Adesso le sconfitte di fila di Kentucky sono diventate quattro e sì, adesso si può anche parlare di crisi. Nemmeno nella stagione 2012-2013, la peggiore dell’era Calipari, i Wildcats avevano mai sofferto così tanto. Dopo il match perso (come era nelle previsioni) contro Auburn, il record di UK nella Sec recita 6-7. Bisogna tornare al 2008-2009, ultimo anno sulla panchina di Billy Gillespie, per trovare una stagione peggiore (8-8), mentre Calipari finora si era fermato a un massimo di 6 sconfitte (in tre campionati).
Ok, lo avevamo detto all’inizio dell’anno che questa era la squadra più giovane mai allenata dal coach Cal così come vi avevamo raccontato della magica stagione di Auburn. Il problema però non sta nella singola partita, è che questa Kentucky proprio non gira, sia in difesa sia in attacco. Texas A&M l’aveva messa all’angolo, Auburn l’ha stesa.
Il problema guardie
Shai Gilgeous-Alexander e Quade Green non fanno un play in due. Hamidou Diallo è una guardia dal fisico mostruoso, ma che non può/sa creare gioco, quantomeno non ancora. In un recente articolo pubblicato su The Athletic Dana O’Neal ha scritto che “the players on this team are good, but this is not Calipari’s typical collection of lottery picks” con un chiaro sottinteso al reparto guardie. Il problema nel problema è che la squadra vive sui ricordi del passato, convinta che basti giocare 5 minuti per chiudere una gara. E invece non è proprio così.
2010: John Wall, Eric Bledsoe
2011: Brandon Knight, Doron Lamb
2012: Marquis Teague, Doron Lamb
2013: Ryan Harrow, Julius Mays
2014: Andrew Harrison, Aaron Harrison
2015: Tyler Ulis, Devin Booker
2016: Tyler Ulis, Isaiah Briscoe
2017: De’Aaron Fox, Malik Monk
2018: Shai Gilgeous-Alexander, Quade Green
Queste sono le coppie di guardie titolari delle ultime 9 stagioni di UK ed è abbastanza evidente che la peggiore annata per risultati sia coincisa con la coppia Harrow-Mays, due giocatori che diciamo non hanno lasciato il segno. Gilgeous-Alexander e soprattutto Green non sono molto meglio: non sono mastini difensivi, non impongono un ritmo (come faceva ad esempio l’anno scorso Fox spingendo costantemente sull’acceleratore) e non sono pericolosi da fuori, non a caso a livello di conference il miglior tiratore da 3 della squadra è il lungo Kevin Knox, mentre Gilgeous-Alexander e Green si attestano entrambi intorno al 30%.
Passi avanti?
Alla fine della gara contro Auburn coach Calipari ha commentato: “Stiamo facendo passi avanti“, riferendosi al fatto che pur essendo sotto nel punteggio la squadra è riuscita a rimettere la testa avanti (55-51). L’allenatore di UK ha anche sottolineato come i suoi ragazzi siano riusciti a sporcare le percentuali di Auburn, costretta a tirare con il 29% da 3. Vero, il problema però è il tiro dall’arco dei Wildcats, fermi in stagione al 32.9% di squadra. Altro tallone d’Achille sono i tiri liberi (68.6% di squadra) per una formazione che viene spesso fermata con i falli.
Se i passi avanti ci sono, al momento li vede solo Calipari. Il che può anche essere, visto che in passato il coach è stato capace di fare “scattare” qualcosa nelle teste dei suoi ragazzi (come nella stagione 2013-2014) e invertire annate che sembravano disastrose. La squadra però ora è a un bivio: o cambia davvero qualcosa o il rischio di non partecipare al Torneo Ncaa si fa sempre più concreto.
Difesa distratta e attacco caotico.
Dopo quanto fatto vedere dai Wildcats in stagione, la sconfitta in casa di Auburn non deve stupire. La prova più evidente è che la vittoria non ha suscitato entusiasmo nemmeno negli stessi tifosi dei Tigers, che invece solo due anni fa dopo l’upset ai danni di UK, avevano invaso il campo a fine partita. Questa volta invece la gara era considerata routine. Il perché è evidente: Kentucky non fa più paura.
La squadra gioca male in attacco, tenendo molto (troppo) ferma la palla ed eseguendo in maniera poco convinta. Questo ad esempio è il primo possesso offensivo della gara contro Texas A&M.
Molti guai provengono però anche dalla difesa. Le statistiche dicono che UK è meglio in questo reparto che in attacco, ma questo perché grazie al loro fisico, i giocatori in maglia biancoblu spesso riescono a controllare i tabelloni e a far pesare chili e centimetri. Ma quando si parla di fondamentali e scivolamenti spesso la squadra si espone a pessime figure. Per non parlare della difesa sul p&r, di cui vi mostriamo due recenti errori/orrori.
Qui in mostra l’accoppiata Green-Knox
Qui invece, a testimonianza di un problema diffuso, la coppia Diallo-Richards
Questo infine un tagliafuori di Wenyen Gabriel (che pure dovrebbe essere tra i più esperti del roster)
Stop con i video, si rischierebbe di infierire troppo. Il succo del discorso è chiaro ed è evidenziato perfettamente dalla peggior stagione dell’era Calipari. Tra i giocatori si salvano, al momento, il solo Knox (che pure ha alti e bassi mostruosi) e il lungo Jarred Vanderbilt che da quando è tornato ha fatto sentire la sua presenza sotto i tabelloni. Per il resto e per i risultati, la Big Blue Nation dovrà aspettare i passi avanti intravisti dal suo allenatore.