Più squadre che hanno vinto rispetto a quelle che hanno perso. La deadline per decidere se stare al college o restare in Nba (ma i partecipanti alla combine avranno tempo ancora fino a dopo il draft del 20 giugno) ha regalato molte sorprese positive per i college. Vediamo chi festeggia e chi no.
Chi vince
Virginia
Partiamo dai campioni in carica. Può un solo giocatore previsioni su una squadra? Non sempre, ma nel caso di Mamadi Diakite sì, in parte perché il giocatore è atteso alla stagione da senior (quella di massimo sviluppo e rendimento per i giocatori dei Cavaliers) sia per la tipologia di atleta, ossia un lungo versatile e mobile capace di essere fondamentale su entrambi i lati del campo. Ora il possibile quintetto formato da Kihei Clark, Casey Morsell, Braxton Key, Mamadi Diakite e Jay Huff messo nelle mani di Tony Bennett fa un po’ paura.
Louisville
Avevano già una recruiting class di primo livello (Samuell Williamson e Aidan Igiehon su tutti), avevano già pescato un ottimo grad transfer (Lamarr Kimble da St Joseph’s) e alla fine hanno ricevuto la notizia che il centro Steven Enoch, ma soprattutto il più forte talento e miglior marcatore della scorsa stagione, Jordan Nwora, torneranno un altro anno con i Cardinals. L’unico problema per Louisville a questo punto saranno le alte aspettative.
Kansas
Dopo aver festeggiato la fine della telenovela riguardante il centro Silvio De Sousa, che tornerà a giocare per i Jayhawks (peraltro anche lui è stato tentato dal provare direttamente l’opzione Nba), coach Bill Self ritroverà la sua PG titolare Devon Dotson. Quentin Grimes invece, sul quale si nutrivano grandi aspettative, tornerà al college ma lascerà Kansas e un po’ sottovoce diciamo che per la chimica che (non) si era sviluppata forse anche questa è a suo modo una buona notizia.
Kentucky e Gonzaga
Il capitolo lunghi è stato risolto per entrambe le formazioni. I Wildcats ritroveranno infatti sia EJ Montgomery sia Nick Richards, speranzosi di potersi finalmente mettere in evidenza, mentre Mark Few potrà godere un altro anno del francese Killian Tillie (nella speranza che possa giocare un’intera stagione senza infortuni) e il serbo Filip Petrusev, atteso ora all’anno della consacrazione tra i migliori centri della Ncaa.
Gli altri
Sui media americani ha avuto molto risalto il ritorno di Myles Powell per Seton Hall, che ora si candida tra le favorite della prossima Big East. Da una guardia all’altra, Maryland festeggia il ritorno di Anthony Cowan, combo guard che per qualcuno potrebbe contendere a Cassius Winston la palma di miglior giocatore della Big Ten. Infine, tra le altre, tira un sospiro di sollievo anche Florida, che potrà di nuovo contare su Andrew Nembhard, il freshman delle meraviglie che ha giocato una super stagione.
Chi perde
Tennessee
La perdita di Admiral Schofield e Grant Williams si poteva ancora ancora digerire, ma poi è arrivata anche quella (negli ultimi giorni precedenti la deadline sempre più probabile) di Jordan Bone. E così ora la squadra si trova ricca di ali, ma un po’ povera sotto canestro e nel ruolo di PG, dove Bone imprimeva un grande ritmo. Tutto questo a meno che il freshman Josiah-Jordan James (che comunque non ha il fisico di Williams) non si riveli un mezzo fenomeno.
Auburn
Chuma Okeke (e si sapeva) ma anche Jared Harper lasciano i Tigers. Che risultano parecchio indeboliti, anche perché già dovevano fronteggiare la partenza di un buon numero di senior (Bryce Brown, Malik Dunbar e Horace Spencer) e quella possibile di Austin Wiley (che avendo partecipato alla combine avrà tempo fino al draft).
Houston
Una delle squadre-sorpresa della scorsa stagione ha perso Corey Davis (senior) ma anche la guardia Armoni Brooks. Coach Kelvin Sampson dovrà quindi inventarsi un nuovo miracolo per tenere la squadra ai vertici della Ncaa.