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#15 Montana, l’incognita della Big Sky

La squadra

Seconda partecipazione consecutiva al Torneo per Montana, la grande dominatrice della Big Sky. I Grizzlies sono una squadra atipica nel basket moderno: tirano poco da tre (ma davvero bene con un chirurgico 38.1% di squadra), cercano molto la transizione e vanno dritti al ferro (13ªin Ncaa per % da due) facendo valere anche la loro forza sotto i tabelloni. Squadra esperta può contare su un gruppo di giocatori collaudato ( per esperienza in Ncaa) che ha nei tre senior Jamar Akoh, Ahmaad Rorie e Michael Oguine i loro leader. Fondamentale sarà, però, capire se il lungo Akoh sarà disponibile per il Torneo, causa infortunio. Rorie, in sua assenza, è il cervello della squadra chiamato a segnare (15.1 di media) o a servire i compagni (4 assist) a seconda delle esigenze; Oguine è, invece, una guardia atletica che predilige puntare il canestro per due facili a referto come l’ala Sayeed Pridgett, l’altra bocca di fuoco (15 di media) di coach Travis DeCuire. Se Bobby Moorehead è diventato il falso-lungo fondamentale dei quintetti small-ball post infortunio di Akoh, altrettanta importanza ricopre nel sistema di gioco di Montana la PG titolare Timmy Falls. Infine da segnalare, il non meno importante, contributo in uscita dal pino del duo Manuel-Dorsey i due tiratori più affidabili dei Grizzlies.

Il giocatore chiave

Tutto dipende da Akoh: se il lungo sarà disponibile per il Torneo è lui il centro di gravità permanente attorno al quale gira tutta Montana, tanto in attacco quanto in difesa. In sua assenza coach DeCuire deve affidarsi all’imprevedibilità dei suoi quintetti small-ball e alle prestazioni di Rorie.

Ahmaad Rorie (Montana)

I prospetti

Il trio di senior Akoh-Rorie-Oguine è materiale dall’usato sicuro per l’Europa: tre giocatori che hanno tutte le carte in regola per avere una solida carriera nel vecchio continente.

Pronostico

Come abbiamo già detto tutto dipendere dalla disponibilità, o meno, di Akoh: al completo Montana è una delle migliori mid-major che può aspirare al ruolo di cinderella; senza il loro lungo i Grizzlies rischiano di fare un’onesta figura al primo turno e nulla di più.

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