Espn ha titolato con “Goodbye one-and-done” l’articolo riguardante il prossimo intervento della Nba per risolvere il problema scandali in Ncaa. Il commissioner Adam Silver ha coinvolto la National Basketball Players Association in più incontri con l’obiettivo di rivedere la regola cosiddetta “one-and-done” con la quale i giocatori selezionati al draft devono aver compiuto 19 anni o aver disputato almeno un anno di college. Non c’è ancora un piano preciso, ma certamente la Nba aspetterà prima di poter leggere la relazione della commissione Ncaa creata ad hoc e presieduta da Condoleezza Rice. Tra l’altro sia Silver che il direttore esecutivo dell’associazione giocatori, Michele Roberts, sono intervenuti dinanzi a tale commissione portando la loro opinione.
Una funzionario della lega professionistica, rimasto anonimo, ha rivelato che: “Vogliamo cambiare il rapporto che intercorre tra noi e gli atleti che arrivano in Nba. Si tratta di una sfida complessa e ancora tanto si dovrà discutere, ma vediamo la necessità di intervenire”. L’idea sarebbe quella di far entrare in relazione le squadre Nba ed i giovani liceali, supportandoli sia dentro che fuori dal campo fornendogli un percorso alternativo a quello di giocare in Ncaa, magari guadagnando soldi giocando in G-League. C’è la stessa apertura del presidente della Ncaa Mark Emmert, che ha ripetuto che i giocatori non dovrebbero andare al college per utilizzarlo solamente come una tappa di avvicinamento alla Nba.
La Nba sta spendendo molto tempo ed energia nel basket giovanile, considerato una grande opportunità. Nell’ultimo anno i funzionare della lega hanno ascoltato le franchigie riguardo alla creazione di accademie in cui poter seguire giovani atleti. Questo concetto è stato lanciato per la prima volta dal proprietario dei Dallas Mavericks Mark Cuban. Questa idea sembra comunque non percorribile al momento, per questo ci si stava focalizzando piuttosto su camp e tornei dedicati ai liceali nel periodo estivo. Questi potrebbero rivelarsi degli ottimi strumenti per i giovani talenti così da apprendere consigli da staff tecnici qualificati sugli allenamenti tecnici e fisici, e l’alimentazione, così da rendere più agevole la transizione dall’high-school al professionismo.