Al giro di boa della stagione, le sorprese non mancano anche nelle individualità, con diversi leader statistici della Division I. Oggi andiamo ad analizzare quelli che sono, nelle categorie statistiche principali, i migliori giocatori delle Power 6. A partire da uno che è tutto tranne che una sorpresa ormai, Zach Edey.
Punti
Zach Edey (Purdue, 21.3 PPG) – Freak promettente al primo anno, mietitore di vittime al secondo, il mostro canadese è diventato il favorito per il POY nazionale nell’anno da junior. In pochi si sarebbero aspettati questo sviluppo. Sistemato il footwork, sul quale i miglioramenti sono visibili a vista d’occhio, ridotto il numero di falli commessi e migliorata la comprensione del gioco, la ricetta è completa per il miglior giocatore della nazione.
Kris Murray (Iowa, 21.2 PPG) – Il fratello di Keegan è il re degli Hawkeyes. Kris Murray, dopo due anni in penombra, si è preso a suon di punti Iowa. Quasi il 40% da tre punti e un’accresciuta consapevolezza offensiva che gli permette di andare dentro con facilità, prendere contatti e andare spesso in lunetta lo rendono sempre minaccioso ogni volta che tocca il pallone.
Jalen Wilson (Kansas, 20.8 PPG) – Nonostante il titolo di Kansas e una stagione in crescendo, l’anno scorso non è stato il migliore di Jalen Wilson. Il suo sviluppo si è un po’ fermato, assestandosi sui numeri dell’anno da sophomore. Da senior invece è in impennata, con oltre venti punti di media, fiducia per segnare tiri contestati e, in generale, un impatto assoluto nel gioco dei Jayhawks.
Rimbalzi
Oscar Tshiebwe (Kentucky, 13.8 RPG) – Sbriciolati i dubbi dopo il suo trasferimento da West Virginia a Kentucky nella scorsa stagione, il giocatore congolese ha ripreso da dove aveva lasciato. Quasi 6 dei suoi rimbalzi sono in attacco ogni partita. Garantisce un vantaggio enorme sotto canestro. Interessante capire quale possa essere la sua dimensione NBA, per il momento l’obiettivo è rimontare in SEC riportando Kentucky in cima.
Armando Bacot (North Carolina, 11.2 RPG) – Escluso Zach Edey, di cui abbiamo già parlato, Armando Bacot è uno dei migliori lunghi della nazione. Fisicità unita a presenza difensiva, sono pochi i giocatori che riescono ad affrontarlo sotto canestro. Nonostante UNC non stia rispettando le aspettative dei ranking prestagionali, il lungo si conferma un ottimo giocatore a livello statistico.
Jesse Edwards (Syracuse, 11.0 RPG) – In una stagione che potrebbe aver ancora molto da dire per Syracuse, il nativo di Amsterdam è migliorato ulteriormente nella stagione da senior. Nonostante non abbia un grande talento offensivo, non sono molti i sette piedi in grado di correre con la sua facilità, prendere tanti rimbalzi e sapere il proprio ruolo in campo con questa consapevolezza. Tutto questo, condito con diverse schiacciate da highlights.
Assist
Markquis Nowell (Kansas State, 8.4 APG) – Dopo tre anni con Little Rock, nessuno si sarebbe aspettato una crescita simile al suo ultimo anno di eleggibilità. Giocatore flashy come pochi, è in grado di trovare i compagni e, allo stesso tempo, guidare Kansas State per punti segnati. La fiducia e l’altruismo con cui sta giocando sono di livello altissimo e questo ha portato i Wildcast a comandare la classifica della Big 12.
Tyler Kolek (Marquette, 7.8 APG) – Se Marquette è seconda nella Big East, il merito è anche suo. Fra i migliori assistman della nazione, non soltanto dispensa palloni a destra e manca, ma lo fa senza perderne, con un assist/turnover ratio di 3.34, al numero 3 nelle migliori conference. Il mancino trova sempre il giusto equilibrio tra affondare la penetrazione al ferro subendo il contatto e trovare un compagno libero.
Jalen Pickett (Penn State, 7.3 APG) – Al suo quinto e ultimo anno di eleggibilità, ha ritrovato i numeri d’inizio carriera che faceva registrare con i Siena Saints. Ciò che stupisce è quanto sia abile a trovare i compagni nonostante una struttura fisica abbastanza grossa per una guardia. Con meno di due palle perse a partita, Pickett è uno dei migliori gestori di palloni in tutta la Division I.
Recuperi
Chase Audige (Northwestern, 2.9 SPG) – Continua la presenza di giocatori di esperienza in questa particolare lista. Il senior Audige guida le Power 6 per palle rubate. Il giocatore di Northwestern è tornato su buoni numeri, percentuali da tre punti e apporto in difesa dopo aver passato una stagione da junior molto difficile. È lui il leader di questa speciale classifica.
Jaylen Clark (UCLA, 2.7 SPG) – Al secondo posto uno dei giocatori piu migliorati negli ultimi due anni. Se nell’anno da freshman Clark ha raramente calcato il parquet, in questa stagione non soltanto ruba quasi tre palloni a partita, ma in attacco è molto presente, tira con buone percentuali da tre punti e lotta a rimbalzo senza paura di subire contatti.
Cam Spencer (Rutgers, 2.6 SPG) – La guarda ex Loyola Maryland è il classico 3&D. Offensivamente garantisce percentuali da tre punti superiori al 40% mentre difensivamente non ha paura di mettersi in gioco. Tra le sue caratteristiche migliori ci sono l’intensità sul perimetro e la capacità di giocare sulle linee di passaggio per rubare palloni.
Stoppate
Colin Castleton (Florida, 3.1 BPG) – Dall’alto dei suoi due metri e undici, Colin Castleton guida la classifica delle stoppate nelle Power 6. Il nativo di Deland ha trovato la sua dimensione tornando a casa dopo non aver trovato nessuna fortuna nel Michigan nei suoi primi due anni. I Gators non avranno potenziale da titolo, ma Castleton è un giocatore entuasiasmante da vedere, in grado di mettere in campo una grinta incredibile sotto al ferro.
Liam Robbins (Vanderbilt, 2.9 BPG) – Dopo due anni a Drake e un anno a Minnesota, Liam Robbins è finito ai Commodores, dove ha ritrovato le buone prestazioni del terzo anno, ma ci ha messo un po’. Presenza fissa sotto il ferro, è secondo per stoppate. In grado di correre e dare il suo apporto in attacco è una minaccia in contropiede. Peccato per i frequenti infortuni.
Trayce Jackson-Davis (Indiana, 2.9 BPG) – Uno dei migliori giocatori della Big Ten e trascinatore di un’Indiana che ha una striscia aperta di 4 vittorie consecutive. Giocatore versatile come pochi, ha cifre incredibili in tutte le categorie. Prende tantissimi rimbalzi, smazza assist senza problemi e difende con intensità. Gli ingredienti sono tutti quelli ben riconoscibili del prospetto NBA.