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Gli altri tornei, Vermont in striscia, New Orleans nella storia

BasketballNcaa - Nana Foulland - Bucknell Bison
Autore: Giovanni Bocciero
Data: 9 Mar, 2017

Patriot League

Non si fa prendere dalla pressione per i favori del pronostico Bucknell, che dopo aver chiuso in testa alla classifica la regular season della Patriot League vince anche il torneo sfatando il tabù Lehigh, vincitrice nei due precedenti stagionali (aveva tirato con un complessivo 52% da tre, in finale solo 28%). Il primo tempo è un tira e molla con 11 cambi di vantaggio, e all’intervallo Bucknell è in vantaggio (35-34). Nella ripresa i Bison piazzano un parziale di 8-0 che da il là alla fuga (massimo vantaggio 55-37). Il vantaggio per il resto del match scenderà una sola volta sotto la singola cifra. Finale 81-65.

Mid-Eastern Athletic Conference

Come da pronostico, la numero 1 North Carolina Central batte in finale Norfolk State 67-56 grazie ad una fantastica difesa che ha determinato a scavare il solco decisivo nel secondo tempo, dove Norfolk State non ha segnato un singolo canestro per ben undici minuti. Un primo tempo combattuto, con difesa molto aggressova e finito in vantaggio per gli Norfolk State, che ha stravinto anche la battaglia a rimbalzo, ma nel secondo tempo la tripla di Rashaun Madison ha dato via ad un parziale di 19-2 che ha deciso la finale e che riparte gli Eagles al torneo dopo quattro stagioni.

Conference USA

Ci saranno anche quest’anno e di sicuro nessuna big vorrà incontrarli al primo turno. Giddy Potts ne segna 30 in finale e riporta i Blue Raiders di Middle Tennesse alla Big Dance per il secondo anno di fila e chissà che non ci scappi un altro upset, dopo quello contro Michigan State del 2016. Trionfale e senza problemi il torneo dei ragazzi di Kermit Davis, che al secondo turno hanno eliminato UTSA mettendo fine alla stagione comunque abbastanza positiva di Giovanni De Nicolao. In finale Marshall è riuscita a portarsi a due punti a metà della ripresa ma Potts e compagni l’hanno subito ricacciata indietro per poi vincere 83-72.

Mountain West Conference

In un perfetto antipasto del torneo, Nevada, numero uno del torneo, batte 79-71 la numero 2 Colorado State in un match per certi versi folle. Primo tempo tutto a stampo Wolf Pack che piazzano un’iniziale parziale di 9-0 e continuano a martellare fino alla fine del tempo, che si chiude in vantaggio di dodici lunghezze. Il secondo tempo, non va come previsto, e i Rams rimettono in carreggiata la partita, mentre Nevada sopravvive grazie ai numerosi tiri liberi racimolati. Il finale è costellato di viaggi in lunetta e tiri folli, ma alla fine Nevada torna al torneo dopo dieci anni di assenza.

America East

Vermont alla fine ha conquistato anche il torneo di conference battendo Albany e ora è in striscia aperta da 21 partite. Non è stata una passeggiata però, perché nella giornata peggiore del freshman Anthony Lamb (comunque doppia-doppia da 12+10 per lui), la squadra è stata sotto nel punteggio fino ai minuti finali (gestiti peraltro in modo bizzarro da entrambe le squadre, con tiri affrettati e palle perse). Eroe di giornata l’ala Peyton Henson (17 punti con 4/5 1/3 e 6/7 ai liberi) a conferma che i Catamounts hanno molte frecce al loro arco.

Big Sky

North Dakota porta a casa il titolo contro Weber State in una partita molto combattuta che richiede anche un tempo supplementare per decidere il risultato (93-89). Migliore in campo Quinton Hooker con 28 punti. Nei turni precedenti North Dakota aveva eliminato Idaho e Portland State.

SWAC

Torneo tutto sommato equilibrato ma che alla fine ha visto vittoriosa Texas Southern che già aveva vinto la regular season. A cedere negli ultimi 40 minuti è stata Alcorn State, battuta 53-50. Per i Tigers si tratta della 4° vittoria negli ultimi 5 anni, frutto di un lavoro collettivo e non di una singola star. Nei turni precedenti gli avversari sconfitti sono stati Alabama State e Grambling State.

Southland

Traguardo storico per New Orleans che dopo una partita sofferta per la prima volta vince il torneo della Southland battendo Texs A&M Corpus Chris per 68-65 dopo un supplementare. Con questo risultato può quindi festeggiare il ritorno al Torneo dopo ben 21 anni dall’ultima apparizione (1996). Protagonista del torneo Erik Thomas, ala piccola titolare, autore di 18 punti con 10/10 dalla lunetta in semifinale contro Sam Houston State e di una doppia-doppia da 14pt + 11 rimbalzi in finale.

WAC

New Mexico State si riprende lo scettro della conference (quinta vittoria in sei stagioni) battendo CSU Bakersfield per 70-60 al termine d’una partita dai due volti. Nel primo tempo, gli Aggies hanno sofferti la pressione dei Roadrunners e in attacco sono stati un disastro (4/14 dal campo con ben 13 perse). Sotto di 9 all’intervallo, nella ripresa NMSU ha iniziato ad aggredire in difesa e ha capovolto la partita con alta efficienza al tiro (6/12 da 3).

Mid American

La Kent State University è famosa negli Usa per “il massacro” del 1970 quando la guardia nazionale aprì il fuoco sugli studenti, ma forse dopo l’ultimo torneo di conference lo sarà anche per fatti positivi visto che i Golden Flashes sono tornati al Torneo Ncaa compiendo una vera impresa e facendo fuori nell’ordine la n. 3, la n. 2 e la n. 1 del seed, in tre partite una più difficile dell’altra. Non sarebbero mai riusciti in questa impresa senza il sophomore Jaylin Walker, nominato mvp del torneo, che in finale ha messo a segno 30 punti con 9/11 da 2 e 2/7 da 3, risultando un rebus senza soluzione per la difesa della stra-favorita Akron, battuta infine 70-65.

Big West

La vendetta è un piatto che va assaporato freddo. E così, a distanza di una settimana esatta, UC Davis ha avuto la meglio per 50-47 su UC Irvine che il sabato precedente le aveva rifilato 30 punti di scarto. La finale, diciamolo, è stata letteralmente inguardabile con più errori e palle perse (36 in totale!) che canestri. Alla fine gli Aggies hanno prevalso anche grazie al fatto che sono una delle squadre più “esperte” della nazione (4 senior e un junior in quintetto) e grazie alla consueta propensione ad attaccare il ferro per ricavarne tiri liberi. Nel corso del torneo si sono messi in evidanza il 2 metri australiano Chima Moneke (che in rapporto all’altezza è uno dei migliori rimbalzisti della nazione) e la guardia Brynton Lemar, unico in doppia cifra in finale (a quota 20).

Sun Belt

La Sun Belt è stata definita “upset conference” in America grazie alle vittorie inaspettate portate negli ultimi due tornei dalle sue portabandiera e anche quest’anno ci stupisce con la sua finale tra la numero 4 Texas State e la numero 6 Troy. A vincere il torneo è stata proprio quest’ultima,59-53, al termine di una partita brutta ma piena di tensione per la posta in palio. Il fattore decisivo, che ha compensato l’orrenda percentuale dal tiro da tre, 5%, sono stati i tiri liberi, ben 16 su 19 tentativi, che hanno permesso di battere spesso un’ottima difesa come quella di Texas State. Pur non avendo tirato benissimo, il terzetto composto da Jordon Varnado, Wesley Person e Jeremy Hollimon, che aveva dominato nel torneo, è stato essenziale per i Trojans, segnando 49 punti sui 59 totali.

Ivy League

Princeton poteva essere la prima vittima del nuovo torneo della Ivy League, il rimescolamento della carte dopo una stagione praticamente giocata senza grandi avversari non ha dato risultati diversi da quelli della regular season. I tigers con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto ottengono il pass per il grande ballo. In finale battuti i Bulldogs di Yale che in semifinale avevano eliminato a sorpresa la ben più quotata Harvard. Da segnalare i 23 punti e 8 rimbalzi di Myles Stephens, gurdia sophomore di Princeton nella sfida finale.

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