La forza di Baylor, la fragilità inattesa di Houston, ma anche polemiche e balletti. C'è un po' tutto nel pagellone finale della Final Four
Johnny Juzang
Proiezione Mock
Strenghts
Il classico prospetto che si dichiara al Draft dopo delle ottime prestazioni alla March Madness: le gare contro Michigan e Gonzaga, due delle migliori di tutta la sua carriera, sono state un compendio di ciò che l’ex Kentucky può fare: grandissima coordinazione in uscita dai blocchi per tirare da tre (36% in stagione su sei tentativi a partita), mano morbidissima, intelligenza nel capire come e quando attaccare, un gioco dal mid-range e variegato neanche fossimo negli anni ’90, un passo lento, cadenzato ma molto deciso per attaccare il canestro e una fiducia incredibile nelle proprie capacità balistiche. Juzang tira e segna, per il resto fa poco nulla. Ma basta questo per trascinare una squadra ad un passo dalla finale, basta questa capacità di segnare tanti punti in pochissimi minuti per attirare l’interesse dell’Nba.
Weaknesses
Tiro a parte, il resto è tutto da creare e da capire. Nonostante l’ottima taglia per essere una guardia (intorno ai due metri), Juzang va raramente fino in fondo al canestro (il 13% delle sue conclusioni) ed è il classico buco nero in attacco. Questo significa che quando i tiri non vanno dentro, la sua presenza è quasi inutile dato che, oltre ai movimenti per crearsi lo spazio per tirare, fa poco e niente e questo succede spesso durante una partita.. Il suo modo di attaccare poi è molto inefficiente secondo le moderne tendenze Nba. In difesa il sistema di UCLA l’ha aiutato molto: i piedi veloci ci sono, così come la taglia ma è davvero difficile capire quanto sia merito di un guru difensivo come coach Mick Cronin o c’è del potenziale da parte sua.
Extra
Juzang ha tutto per giocare in Nba. Non a caso è stato reclutato da John Calipari a Kentucky e non a caso era un prospetto cinque stelle. Ha lasciato aperta l’opportunità di tornare al college per la sua terza stagione, dove sarebbe il pericolo No.1 per una UCLA da titolo nazionale. Forse un’intera stagione con i riflettori puntati addosso potrebbero aiutare meglio la sua valutazione.