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HB2, un disastro in North Carolina

Manifestazione contro l'Hb2 in North Carolina
Autore: Raffaele Fante
Data: 8 Ott, 2016

La risposta sbagliata data da una legge del North Carolina alla domanda ‘in quale bagno devono entrare le persone che hanno cambiato sesso?’ sta creando più di un problema a un gruppo non secondario di università che giocano nella Ncaa. Vediamo gli effetti dell’HB2 sul mondo del college basketball e non solo.

Pat McCrory

Pat McCrory

A marzo Pat McCrory, governatore repubblicano dello stato, ha firmato la legge House Bill2, nota con la sigla HB2 e ormai abitualmente chiamata ‘The bathroom bill’.  In sostanza, quella che doveva essere una legge a tutela delle minoranze è di fatto un manifesto anti-LGBT, dato che condanna e impedisce qualsiasi tipo di discriminazione solo se è basata sul “biological sex” e, in particolare, impone ai transgender di usare il bagno destinato al sesso indicato sulla loro carta d’identità. Una legge poco civile, da mesi criticata e contestata, che ha creato danni sotto tutti i punti di vista compreso quello economico visto che, secondo alcuni studi, lo stato ha già perso 230 milioni di dollari, mentre secondo altri siamo già a 395 milioni.

Manifestazione contro l'Hb2 in North Carolina

Manifestazione contro l’HB2 in North Carolina

Apple, PayPal, Bank of America e Deutsche Bank hanno azzerato i loro piani di espansione nello stato, Bruce Springsteen e i Pearl Jam hanno cancellato i loro concerti e soprattutto lo stato del North Carolina e l’amministrazione Obama a distanza di poche ore si sono reciprocamente intentati causa. Inoltre, con la California ultima arrivata, sono ormai sei gli stati che hanno chiesto alle loro istituzioni pubbliche (comprese ovviamente le università) di non viaggiare nel Tar Heel State, con tutta una serie di ripercussioni relative agli eventi sportivi (come vi avevamo raccontato qui). Per Duke trovare un’avversaria per un torneo pre-season in fondo è stata poca cosa in confronto a quanto deciso prima dall’Nba, che ha cambiato la sede dell’All star game 2017 inizialmente previsto a Charlotte, e poi dalla Ncaa, che ha spostato ben sette eventi sportivi che si dovevano tenere in North Carolina. Fra questi, anche le partite del primo e secondo turno della March Madness previste il 17 e il 19 marzo a Greensboro e poi assegnate alla Bon Secours Wellness Arena di Greenville, South Carolina.

Mark Emmert (presidente dell'Ncaa)

Mark Emmert (presidente dell’Ncaa)

Per Mark Emmert, presidente della Ncaa, questa è stata una decisione ‘no-brainer’, cioè semplicissima anche se totalmente inedita, presa dal Board of Governors senza nessuna discussione: il North Carolina andava sanzionato. E lo stesso ha fatto l’Acc che ha spostato fuori dai confini dello stato tutti i suoi eventi ufficiali, nonostante abbia i suoi uffici a Greeensboro perché quattro (North Carolina, North Carolina State, Duke e Wake Forest) dei sette membri originari che fondarono la conference 60 anni fa, hanno la loro sede sulla Tobacco Road. Nessun impatto, però, sul basket dato che la sede del torneo di conference è stata fissata al Barclays Center di New York fino al 2018, mentre non si giocherà a Charlotte, come accade dal 2010, la finale del torneo di football.

Mike Krzyzewski (Duke)

Mike Krzyzewski (Duke)

Chi si è lamentato? Solo il governatore Pat McCrory, che ha definito l’Ncaa “un multimiliardario monopolio esentasse” che ha messo in piedi “un’estorsione nei confronti dello stato del North Carolina”. Ma nessun altro: lo stesso Donald Trump è stato accusato di ‘flip-flopping’, passando da una blanda contrarietà ad aprile a un blando appoggio a luglio senza mai essere troppo chiaro in materia. Nessun dubbio, invece, per i coach: “Imbarazzante”, è l’aggettivo usato da Mike Krzyzewski per definire l’HB2, e sì che coach K è un fedele repubblicano cresciuto all’Accademia militare di West Point. “Incredulo”, si è autodefinito Roy Williams. “Sono triste, non mi piace – ha detto il coach di Unc – ma abbiamo sbagliato. L’unica cosa che possiamo dire è che abbiamo sbagliato. Mi hanno fatto domande sull’HB2 durante il reclutamento, ha messo il nostro stato in una luce molto negativa”. “Non capisco come qualcuno possa essere d’accordo con questa legge, per me e per i miei familiari è frustrante essere un cittadino di questo stato”, la sentenza finale di Mark Gottfried, coach di NC State.

Ora non resta che aspettare l’8 novembre, giorno in cui ci saranno le elezioni in North Carolina. Se Pat McCrory verrà confermato per un secondo mandato, facile che il conto delle perdite economiche dello stato dovrà essere presto aggiornato, ma gli ultimi sondaggi danno in vantaggio il democratico Roy Cooper. Chissà come mai.

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