Il torneo perde alcuni dei nomi più importanti della Division I che hanno deluso nella partita decisiva della stagione, ma tra i bocciati ci sono anche giocatori che hanno vinto, nonostante le loro brutte prestazioni.
Vediamo le delusioni delle prime 4 partite.
Gonzaga senza guardie
Serata che definire complicata per Nigel Williams-Goss è veramente poco, anche se la difesa finale lo ha in parte riabilitato. Ma Jevon Carter lo ha tirato pazzo per il resto del tempo e i due falli in attacco commessi su Daxter Miles lo hanno quasi tolto dalla partita: 2/10 dal campo e molta meno leadership del solito. Così come contro Northwestern, Josh Perkins è stato inesistente ed è stato capace di non prendersi un tiro in 29 minuti.
L’occasione persa di Ahmad
Gonzaga gioca con tre guardie, West Virginia gioca con tre lunghi. Ergo, c’è un mismatch a favore di un giocatore dei Mountaineers che può sfruttare centimetri e chili in attacco. Il suo nome è Esa Ahmad e sarebbe anche il più talentuoso tra quelli a disposizione di Bob Huggins. E invece il sophomore di Cleveland ha giocato una partita assolutamente anonima, sprecando la grande occasione di farsi notare per davvero dagli scout del piano di sopra.
Top scorer bocciato
Possiamo davvero mandare dietro la lavagna Allonzo Trier, il top scorer di Arizona (19 punti) che ha guidato il parziale di 10-0 a 6 minuti dal termine che sembrava aver ormai regalato la vittoria ai Wildcats? Non solo possiamo, ma dobbiamo, visto che in tutti i minuti decisivi la palla è stata stabilmente nelle mani della guardia di Arizona… e in quella di nessun altro. Le sue isolation e i suoi tiri sbagliati hanno consentito a Xavier di rimontare. Ha anche tirato per la vittoria, senza manco pensare di passarla ovviamente. Se entra sei un fenomeno, se esce (ed è uscita, peraltro tiro complessissimo) finisci tra i bocciati.
Swanigan senza doppia doppia
Mr Double-Double è stato imbrigliato da Kansas. Tolte le due triple consecutive a inizio secondo tempo, è stato completamente annullato dai Jayhakws che non hanno sofferto tutti i mismatch su cui coach Matt Painter aveva impostato la gara. Non ha funzionato nè in coppia con Haas nè da finto centro nel cinque fuori del secondo tempo. Alla fine 18+7 e ben 6 palle perse, oltre a un atteggiamento difensivo veramente pigro.
Il tiratore in meno
I Wolverines avrebbero avuto bisogno di tutte le loro bocche da fuoco, soprattutto in una serata in cui il tedesco Moritz Wagner è tornato sulla terra e ha chiuso con soli 7 punti e 3/10 (0/4 da 3) al tiro. Il peggiore per Michigan è stato quindi Muhammad-Ali Abdur-Rahkman: 2 punti (1/6 al tiro), 3 perse, 3 assist, 3 falli e nessun recupero il suo box-score in 38 minuti (il più utilizzato), ma soprattutto tante difese in cui si è fatto battere in palleggio, saltando spesso sulle finte.
