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Liberi e Accasati: due Top 10 del transfer portal

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 26 Apr, 2024

Tra colpi messi a segno e giocatori liberi, ecco uno sguardo ai migliori nomi del transfer portal con la deadline del 1° maggio ormai molto vicina.

 

Top 10 Giocatori Liberi

1. Clifford Omoruyi (6-11 C Rutgers) – Magari un po’ limitato in attacco (valido scorer in post basso, però non fra i più temibili) ma anche solo il modo in cui impatta i tabelloni (sempre fra i top rimbalzisti della Big Ten) e soprattutto la difesa (2.9 stoppate, #1 per Blk% in conference per due anni di fila) bastano per considerarlo il miglior transfer libero al momento. Lascia gli Scarlet Knights dopo 4 anni con uno rimasto da spendere al college: al momento Alabama, Georgetown e Kansas State sono in prima fila per accaparrarselo.

2. Norchad Omier (6-7 F Miami) – Ex Mid-Major Hero che ha appena deciso di lasciare gli Hurricanes con un anno di eleggibilità rimasto. Nel transfer portal è selezionato come “da non contattare”, il che presumibilmente vuol dire che una destinazione in mente ce l’ha già (un po’ come successo con Danny Wolf e la sua dream school Michigan). Sì è dichiarato al Draft, ma se dovesse rimanere al college qualcuno si assicurerebbe l’epitome del giocatore “heart over height”, capace di viaggiare in doppia doppia di media per quattro stagioni filate.

3. Great Osobor (6-8 F Utah State) – Grande rivelazione della stagione passata, potrebbe seguire coach Danny Sprinkle a Washington ma in lizza ci sono anche Kentucky (dove farebbe coppia con Amari Williams, suo compagno di squadra in Inghilterra a Myerscough), Louisville e Texas Tech. Di certo il suo mix di forza fisica, versatilità offensiva e impatto nelle due metà campo sarebbe un fattore in ognuna di questa quattro squadre.

4. Vlad Goldin (7-1 C FAU) – Un altro che potrebbe seguire il proprio coach, anzi Michigan è sempre sembrata nel suo destino sin da quando è entrato nel transfer portal. L’arrivo di Wolf forse complica le cose, o forse no: sono due sevenfooter molto diversi, possono coesistere e persino formare una frontcourt duo esplosivo. Il russo è diventato la miglior versione di sé stesso nell’ultimo scorcio di stagione e può dominare in area ovunque vada.

5. Johnell Davis (6-4 G FAU) – Altro transfer da Florida Atlantic, ma lui non seguirà Dusty May ad Ann Arbor. Il testa a testa per aggiudicarselo è fra l’Arkansas di John Calipari e la sua ex Kentucky. Houston era stata tirata in ballo, ma ora pare che fosse solo uno strumento per alzare il prezzo d’asta in NIL. Davis ha lasciato perplessi in crunch time più d’una volta nel finale di stagione, ma è innegabile che sia la miglior guardia sul mercato.

6. Aidan Mahaney (6-3 G Saint Mary’s) – Cecchino dalla distanza con numeri interessanti attaccando dal pick and roll e in isolamento. Il californiano è stato un raro caso di Gael che riesce ad emergere sin da subito, lascia Moraga dopo due anni e il suo reclutamento ha immediatamente assunto contorni d’élite: UConn, Creighton, Kentucky e Virginia sono le candidate principali.

7. Jonas Aidoo (6-11 C Tennessee) – Produzione offensiva modesta per qualità ed efficienza (più una March Madness sottotono alle spalle), ma il centro che lascia i Vols dopo tre anni può essere un fattore decisivo in difesa e sotto i tabelloni d’ambo i lati del campo. Su di lui c’è Baylor ma potrebbe rimanere nella SEC sponda Alabama o Arkansas.

8. Jalen Blackmon (6-3 G Stetson) – Forse tra i giocatori più sottovalutati del transfer portal, se pensiamo alla posizione che solitamente occupa nei vari ranking. Viene da una low major, ma è uno scorer di razza le cui qualità sono facilmente traducibili ai piani più alti del college basketball. Visiterà Villanova prossimamente e fra le pretendenti ci sono anche BYU, Cal, Miami e Northwestern.

9. Cade Tyson (6-7 G Belmont) – Un vero underclassman di lusso per i Bruins nelle passate due stagioni, la sua positional size e l’incredibile mano da oltre l’arco (46.5% da tre su 5.5 tentativi nella stagione scorsa) hanno ovviamente fatto gola a una lunga lista di high-major. North Carolina appare al momento come la favorita per aggiudicarselo.

10. Max Shulga (6-4 G VCU) – Un vero mago del pick and roll con una mira eccezionale dalla linea dei tre punti, indipendentemente dal fatto che il tiro sia scoccato coi piedi per terra o dal palleggio. Ottimo creatore per gli altri e probabilmente un realizzatore persino migliore di quanto suggerito dai suoi 14 punti di media. Per ora il mistero aleggia attorno a quali possano essere le sue destinazioni preferite.

 

Top 10 Giocatori Accasati

1. Tucker DeVries (6-7 G/F da Drake a West Virginia) – Dopo due anni di dominio nella MVC, testerà il suo arsenale da NBA nel contesto più probante possibile, ovvero la Big 12. Segue papà Darian a WVU dove avrà lo stesso ruolo da creatore principale e primo violino offensivo della squadra. Non avrà le stesse incredibili cifre di Drake, ma state sicuri del suo impatto.

2. AJ Storr (6-7 G da Wisconsin a Kansas) – Atletismo e tiro da tre era ciò di cui aveva bisogno Bill Self. Il primo state certi che AJ Storr lo porterà, sul secondo c’è qualche dubbio. Stiamo parlando di un secondo quintetto Big Ten capace di spezzare in due le difese col suo primo passo e non ha bisogno della palla in mano per segnare, situazione in cui lo vedremo più spesso a Kansas rispetto a Wisconsin, dove doveva fare tutto lui.

3. Robbie Avila (6-10 C da Indiana State a Saint Louis) – Lui e coach Josh Schertz fanno uno affidamento sull’altro per fare il botto. Due anni di eleggibilità per il centro diventato di culto grazie al suo fisico, il suo skillset e ai suoi occhialoni, sarà nuovamente il centro dell’attacco dei Billikens, pieno zeppo di playmaker e di tiratori. L’Atlantic 10 è avvisata: il nemico numero 1 sembra essere Cream Abdul Jabbar.

4. Oumar Ballo (7-0 C da Arizona a Indiana) – Una macchina da doppie doppie, esperta, efficace e che bisogno delle giuste spaziature per fare benissimo. A quello ci penseranno gli altri due transfer che Mike Woodson ha reclutato, Keenan Carlyle e Myles Rice, a Ballo invece l’onere di diversi le zone del campo con Malik Reneau, lungo con caratteristiche sinistramente simili. Il fit è tutto da capire e da scoprire, ma Indiana ha fatto centro con Ballo.

5. Jeremy Roach (6-2 G da Duke a Baylor) – Un colpo da novanta per Scott Drew che si accaparra un floor general con esperienza da Final Four capace di lasciar brillare le stelle e mettere i canestri decisivi. Nell’ultimo anno il suo gioco off the ball è migliorato mentre difensivamente, nonostante la piccola taglia, può entrare molto bene nel sistema di Baylor. Colpo eccellente.

6. Danny Wolf (7-0 F da Yale a Michigan) – Un mismatch perenne proveniente dall’Ivy League. Wolf è stato il segreto di Pulcinella di una Yale spintasi fino al secondo turno della March Madness. Lungo di sette piedi veloci, creativo e con mani dolce per finire al ferro capace, allo stesso tempo, di allargare il campo. Da un anno all’altro è cresciuto tantissimo, ora dovrà scontrarsi con la conference più temibile per i lunghi.

7. Kylan Boswell (6-2 G da Arizona a Illinois) – Riuscirà a sbocciare definitivamente? Dopo l’incredibile avvio di stagione al tiro da tre, il sophomore di si è arenato in una regressione verso la media che alla fine è costata più di una vittoria ai Wildcats. Tornato a casa ad Illinois, dovrà dimostrare innanzitutto una continuità al tiro sull’arco dei cinque mesi di stagione e poi una capacità da leader per essere il volto della prossima versione della squadra di Brad Underwood.

8. Terrence Edwards (6-6 G da JMU a Louisville) – Il leader principale di una delle storie più belle dell’anno. James Madison quando aveva bisogno di un canestro andava da lui. Non solo uno scorer, ma un passatore notevole e un giocatore in grado di segnare anche dalla distanza. Sarà probabilmente uno dei leader di questa nuova versione piena di caffeina di Louisville. A livello difensivo, Pat Kelsey può lavorarci su per renderlo ancora più aggressivo.

9. Tyrese Hunter (6-0 G da Texas a Memphis) – Troverà una situazione molto simile a quella vista con Texas, con PJ Haggerty che fungerà da scorer nello strambo attacco di Memphis. L’obiettivo per Penny Hardaway è quello di sostituire Jahvon Quinerly e di riproporre quell’attacco atomico visto per qualche settimana, prima che andasse in secca. Le capacità di gestione di Hunter potrebbero aiutare non poco a tenere dritta la barra nei momenti difficoltà. Difensivamente è perfetto per un sistema aggressivo come quello dei Tigers.

10. Tarris Reed (6-10 C da Michigan a UConn) – Dopo il ciclope Donovan Clingan, Dan Hurley decide di tornare verso un lungo più simile nello stile e nel fisico ad Adama Sanogo. Tarris Reed è reduce da una stagione da perno sotto canestro di una deludentissima Michigan. Tanto lavoro sporco, tante sportellate, una mano ancora da rifinire ma una dinamo di energia e atletismo. L’impatto avuto nell’ultimo anno da Samson Johnson potrebbe permettergli anche un ingresso graduale nel quintetto dei bicampioni NCAA.

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