Florida è campione NCAA della stagione 2024-25. Con uno sforzo in volata, batte per 65-63 una Houston che aveva tenuto le redini della finale all’Alamodome, trovando dunque il terzo titolo della sua storia dopo il back to back del 2006 e 2007. Coach Todd Golden entra nella storia diventando l’allenatore più giovane dai tempi (39 anni) di Jim Valvano del 1983 a vincere il trofeo nazionale.
The Field of 68 aveva definito in sede di preview la sfida tra una forza inarrestabile (Florida) e un oggetto inamovibile (Houston) e fino a praticamente dieci minuti dalla fine ad avere la meglio era stato l’oggetto inamovibile. Come avevamo scritto ieri nella presentazione, era fondamentale per Houston contenere Walter Clayton e comandare la battaglia a rimbalzi, cosa che puntualmente è accaduta. LJ Cryer e Emmanuel Sharp hanno colpito a ripetizione la difesa dei Gators, mostrando tutti i muscoli di cui aveva bisogno la squadra di coach Kelvin Sampson, fino a che Clayton ha deciso di entrare in azione.
Silenzioso per gran parte della gara, lontani dal trentello rifilato ad Auburn, Clayton non ha forzato più di tanto le conclusioni durante i primi trenta minuti di gioco dando la sensazione di patire la fisicità del backcourt di Houston. Ma quando uno ha le stigmate da fenomeno sa che le partite hanno dei momenti e che spesso non c’è bisogno di forzare perché la partita, prima o poi, volgerà a proprio favore. Toccato il -11 a 12 minuti dalla fine, con due delicatissimi falli tecnici fischiati contro, Florida ha iniziato a cucinare il suo terzo titolo: prima con l’intensità difensiva che si è alzata, poi si è acceso il talento di Clayton: prima andando dentro all’area a caricare i lunghi, poi dalla lunga distanza a trovare finalmente le triple (solo Will Richard nel primo tempo con un 4/5 aveva fatto centro per i Gatos).
Infine la proverbiale capacità di Houston di alzare il livello nel finale è scomparsa mostrando per la prima volta in stagione una squadra che non ha retto il peso del momento decisivo e ha perso nel corso dei minuti il suo vantaggio principale: dopo un inizio dominante per i Cougars, la lotta a rimbalzo si è riequilibrata ed è finita 40-39 per Florida. Clayton ha chiuso con 11 punti e un 3/10 dal campo (1/7 da tre): pochi a prima vista, ma tutti decisivi e ha ovviamente vinto il premio di miglior giocatore delle Final Four.
Florida vince così il titolo senza avere una recluta Top 100 e soprattutto che vede il transfer portal come metodo principale di creazione del roster: oltre al già citato backcourt, anche Micah Handlogten da Marshall proviene dal mondo mid-major, così come il coach Todd Golden che ha iniziato la sua carriera in Ivy League come assistente e a San Francisco come coach.
Houston rimane ancora senza titoli e anche questa volta ci va vicinissimo, come nel 1983, ma viene beffata nel finale. Saranno 70 a ottobre gli anni per coach Kelvin Sampson che ci proverà ancora ma davvero questa volta la sua squadra che si è proprio fermata a un passo da una titolo che nel Texas non vuole proprio arrivare.