Non c’è stata storia nel big match della Big 12, con Kansas che ha rifilato 30 punti a Oklahoma, lasciando la miseria di 11 punti a Trae Young (minimo stagionale) e mandando sei giocatori in doppia cifra. I Sooners sono allo sbando, in striscia perdente da 6 partite e Young non segna più da tre (11/56).
I Jayhawks si sono invece ripresi la testa della conference, superando Texas Tech e sabato è in programma lo scontro diretto in casa dei Red Raiders. Vincere quella gara però potrebbe non bastare alla squadra di Davide Moretti che ha un calendario più difficile (West Virginia, in trasferta, e Tcu sono due ossi duri) rispetto a Kansas che avrà Texas e Oklahoma State.
La mina vagante della conference è Baylor, che ha battuto sia Kansas che Texas Tech nella sua striscia aperta di 5 vittorie che potrebbe mettere in difficoltà il Selection committee del torneo. Partita bruttina contro i Red Raiders, dominata da due delle miglior difese della nazione (terza Texas Tech, 16/ma Baylor), e i Bears la spuntano nonostante un Manu Lecomte osceno (3/14 dal campo), sfruttando la grande vena di Terry Maston, 24 punti per lui.
E’ in difficoltà West Virginia che non riesce più a infilare una striscia positiva, anche se nella difficile trasferta sul campo di Kansas ha messo non poca paura ai padroni di casa andando avanti di 12 punti nel secondo tempo. La differenza l’hanno fatta i tiri liberi: 26/35 per Kansas, appena 1/2 per West Virginia. “Mai vista in 40 anni una cosa del genere, impossibile vincere così”, ha detto un infuriato Bob Huggins alla fine.
Poco quotata in pre-season, ma Kansas State si candida a darkhorse per il torneo di conference, dato che è una delle quattro squadre con record positivo (8-6). Ha battuto Oklahoma State e Iowa State, cioè le peggiori della conference, però la squadra è giovane, nessun senior in rotazione, con due individualità notevoli, l’all around Dean Wade e la combo Barry Brown.