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Oklahoma State Cowboys #10

Oklahoma State's Jeffrey Carroll (30) can't control a pass as it flies by him during a Big 12 Tournament basketball game between Oklahoma State University (OSU) and Kansas State at the Sprint Center in Kansas City, Mo., Wednesday, March 9, 2016. Oklahoma State lost 75-71. Photo by Bryan Terry, The Oklahoman

Record 20-12

Nessuno ci avrebbe scommesso un dollaro, soprattutto dopo il disastroso inizio in Big 12, ma i Cowboys e coach Brad Underwood hanno stupito tutti e si presentano al torneo con il cartello attaccato al collo con scritto “Mina Vagante” a caratteri cubitali. Forti di un attacco a dir poco sensazionale,ai livelli del binomio Ball-Ucla, e del “Young Paul” al secolo Jawun Evans, Oklahoma State nell’ultimo periodo ha trovato continuità di risultati e di prestazioni, ma sicuramente le manca un scalpo ad una grande, tolto quello effettuato ai danni di West Virginia.

Giocatori da seguire

Uno su tutti: Jawun Evans. Uno dei freshmen sorpresa dello scorso anno, si è confermato con un inizio di stagione scintillante e meritandosi anche il paragone un po’ scomodo con Chris Paul. Due giocatori da seguire con particolare attenzione sono l’anziano Phil Forte, che giocava in squadra ai tempi di Marcus Smart e Jeffrey Carroll. Forte, se in giornata, può mettere anche sei/sette triple in una partita, per Carroll invece bastano due stats: eFG% 61.6 e TS% 65.5.

Pronostico

I Cowboys potrebbero essere la squadra distruttrice-di-bracket per eccellenza: abituati a vedere le prestazioni di Stephen F.Austin nelle recenti Madness, ci aspettiamo un ruolo simile per la squadra di Underwood che potrebbe perdere al primo turno come arrivare alle Elite Eight.

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