Il Torneo ha solo un po’ appannato quella che resta una storia meravigliosa perché nessuno, ma proprio nessuno avrebbe scommesso un centesimo su Wichita State quest’anno. E invece gli Shockers si sono presi il titolo della regular season dell’Aac, disputando poi un torneo di conference al di sotto delle attese, con l’eliminazione in semifinale contro una modesta UConn. Ma quando a novembre la squadra, già decimata da sei partenze, ha perso anche il suo coach con le dimissioni di Gregg Marshall, le previsioni generali di un 7/o posto nella conference si erano ulteriormente abbassate.
E invece il coach ad interim che ora ad interim non è più Isaac Brown ha fatto un lavoro fantastico, ricostruendo tutta la fiducia che la squadra aveva perso, e non a caso l’università lo ha confermato facendogli firmare un contratto per i prossimi 5 anni.
Rotazione per forza di cose cortissima con i pochi giocatori a disposizione, Brown è partito dalla difesa affidando le chiavi dell’attacco a Tyson Etienne, sophomore che è letteralmente esploso quest’anno e che lo ha ripagato con una stagione strepitosa. Di fianco a lui, Alterique Gilbert, transfer da UConn, ha fatto girare la squadra fino alla striscia di 7 vittorie consecutive, compresa quella splendida contro Houston, che li ha portati al titolo dell’AAC.
Hanno pochi centimetri e talento (Etienne a parte) tutto sommato limitato, ma giocano con una grinta e determinazione che in pochi hanno. Certo, la fatica si sta facendo sentire ma in tanti hanno capito che è molto meglio stare alla larga dagli Shockers quest’anno.
Quintetto
G – Alterique Gilbert
PTS 15.1 REB 4.2 AST 5.5
G – Tyson Etienne
PTS 17.0 REB 3.5 AST 2.6
F – Dexter Dennis
PTS 9.4 REB 4.3 AST 0.9
F – Trey Wade
PTS 6.8 REB 5.8 AST 1.6
C – Morris Udeze
PTS 9.8 REB 4.7 BLK 0.9
Giocatori chiave
- TYSON ETIENNE – So. – G – 188 cm, 90 kg
Co-giocatore dell’anno dell’Aac, la sua seconda stagione è stata semplicemente esplosiva: 17 punti a partita con un ottimo 40% da 3 per un giocatore che sembra un toro per come gioca. Non arriva al metro e 90 ma è grosso, forte e sa giocare bene a basket. Dopo aver perso il suo migliore amico coinvolto in una sparatoria a 15 anni, ha deciso che era ora di cambiare il suo impegno e il suo modo di giocare e quest’anno si sono visti i risultati di tutto il lavoro che ha fatto.