una cultura a Ole Miss, da sempre patria di reietti di altri programmi e giocatori pazzi dagli Junior College. Porterà il suo attacco basato sul tiro da tre e circolazione di palla che ha esaltato giocatori come Nick King e Giddy Potts.

Le capacità di Davis in uno degli upset più clamorosi negli ultimi anni

 

Bye Bye Ollie

Va bene che il titolo vinto da cinderella, al primo anno intero da coach, guidando la tua alma mater, ti regala credito infinito, però caro Kevin se magari avessi allenato decentemente negli ultimi quattro anni, la tua carriera a UConn sarebbe sicuramente proseguita. Invece coach Ollie è stato licenziato dal board degli Huskies e ora il campo di gioco si è spostato in tribunale dove i legali di Connecticut stanno cercando di dimostrare la buona causa del licenziamento, rinunciando così a pagare la buonuscita di nove milioni.

Nel frattempo però, si è portata a casa uno dei coach on fire della Ncaa che risponde al nome di Dan Hurley, fresco di una stagione meravigliosa alla guida di Rhode Island. Gli obiettivi sono due: ricostruire un programma glorioso ai livelli dei fasti di Jim Calhoun e riportare gli Huskies alle Final Four.

 

Assistenti promossi, recruiter e grandi nomi

Dopo l’addio a Mack, Xavier ha trovato la soluzione in casa, promuovendo Travis Steele, assistente da dieci anni con i Musketeers. Ormai è consuetudine per il college gesuita far crescere i coach nel proprio staff:  dall’addio di Thad Matta per Ohio State, non ci sono più stati coach provenienti da altre università ma sono stati promossi head coach, con grandi risultati, prima Sean Miller e poi Chris Mack, e la speranza è che Steele possa ripercorrere le loro gesta.

Anche a Rhode Island hanno promosso un assistente, David Cox, cioè il reclutatore di Jeff Dowtin e Daron Russell, cioè i due prossimi capitani della squadra. L’obiettivo è mantenere il livello raggiunto da Hurley, che quest’anno ha portato i Rams a vincere per la prima volta la regular season dell’Atlantic 10. Un grande assistente ha lasciato la sua alma mater per tornare a fare l’head coach (come aveva già fatto a Vcu): stiamo parlando di Jeff Capel, primo assistente di coach K da sei anni e grande protagonista degli ultimi recruit di Duke. Capel è stato assunto da Pittsburgh, che viene da una stagione orrenda (8-24) senza vittorie in ACC, con un contratto di sette anni.

Jeff Capel e Mike Krzyzewski

Jay Wright, fresco di secondo titolo NCAA, dovrà salutare per il secondo anno di fila un membro del suo staff: dopo Baker Dunleavy, quest’anno è la volta di Ashley Howard che lascia Villanova e torna a La Salle, dove andrà a rimpiazzare il suo ex coach John Giannini. Memphis, dopo aver silurato Tubby Smith, fa un colpo ad effetto assumendo Penny Hardaway Jr., che ha portato con sé, oltre ad una buona dose di hype, anche suo figlio Jayden, guardia da IMG Academy.

 

Tre mid major, invece, hanno deciso di dare soldi a coach dal passato in Power 5, ma dagli scarsi risultati. Pepperdine assume Lorenzo Romar, ex coach di Markelle Fultz a Washington, mentre Cal State Northridge sceglie Matt Gottfried, ex coach di NC State, e Tubby Smith si accasa ad High Point.

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