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Preseason Top 25, Parte 3 – dalla #11 alla #15

Terza tappa del viaggio nella nostra Preseason Top 25: si va da un’eterna incompiuta che vuole salire di livello a una possibile contender al titolo della Big Ten. Prima parte: dalla #21 alla #25Seconda parte: dalla #16 alla #20

 

11. Creighton

Coach Greg McDermott ritrova tanti giocatori ad alto impatto di un gruppo che ha sorpreso in positivo nella stagione passata, aggiungendo inoltre uno dei migliori transfer dal mondo mid-major, Baylor Scheierman. Fra lui e Ryan Nembhard fra gli esterni, ci sono talento offensivo e potenzialmente punti a palate da abbinare all’alta tenuta difensiva del frontcourt animato da Ryan Kalkbrenner, DPOY della Big East, e Arthur Kaluma. I Bluejays, storicamente, presentano costantemente squadre competitive ma finora hanno sempre fallito il salto a formazione di élite: sarà questo l’anno in cui riusciranno a cambiare spartito?

 

12. Arizona

Anche in questa preseason siamo fiduciosi nel puntare su Arizona in maniera più decisa di quanto non facciano gli osservatori americani. Certo, l’ultimo Draft ha scippato i Wildcats di un bel po’ di talento, ma l’addizione dal portal dell’espertissimo Courtney Ramey – e, in tono minore, quella di Cedric Henderson che si prospetta come buon comprimario – è di sicuro valore. I returning players non sono da sottovalutare: Azuolas Tubelis è un lungo di élite, Kerr Kriisa deve e può diventare più costante e Pelle Larsson pare pronto a ergersi a pilastro della squadra. L’eccellente mano di coach Tommy Lloyd presumibilmente farà il resto.

 

13. TCU

Nulla è scontato, ma è lecito immaginare almeno uno o due passi in avanti da parte di un gruppo piuttosto consolidato. La squadra dello scorso anno aveva poca esperienza, ma si è rivelata capace di portare a casa risultati importanti (ad esempio una vittoria al primo turno del Torneo Ncaa che mancava dal 1987) facendo leva su fisicità, atletismo e difesa (#15 per Adj. Efficiency su KenPom). Le pedine più importanti di quell’annata sono tutte di ritorno, a partire dalla point guard Mike Miles, reduce da una grande stagione da sophomore (15.4 punti, 3.8 assist) che ora lo proietta fra i giocatori più attesi e quotati della Big 12.

 

14. Texas

Coach Chris Beard ha qualcosa da dimostrare. Sembrerebbe assurdo dirlo a proposito di uno degli allenatori più vincenti degli ultimissimi anni, ma il suo primo capito targato Longhorns non è stato molto convincente. Ora è tempo di liberarsi dallo spettro dell’ex Mark Adams e, soprattutto, trovare il modo di far coesistere in maniera ottimale tante individualità di talento. Il backcourt duo composto da Tyrese Hunter, transfer da Iowa State, e Marcus Carr così come quello del frontcourt formato da Timmy Allen e Christian Bishop possono essere di altissimo livello. In mezzo, nello spot di 3, c’è inoltre uno dei freshmen più attesi della prossima stagione, Dillon Mitchell.

 

15. Indiana

La Big Ten rischia di vivere un down year e, in mezzo a tanti punti interrogativi che la accompagnano, potrebbe essere questa (ex?) nobile decaduta ad ergersi a squadra da battere. Mike Woodson ha fatto bene nel suo primo anno da coach di college e ha finalmente riportato gli Hoosiers al Torneo Ncaa. Ora ritrova uno dei migliori lunghi in circolazione, Trayce Jackson-Davis, a guidare una squadra che presumibilmente ripartirà da fisicità e difesa come caposaldi. L’attacco di IU ha però spesso lasciato a desiderare nel corso della stagione passata e per questo un ulteriore salto di qualità da parte di Xavier Johnson in regia sarà cruciale.

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