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Karl Anthony-Towns, a UK tornerei al volo

Autore: Michele Robatto
Data: 4 Lug, 2018

Karl Anthony-Towns a Milano è un’occasione da non perdere. E infatti c’eravamo anche noi all’NBA Crossover dove la stella dei Minnesota Timberwolves è stata invitata come ospite speciale per incontrare stampa e tifosi.

“Il basket è uno sport meraviglioso ed è fantastico essere qui al Crossover per raccontare come il basket e l’NBA possono unirsi con la moda, l’arte, la tecnologia, la musica rispettando tutte le diverse culture”.

Ok KAT, ma ovviamente noi siamo qui per sapere cosa ne pensi di Kentucky, dove hai giocato l’incredibile stagione 2014/15 chiusa in semifinale contro Wisconsin, prima e unica sconfitta dell’anno.

Ed ecco cosa ci ha risposto.

Dopo un grande reclutamento, coach Calipari ha aggiunto anche Reid Travis come grad transfer. Kentucky è ora la favorita per vincere il Torneo Ncaa, superando nei pronostici Duke e Kansas. Come vedi i Wildcats dell’anno prossimo e come pensi che Travis possa aiutare la squadra?

Penso che abbiano buone possibilità di vincere, sono una grande squadra. Facevo parte della stessa recruiting class di Reid, penso sia un giocatore straordinario, pieno di talento, un ottimo ragazzo con un grande carattere e andrà sicuramente lontano, qualsiasi cosa farà nella vita. Quando ho saputo che si sarebbe trasferito a Kentucky, ho pensato fosse una grande presa per il programma perchè è un giocatore fatto e finito, non ci sono dubbi sul suo talento. E’ un leader riconosciuto e, nel suo quinto anno, darà sicuramente tantissimo.

Come sai, Kevin Knox è stato scelto dai New York Knicks e Shai Gilgeous-Alexander dai Los Angeles Clippers. Pensi meritassero una lottery pick e come li vedi in queste due squadre?

Penso proprio di sì, entrambi meritavano una lottery pick. Hanno grande talento, sono ragazzi fantastici ma non dimentichiamoci che sono giovani. Penso che le loro squadre saranno felici di averli scelti ma, allo stesso tempo, loro devono lavorare durissimo, devono voler fare carriera più di qualsiasi altra cosa. La gente nell’Nba dice sempre che la parte più facile è arrivarci, la parte più difficile è restarci, quindi devono trovare il modo di meritarselo in fretta.

Li conosci personalmente? Hai mai giocato con loro?

Non li conosco personalmente, anche se li ho incontrati a Kentucky, ho parlato un po’ con loro e abbiamo giocato un po’ insieme. Ma ripeto, sono grandi talenti ma ora viene davvero il difficile.

L’Ncaa sta studiando nuove regole per il reclutamento e l’Nba potrebbe cambiare la regola dell’one-and-done. Cosa ne pensi e, se tornassi indietro, andresti comunque a Kentucky o passeresti pro direttamente dall’high school?

Tornerei a Kentucky al volo, mi è piaciuto troppo stare lì. Ma, in ogni caso, non avevo scelta perchè quella era la regola. Non so bene come stiano pensando di cambiare le cose, ma le regole sono le regole e non ci potevo fare nulla. Ho fatto quello che dovevo fare per andare in Nba e avere successo.

Molto disponibile a rispondere alle nostre domande sull’Ncaa, ovviamente KAT ha parlato anche di Nba e del suo futuro. Ecco le sue risposte più interessanti.

Cosa farai nell’offseason?

Il modo in cui lavoro nell’offseason è lo stesso che uso da sempre. Faccio un passo alla volta, non sono uno dei quelli che, appena la stagione finisce, riprende subito ad allenarsi. Faccio una lunga pausa per rigenerarmi e vado a trovare la mia famiglia. Poi riprendo a lavorare con calma e non faccio summer league e questo è il segreto della mia carriera, la ragione per cui non mi sono mai infortunato e non ho mai perso una partita o un allenamento.

Lavorerai su qualcosa in particolare quest’estate, su qualche aspetto del gioco nel quale vuoi migliorare?

Cerco di migliorare tutto il mio gioco, non vado mai in palestra focalizzandomi su un unico aspetto. Il mio gioco è costruito sulla versatilità, il mio obiettivo non è mai stato saper fare bene una sola cosa, ma saper fare bene qualsiasi cosa su un campo da basket. Le mie giornate in palestra possono essere più lunghe di quelle della media dei giocatori perchè devo lavorare su così tanti aspetti del gioco, dal palleggio al tiro al passaggio..ho sempre voluto giocare come Magic Johnson per il suo all-around game, è lui l’ispirazione del mio gioco.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione e dove ti vedi nel futuro?

Restare nei playoff il più a lungo possibile e avere la possibilità di giocare per il titolo. L’anello è tutto per me, non mi sono mai interessati i premi individuali o le statistiche perchè ci sarà sempre qualcuno che arriverà e batterà i tuoi record. Ma l’anello resta per sempre e nessuno te lo può togliere.

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