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Terzo appuntamento della rubrica di BasketballNcaa dedicata ai senior in uscita dal college pronti a cercare fortuna in Europa. Dopo avervi presentato i play e le guardie pronte per il Vecchio Continente, è il turno delle ali piccole.
Matt Thomas – 193cm x 89kg
Statistiche 2016/2017: 12.3pts, 3.9teb, 1.7ast, 0.9stl, 47.7% FG, 44.5% 3PT
Quattro anni a Iowa State e una Summer League a Las Vegas da cecchino hanno mostrato a tutti perché dalle parti di Ames i tifosi lo hanno ribattezzato “Iceman”. Quando Thomas riceve la palla dal perimetro è praticamente una sentenza, una volta su due va a segno come dimostrano le 89 triple messe a segno in stagione con il 44.5%. Dopo essere stato una stella all’Onalaska High School (memorabile una sua partita dove ne mise 50 in soli tre quarti) si è ritrovato ad essere un fidato role player nei suoi anni con i Cyclones (con quattro apparizioni al Torneo Ncaa), uno shooter sempre pronto ad accendersi e ad incendiare le retine avversarie. Coach Steve Prohm (che lo ha reclutato da assistant coach di Fred Hoiberg) assicura che sia anche un difensore e un’atleta sottovalutato. L’Obradoiro non ci ha pensato due volte e lo ha già portato in Europa, nel miglior campionato possibile: l’ACB.
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Zak Irvin – 198cm x 98kg
Statistiche 2016/2017: 13pts, 4.5reb, 3ast, 0.9stl, 45.3% FG, 34.4% 3PT
In Italia ci ha pensato, invece, la Vuelle Pesaro ad assicurarsi un giocatore come Zak Irvin uno dei protagonisti (insieme a Walton Jr) della sorprendente stagione della Michigan campione della BigTen e piacevole sorpresa del Torneo Ncaa. Leader di tutta la Division I per minuti giocati Irvin è un all-around sul parquet con coach John Beilein che ne ha sempre esaltato versatilità e spirito di sacrificio.
Affidabile scorer sia attaccando il ferro che con il suo jumper (unico punto debole un tiro da oltre l’arco un po’ ondivago a seconda della serata) è capace anche di guidare il gioco e servire i compagni grazie ad un ottimo IQ cestistico e memore, soprattutto, dei suoi quattro anni da point guard alla Southeastern High School con annesso titolo di Mister Indiana Basketball nel 2013 (non in uno stato qualsiasi…). Non solo attaccante affidabile ma anche ottimo difensore capace di difendere varie posizioni dalla 1 alla 3. Non vediamo l’ora di vederlo sui parquet d’Italia.
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V.J. Beachem – 203cm x 91kg
Statistiche 2016/2017: 14.5pts, 4.1reb, 0.9ast, 1.1blk, 42.2% FG, 36.1% 3PT
Da possibile scelta al primo giro nel Draft del 2016 a undrafted. Dopo un’ottima stagione da junior e un Torneo Ncaa da protagonista V.J. Beachem nel 2016 ha deciso di tornare per il suo anno da senior a Notre Dame, una scelta che lo ha portato fuori dai radar dell’Nba ma che non ne mette in discussione il talento. Swingman con punti nelle mani dotato di atletismo e size che tornano utili non solo in attacco ma anche in difesa, dove grazie ad un’apertura alare di 6’10 riesce ad avere la meglio sui pari ruolo.
Il potenziale da 3&D c’è tutto, deve migliorare la selezione di tiro visto che spesso si ostina a cercare il tiro dalla media e lunga distanza dimenticandosi di usare il fisico e le sue ottime doti da slasher per arrivare al ferro. La comprensione del gioco, soprattutto con la palla in mano, è un’altra fase dove può migliorare come attestano gli 0.9 assist a partita. Giocatore, se ce n’è uno, che ha bisogno del contesto tecnico europeo per raggiungere la definitiva maturazione.
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Peter Jok – 198cm x 93kg
Statistiche 2016/2017: 19.9pts, 5.5reb, 2.6ast, 1.1stl, 42.6%FG, 38%3PT
All BigTen First Team, top scorer della BigTen, vincitore del Three Point Contest della Ncaa: il biglietto di viaggio di Pet Jok per l’Europa è di quelli di prima classe. Mettere punti a referto non è un problema per quello che è stato il go to guy di Iowa nell’ultima stagione, attaccante di razza capace di segnare in mille modi sia creandosi il tiro da solo che in situazioni di catch and shoot. Con un range illimitato ha dimostrato di prediligere il tiro dalla lunga distanza (il 48% delle sue conclusioni in stagione sono stati tiri da tre) mostrando soltanto qualche difficoltà nelle conclusioni in area.
Molto concentrato sulla fase offensiva deve crescere, e tanto, in quella difensiva, come ha ammesso lui stesso, per diventare un giocatore completo. La maturità extra-campo di questo ragazzo, che ha quattro anni ha perso il padre nella guerra civile del Sudan ed è dovuto scappare dal proprio paese, non si discute, tornerà utile per adattarsi all’ambiente europeo.
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Andrew White III – 201cm x 100kg
Statistiche 2016/2017: 18.5pts, 4.6reb, 1.1ast, 1.6stl, 44.1% FG, 40.3% 3PT
In chiusura volevamo segnalarvi un possibile affare e avevamo scelto Deonte Burton ma, come noi, hanno pensato bene di sceglierlo anche in Corea, dove l’ex Iowa State sarà protagonista nel prossimo campionato asiatico. Ecco a voi, allora, Andrew White III il giocatore che a detta del suo coach Jim Boeheim “ha avuto la miglior stagione offensiva di chiunque altro in tutta la Division I”. Le parole del coach di Syracuse sono forse un tantino esagerate (non una novità quando si parla di Boeheim) ma nulla tolgono all’assoluto valore di White. Giocatore a 360° in attacco: con 112 triple a referto è diventato il leader all-time degli Orange in una singola stagione senza dimenticare i 141 tiri liberi tentati (e realizzati con 83.7%) che danno un’idea della sua dimensione totale dentro-fuori nella metà campo offensiva.
Altra qualità che non manca è la leadership: dopo due stagioni a Kansas e una in Nebraska ha scelto Syracuse per il suo anno da senior ed ha subito avuto in mano le chiavi della squadra giocando il 98% dei minuti disponibili degli Orange e prendendosi il 26% dei tiri di squadra. In difesa può crescere ancora tanto, sopratutto se imparerà a sfruttare il vantaggio del suo fisico atletico. Giocatore sul quale scommettere.
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