Nuove regole, festival da un milione di dollari e colpi di scena: la NCAA femminile 2025-26 è partita col botto. UConn resta regina con un grande impatto della ‘nostra’ Blanca Quiñonez, Texas ha avuto un grande inizio con un record di 10-0 superando UCLA e South Carolina, mentre TCU sorprende anche lei con dieci vittorie di fila. Tra le protagoniste europee brillano anche le italiane: Eleonora Villa, leader a Washington State, e Candy Edokpaigbe, trascinatrice a San Francisco.
Ecco il recap del primo mese di gare.
Le novità della stagione 2025-2026
Il campionato femminile è scattato ufficialmente il 3 novembre con numerose novità. A partire dal regolamento che è stato aggiornato per rendere il gioco più fluido, moderno e con meno interruzioni. Da quest’anno ci sarà maggiore tolleranza sui passi (specie in fase di jump shot), sui contatti difensivi ma, soprattutto, dopo un rimbalzo di attacco, il cronometro ripartirà dai 20 secondi anziché dai 30, rivoluzionando così i ritmi e le tattiche di gioco. E dato che oramai anche l’estetica ha un suo ruolo, le maglie – molto più corte rispetto al passato – non dovranno più andare sotto i pantaloncini e i vari accessori (dalle fasce agli scaldamuscoli) dovranno avere un’uniformità cromatica all’interno della squadra.
L’altra grande novità riguarda il Player Era Festival. Giunto alla sua seconda edizione, l’evento di Las Vegas ha visto la partecipazione di quattro delle migliori squadre femminili: South Carolina Texas, UCLA e Duke, ciascuna premiata con circa un milione a testa in contratti NIL. Il torneo è stato vinto da Texas capace di superare prima UCLA e poi, in una finale tiratissima, South Carolina (66-64) grazie a un canestro all’ultimo secondo di Rori Harmon. Una prestazione maiuscola che proietta le Longhorns tra le favorite per le prossime Final Four.
UConn ancora davanti a tutti
Spavalda, sicura della sua forza e in totale controllo. Così è apparsa UConn in queste prime uscite stagionali. A trascinare le Huskies sono state la super veterana Azzi Fudd, miglior marcatrice, e Sarah Strong, leader per rimbalzi e assist. Decisivo anche il contributo delle due transfer Serah Williams e Kayleigh Heckel che hanno avuto un impatto immediato sui meccanismi di squadra che hanno rafforzato un gruppo già solido. Una menzione speciale va a Blanca Quiñonez: dopo un debutto in sordina, l’ex Campobasso ha cambiato marcia con due prestazioni da 18 e 21 punti contro Ohio State e Utah, ed è ora una delle migliori freshman della nazione.

Il torneo di Las Vegas ha invece rimescolato le gerarchie tra le principali contendenti al titolo. Forte del successo del Player Era Festival, Texas ha scavalcato sia UCLA che South Carolina nell’ultimo ranking dell’Ap, dimostrando come spesso sono le difese a vincere le partite. A farne le spese è stata soprattutto UCLA: con una Lauren Betts limitata a soli 8 punti, le Bruins sono scivolate anche a – 20. Diversa la situazione per South Carolina che ha tenuto il campo fino alla fine per poi soccombere all’ultimo respiro: la rivincita è fissata per il 16 gennaio nel match clou della regular season della SEC.
La vera sorpresa è e rimane TCU. Con Olivia Miles e Clara Silva, le Horned Frogs sono persino superiori alla versione che la scorsa stagione – con Hailey Vanlit e Sedona Prince – ha raggiunto a sorpresa le Elite Eight. Sotto la guida di coach Mark Cambell, Miles è letteralmente esplosa e con Marta Suarez forma una coppia di attaccanti da quasi 40 punti a partita. Sotto canestro ci pensa Silva: le caratteristiche della sophomore portoghese si sposano perfettamente con i ritmi e la creatività di Miles creando così un tandem offensivo di tutto rispetto che ha permesso all’università texana di restare imbattuta con 10-0.
Euro-Watch: Tilda Trygger e le altre
Oltre a SIlva, tra le europee in questa prima parte di stagione si sta distinguendo anche Tilda Trygger a NC State. Nonostante la partenza in salita delle Wolfpack – già tre sconfitte in otto partite – la sophomore svedese sta confermando quanto di buono fatto intravedere nel suo anno da rookie. La differenza sostanziale sta però nelle motivazioni del suo impiego: se nella scorsa stagione il suo amplio minutaggio era dettato dalla necessità di una panchina molto corta, quest’anno coach Wes Moore la sta inserendo nelle rotazioni per una precisa scelta tecnica e con maggiore costanza.
Situazione diversa per Lena Bilić a UCLA. La seconda miglior realizzatrice degli europei U18 al suo primo anno con le Bruins ha trovato finora relativamente poco spazio, ma nell’ultima partita contro Oregon ha contribuito con 13 punti in 23 minuti, ripagando la fiducia che coach Cori Close. Quotazioni in crescita quindi per la freshman croata mentre finora minutaggio ridotto per Clara Bielefeld a TCU: in un reparto guardie molto affollato, la tedesca non ha avuto modo di esprimere il suo potenziale.
Casa Italia
Dopo averle seguite per tutta l’estate, è giunto anche il momento di tirare le prime somme per le ragazze italiane, a partire dall’ottimo impatto di Candy Edokpaigbe a San Francisco. La “scintilla” napoletana si è inserita perfettamente negli schemi della sua nuova squadra e difficilmente scende sotto i 20 punti a partita: un rendimento che la proietta al 50° posto tra le migliori marcatrici dell’intera NCAA, appena dietro a una star come Azzi Fudd.

La terza stagione a Washington State di Eleonora Villa non è iniziata nel migliore dei modi in termini di risultati (una sola vittoria a fronte di otto pesanti sconfitte); ma Eleonora si conferma la leader assoluta delle Cougars con 17.3 punti in oltre 33 minuti passati in campo. Una magra consolazione visto che quest’estate il suo obiettivo era quello di giocare il Torneo, sfuggitole per un soffio lo scorso anno e difficilmente raggiungibile quest’anno.
La March Madness è anche il sogno di Vittoria Blasigh, arrivata a Miami dopo due anni a South Florida per “mettersi alla prova ad un livello superiore”. Partendo dalla panchina, Blasigh si è ritagliata il suo spazio nelle rotazioni delle Hurricanes con ltre 20 minuti in campo e 7.4 punti di media, con un buon 38.5% da 3.
Positivo l’inserimento di Caterina Piatti a Florida, con la freshman di Reggio Emilia sempre in quintetto, mentre non ha avuto finora troppo spazio Martina Fantini ad Arizona State. Positivo, infine, anche l’avvio di stagione di Sofia Ceppellotti a North Alabama. Dopo un anno da freshman passato ai margini delle rotazioni, quest’anno la guardia italiana si è presa molto spazio e ha trovato maggiore fiducia: il suo 53.6% dal campo rappresenta la miglior percentuale realizzativa delle Lions.


