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North Carolina ko, il primo colpo di UK

Autore: Giovanni Bocciero
Data: 23 Dic, 2018

Grazie ad una difesa asfissiante, Kentucky ha battuto North Carolina nel big match dello United Center di Chicago. Il risultato finale di 80-72 è addirittura benevolo per i ragazzi di coach Roy Williams che sin dalle primissime battute sono sembrati in balia degli avversari ben più aggressivi. Inoltre i Wildcats hanno saputo cambiare pelle nell’arco della partita, leggendo bene tatticamente la difesa di Luke Maye e compagni.

Primo tempo: il rompicapo Travis

Reid Travis ha realizzato 17 dei 20 punti totali nel solo primo tempo, dimostrandosi un vero rompicapo per la difesa di North Carolina. Vicino canestro ha fatto valere fisicità e velocità di piedi, ma soprattutto l’esperienza e la furbizia nel portarsi a casa diversi ‘and 1’. I suoi marcatori non sono mai riusciti ad accoppiarsi quando i Wildcats partivano in contropiede permettendogli dei facili layup, mentre meno efficace è stato solo quando gli hanno lasciato qualche metro sul perimetro, tirando un modesto 1/4.

 

Se Travis è stato incontenibile in attacco, i suoi compagni di squadra sono stati molto tosti in difesa, rendendo difficile ogni possesso di North Carolina. Con 7 recuperi nel solo primo tempo, 11 alla fine, i Wildcats hanno annebbiato la vista degli avversari con un lavoro difensivo encomiabile in particolare di Ashton Hagans (7 punti, 7 recuperi, 3 assist e 3 stoppate), che ha finalmente fatto vedere che razza di difensore può essere.

 

Secondo tempo: gli scarichi sull’arco

Per cercare di soffocare Travis, i Tar Heels nella ripresa si sono schierati con una difesa a zona e con raddoppio sistematico in post basso. Questo ha fatto sì che ci si scoprisse sul perimetro non appena la palla riusciva ad uscire da quel raddoppio. Ne hanno approfittato Tyler Herro (15 punti, 3/8 da 3) e soprattutto Keldon Johnson (23 punti, 4/7 da 3) che si è preso in spalle Kentucky nel secondo tempo.

Grande merito va dato anche a PJ Washington, vero metronomo aggiunto che ha saputo leggere le situazioni sfiorando la tripla-doppia (11 punti, 9 rimbalzi, 8 assist e 2 stoppate) e dimostrando di poter essere un lungo all-around.

 

North Carolina: approccio sbagliato

I Tar Heels hanno approcciato il match non nel modo migliore e, con il passare dei minuti, non sono riusciti a cambiare marcia. A tratti sono sembrati superficiali, ma contro questa Kentucky con il sangue agli occhi c’era davvero poco da poter fare. I passaggi orizzontali spesso sono stati preda della difesa avversaria, che inoltre ha praticamente negato qualsiasi ricezione facile ai lunghi vicino a canestro (il frontcourt ha segnato solo 25 punti, di cui 16 del solo Maye).

Cameron Johnson è stato meno protagonista di altre volte, tirando solo 2/5 da 3 e chiudendo con 17 punti diversi dei quali realizzati a buoi ormai scappati dalla stalla. Kenny Williams è sembrato il più razionale dei suoi, forzando poco (11 punti, 1/2 da 3, 5 assist e 1 persa) e cercando di mettersi al servizio della squadra.

I freshman non pervenuti

Che Nassir Little non riesca a brillare è ormai cosa purtroppo assodata. Anche in questa occasione la sua prestazione (4 punti, 2/8 dal campo) è stata insufficiente. Addirittura lo stesso coach Williams ha fatto entrare prima di lui Leaky Black, decisamente non un buon segno. Stavolta però gli ha fatto compagnia anche Coby White, che ha messo insieme 8 punti tirando 3/11 dal campo e collezionando più palle perse (3) che assist (2). Al suo posto spesso impiegato Seventh Woods (7 punti, 2/4 e 3 assist), ma in generale gli esterni dei Tar Heels hanno trovato grande difficoltà a penetrare nel cuore della difesa dei Wildcats subendo ben 9 stoppate.

 

Il traguardo e la cabala

Con questa vittoria coach John Calipari ha raggiunto la sua 284/a vittoria sulla panchina di Kentucky, eguagliando il leggendario Adolph Rupp. L’ultima volta che i Wildcats hanno incontrato North Carolina al CBS Sports Classic è stato due anni fa, ed in quella occasione la spuntarono grazie alla tripla nei secondi finali di Malik Monk. In quello stesso anno le due università si affrontarono al torneo Ncaa, e il tiro allo scadere di Maye regalò la vittoria ai Tar Heels che poi vinsero il campionato. Attualmente secondo l’esperto di bracketology Joe Lunardi, le due squadre sarebbero inserite nuovamente nello stesso spicchio di tabellone, e a questo punto a coach Williams non resta che aggrapparsi alla cabala.

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