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East Tennessee State in lotta con la storia

Autore: Stefano Bei
Data: 18 Feb, 2018

C’è una mid-major che lotta contro se stessa per chiudere la migliore stagione della sua storia. La regina della Southern Conference è East Tennessee State, che sta disputando un campionato da sogno e punta a battere il record di 28 vittorie stabilito nel 90-91. Adesso la squadra ha un record di 23-5 e, stando alle proiezioni di KenPom, potrebbe finire la regular season con un 26-5. Con tre vittorie al torneo di conference, la squadra non solo chiuderebbe la miglior stagione della sua storia, ma centrerebbe anche il back-to-back al torneo, evento che non capitava da quasi 10 anni.

Il punto di forza della formazione allenata da Steve Forbes è la difesa, una delle migliori della D-I con appena 65.5 punti subiti di media, molto aggressiva sulle linee di passaggio e, non a caso, più di un attacco su cinque degli avversari si conclude con una palla persa.

 

L’obiettivo di squadra è quello di “sporcare” più palloni possibili e, grazie alle numerose deflections, anche la qualità dei tiri lasciata alle altre squadre è molto bassa. East Tennessee State concede meno del 32% dalla lunga distanza e il 45.6% in area. Il risultato è che la percentuale effettiva permessa agli avversari (46.6%) li posiziona prima di molte corazzate del college come Duke, Villanova e Kansas. La squadra, nei 3 anni sotto la guida di Forbes. è passata dai 74.6 punti subiti agli attuali 65.5, miglioramento che è coinciso con una stagione fin qui da incorniciare. Qui ad esempio una difesa dopo time out con 21 secondi sul cronometro.

 

Aggressività sulle linee di passaggio e palle perse avversarie coincidono spesso con la voce “steals” e infatti i Buccaneers rubano 7.7 palloni media a partita che si trasformano spesso in contropiedi e quindi canestri facili e buone percentuali realizzative.

Il giocatore principe di East Tennessee State è Desonta Bradford, guardia che al suo quarto e ultimo anno con la maglia di ETSU sta disputando una stagione tutta sostanza, guidando i suoi per punti, rimbalzi e rubate (per poco non è leader anche negli assist). Nonostante il suo ruolo preveda un uso elevato del tiro da 3, Bradford vanta una percentuale in area di tutto rispetto che si avvicina al 60%, frutto soprattutto di punti in contropiede, anche spettacolari, come si vede nel filmato.

 

Oltre alle qualità in velocità, il miglior giocatore dei Buccaneers è dotato anche di buona sensibilità nei polpastrelli, che gli consente canestri in acrobazia in area, anche subendo il contatto.

 

I Buccaneers però non basano il proprio gioco solo su guardie e contropiede: riescono a essere ben presenti anche sotto canestro. Anzi, spesso nelle mid-major il settore dei lunghi è quello che fa la differenza e rende le squadre davvero competitive. Nel roster di East Tennessee State ruotano in area i senior Peter Jurkin e David Burrel insieme ai freshmen Bo HodgesMladen Armus. Proprio quest’ultimo sembra avere una marcia in più. Il lungo, prima di inseguire il sogno americano, è cresciuto nelle giovanili del Partizan Belgrado, e con la maglia della Serbia ha conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali under 17 (non giocando da protagonista) e ha fatto parte del pre-raduno della nazionale serba prima degli Europei Under 20.

Al primo anno con ETSU sta disputando una stagione discreta (6 punti e 5.4 rimbalzi di media con una percentuale realizzativa superiore al 55% in 17 minuti). I rimbalzi sono il suo punto forte, soprattutto quelli offensivi e non a caso è secondo in tutta la Division I per OR% con il 17.6%

Già a metà dicembre East Tennessee State aveva fatto capire di essere pronta a giocarsela con le grandi, perdendo di soli 2 punti in casa di Xavier. A marzo sarà il torneo di conference, che i Buccaneers disputeranno da favoriti, che dirà se la squadra avrà centrato l’appuntamento con la storia. Dopodiché, una volta al Torneo, saranno una mina vagante.

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