I giocatori che fanno parte della NCAA sono suddivisi principalmente in quattro categorie determinati dagli anni passati nel college: freshman, sophomore, junior e senior. Il freshman è quindi l’atleta al primo anno, il sophomore al secondo anno e così via. Esistono anche due raggruppamenti maggiori: gli underclassman e gli upperclassmen. La prima è la definizione per gli studenti ai primi due anni, cioè freshman e sophomore, mentre junior e senior sono upperclassman. Tuttavia, è comune vedere la dicitura underclassman usata per definire tutti gli studenti che non sono senior.
A differenza della divisione accademica però, quella sportiva non tiene conto delle ore accumulate in un semestre, bensì è rigidamente annuale. A causa di questa differenza, un ragazzo al terzo anno sul campo è sicuramente un junior, ma fuori dal campo potrebbe essersi già laureato ed essere un post graduate student. Impossibile che avvenga il contrario, perché tutti i giocatori/studenti sono obbligati a restare in pari con i corsi pena l’esclusione dalla squadra.
Un classico caso di sfasamento tra anni al college e classificazione sportiva avviene in caso di infortunio: un giocatore che salta una stagione a causa di un infortunio non la “perde” dal punto di vista sportivo. Quindi, se un atleta resta a bordo campo a causa di un’operazione nel suo anno da sophomore, la stagione successiva sarà considerato ancora un sophomore, con l’aggiunta della dizione redshirt.
Lo status di redshirt, però, può anche essere richiesto per altri motivi oltre all’infortunio. Un giocatore, ad esempio, può decidere di richiedere lo status anche per il poco spazio presente in squadra ed in questo modo non perderà anni di eleggibilità. L’anno da redshirt infatti non verrà calcolato a livello sportivo e quindi potrà giocare per 5 anni al college. Questo speciale status può essere concesso anche dopo l’inizio dell’anno sportivo a un ragazzo solo se non ha giocato più del 30% delle partite, nessuna delle quali dopo la metà della stagione. Se rimane fermo il primo anno, la stagione successiva sarà un redshirt freshman, e così via.
A proposito di poco spazio in squadra, a completare il roster ci sono anche i cosiddetti walk-on: sono i giocatori che fanno parte della squadra, ma non ricevono alcuna scholarship. Generalmente, sono ragazzi che non vedono mai il campo e servono a completare il roster per gli allenamenti. I migliori vengono chiamati ‘preferred walk-on’ e sono quei giocatori che hanno il posto in squadra assicurato per tutta la stagione.
Nel mondo del college si può anche cambiare università e – di conseguenza – squadra. Chi decide di cambiare maglia, sarà quindi un transfer. Esistono due tipi di trasferimenti: il graduate transfer e il transfer normale. Quest’ultimo deve rimanere fermo un anno dopo il cambio di università a causa delle regole che l’Ncaa sta ora pensando di rivedere. Il graduate transfer è l’atleta che ha già conseguito la laurea ed è all’ultimo anno di college e può quindi cambiare squadra senza restare fermo una stagione.