Sabato 2 novembre 2019, presso la Cheasepeake Energy Arena di Oklahoma City avremo il primo derby italiano della stagione NBA. Oklahoma City Thunder contro New Orleans Pelicans, ovvero Danilo Gallinari contro Nicolò Melli. I due ex compagni a Milano durante il 2011 si ritrovano uno contro l’altro, per la prima volta, su un parquet NBA. Ecco cinque cose da sapere per una partita dove non ci saranno solo i nostri eroi tricolori, ma anche talenti che potrebbero essere stelle del futuro.
TUTTI A OVEST
Per la prima volta nella storia della NBA, abbiamo tre italiani che giocano contemporaneamente solo nella Western Conference. Inoltre, non capitava dalla stagione 2009 – 2010 che gli italiani in NBA giocassero tutti nella stessa Conference. A quel tempo Gallinari giocava ai Knicks e il duo Bargnani – Belinelli formava una coppia italiana in una versione europea dei Raptors che comprendeva anche Turkoglu e Nesterovic. Per la stagione 2019 – 2020, gli italiani si incroceranno per 12 volte: quattro scontri vedranno fronteggiarsi Melli e Gallinari, quattro Melli e Belinelli e quattro Belinelli e Gallinari.
IL RUOLO DEI PROTAGONISTI
Entrambi i protagonisti affrontano il derby di questa notte con diverse prospettive di carriera. Nik è un rookie con ottimo curriculum europeo, chiamato al non facile compito di supplire in quintetto all’assenza del fenomeno Zion Williamson. Partito in quintetto per la prima volta nella vittoria contro i Nuggets e segnando 7 punti in 19 minuti, Nicolò è già andato due volte in doppia cifra uscendo dalla panchina (esordio da 14 punti, con 4 triple e 5 rimbalzi). Inoltre, ha iniziato con il 56% dal campo in 15 minuti di impiego a partita.
Gallo, invece, è un giocatore di indubbio valore nella NBA. Le cifre parlano di 18.4 punti a partita e il 43% dal campo (di cui il 39.4% da tre punti), con Danilo pronto affrontare il suo contract year. Dal suo rendimento dipenderà, inoltre, la sua appetibilità sul mercato degli scambi da qui alla deadline di febbraio. Tra i team interessati, in estate, figuravano Philadelphia 76ers, Portland Trail Blazers e Miami Heat
CP3 – OKC – NOLA
La partita del 2 novembre sarà una sorta di chiusura del cerchio per Chris Paul. Per due stagioni, dal 2005 al 2007, la NBA trasferì gli allora New Orleans Hornets a Oklahoma City a causa del terribile uragano Katrina. Paul si impegnò ad aiutare la comunità della Louisiana e apprezzò moltissimo l’ambiente di Oklahoma City e i suoi abitanti. Dal 2009 Oklahoma City ha una franchigia stabile: i Thunder. Dieci anni dopo, i Thunder schierano proprio quel CP3 che aveva tanto apprezzato l’ambiente dell’Oklahoma. Se Chris Paul ha un passato chiaramente legato a Oklahoma il suo futuro è, invece, un autentico mistero. I Miami Heat hanno rinunciato ad aggiungerlo a roster a causa delle alte pretese dei Thunder nei suoi confronti (si era parlato di una base con scelte al Draft e il contratto di Dragic). Mentre il diretto interessato avrebbe espresso il desiderio di giocare con Giannis Antetokoumpo a Milwaukee.
CUGINI CANADESI
Non solo Gallinari – Melli, la partita di questa notte sarà anche il primo scontro tra due cugini destinati ad una lunga carriera in NBA. Shai Gildeous – Alexander sfiderà infatti suo cugino Nickeil Alexander – Walker, in un duello made in Canada. L’ex Virginia Tech a NOLA sta avendo un buon apporto con 15 minuti di impiego, 5 punti e 4 assist a partita. Inoltre, sono ben sei le nazioni rappresentate nella partita di domani. Oltre a Italia, Canada e Stati Uniti ci saranno in campo Nuova Zelanda (Steven Adams), Germania (Dennis Schroeder) ed Egitto (Abdel Nader). Un numero così vario di nazionalità non si vedeva da Gara 5 delle Finali NBA del 2014 tra San Antonio Spurs e Miami Heat, che vide in campo giocatori provenienti da sette diversi Paesi.
LE MACERIE DI LOS ANGELES
Sono ben otto i giocatori membri di questa sfida che hanno militato in passato in uno dei due team di Los Angeles. Per esattezza, quattro sono ex Clippers (Gallinari, Gildeous – Alexander, Redick, Paul) pur non avendo mai giocato contemporaneamente assieme nello stesso periodo. Poi ci sono tre ex giocatori dei Los Angeles Lakers (Ball, Hart, Ingram), ovvero la controparte richiesta per portare Anthony Davis ai gialloviola. L’ottavo giocatore è Mike Muscala, l’unico che ha giocato in entrambe le franchigie losangeline, militando in ciascuna di esse nella stagione 2018 – 2019.