‘A good season’
“Nel complesso, è stata una buona stagione”. Scusa Luke, puoi ripetere? Duke esce al secondo turno contro una squadra come South Carolina che arriva alle Sweet 16 per la prima volta nella sua storia e la stagione sarebbe stata buona? Si era capito da tempo che non avrebbero dominato proprio nulla ma la vittoria nel torneo dell’ACC aveva rialzato le aspettative nei confronti dei Blue Devils. E invece, dopo aver salvato la baracca in più di un’occasione, proprio Kennard è stato il primo a deludere con una partita da 1/6 (4/18 nel torneo) e una fatica enorme a tenere due giocatori stazzati come Sindarius Thornwell e Duane Notice che hanno distrutto Duke con un secondo tempo da 65 punti, record negativo per l’era Krzyzewski.
Il secondo tempo perfetto
Dopo aver visto il primo tempo di South Carolina, non c’era un solo motivo al mondo per pensare che i Gamecocks potessero segnare 65 punti nel secondo: 23 punti, 20 degli ultimi 22 tiri sul ferro, 3/17 da 3 e 4/18 da 2 per un totale di 7 canestri realizzati. Sotto solo di 10 all’inizio della ripresa grazie alla difesa che ha forzato 13 palle perse (18 alla fine) per Duke, i ragazzi di coach Frank Martin sono diventati improvvisamente una macchina in attacco (20/28), sfruttando sì qualche brutta transizione difensiva dei Blue Devils, ma soprattutto segnando sempre, ma proprio sempre
Overrated? Oh yes
Zero punti, zero tiri, zero impatto, zero utilità. Dovrebbe avere una sola certezza Harry Giles al termine del suo disastroso anno da freshman: restare dov’è. Numero 1 per Espn della recruiting class 2016, non è neanche il caso di fare il conto di quanti giocatori si sono dimostrati più pronti di lui per andare al piano di sopra. Gli infortuni hanno pesato, ma non bastano per spiegare una stagione da 4 punti di media. Non rimandato, assolutamente bocciato.
Una questione di personalità
Duke ha perso perché, oltre a Giles, anche gli altri si sono sciolti nel secondo tempo e solo Amile Jefferson (14+15+6 stoppate) ha lottato fino alla fine. Sindarius Thornwell (24+6+5) ha avuto invece l’aiuto di tutti, titolari (Chris Silva e Duan Notice su tutti) e riserve. Rakym Felder, per esempio, non raggiunge il metro e ottanta neanche per sbaglio e di fronte alle guardie di Duke, sembra il loro fratello minore. Anche per i problemi di falli di Pj Dozier, nel secondo tempo ha preso in mano la squadra e, pur essendo un freshman, ha avuto le palle per prendersi (e segnare) tiri così
E adesso rimane Baylor
Eliminate la #1 e la #2, nel deserto dell’East Regional Baylor è a questo punto la squadra con il seed più alto, ma difficile che qualcuno la consideri la favorita. I Bears non sono sembrati in grande spolvero neanche contro USC a cui non è bastata la seconda miglior prestazione in carriera di Chimezie Metu con 28 punti e 5 rimbalzi per evitare l’eliminazione. Coach Scott Drew può ringraziare i due lunghi Johnathan Motley e Terry Maston. Il primo, se pur limitato dai falli, ha messo insieme un bel 19+10 rimbalzi con il 75% al tiro. Il secondo in uscita dalla panchina ha replicato la grande partita contro Washington e ha chiuso con 19 punti e 9 rimbalzi. Fondamentale però nel finale Manu Lecomte, che ha segnato tutti i suoi 12 punti negli ultimi 5 minuti, iniziando con questo gioco da 4 punti