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Gli italiani in arrivo nel college basket

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 18 Feb, 2017

Da due anni a questa parte, la presenza italiana in Ncaa è in crescita e nulla fa pensare che questa tendenza debba arrestarsi presto. Attualmente, ci sono otto nostri connazionali in Division I ed è facile immaginare che questo numero possa aumentare e raggiungere la doppia cifra nella prossima stagione.

Quali potrebbero essere i freshmen della stagione 2017/18? Ecco una carrellata di giocatori papabili, perlopiù impegnati attualmente nelle high school americane.

 

Davide Moretti

I quattro freshmen di questa stagione (De Nicolao, Da Campo, Ulaneo, Vercellino) provengono tutti dal campionato italiano e ci sono altri giocatori pronti a seguire il loro esempio. Ora come ora è presto per fare ipotesi – Scott Ulaneo, primo a trovare sistemazione l’anno scorso, trovò l’intesa con Seattle a metà aprile – ma c’è un nome che da diverso tempo ricorre in questo discorso, quello di Davide Moretti.

Non è un mistero che la Ncaa sia una destinazione da lungo tempo contemplata da parte del play-guardia di Treviso (11.9 punti e 2.3 assist in 27.3 minuti di media), il quale però non prenderà alcuna decisione prima della fine del campionato. Allo stato attuale, la prospettiva del salto in Serie A – con un ruolo consono al suo talento – sembra essere l’unica opzione che possa dissuadere “il Moro” dall’andare oltreoceano. Salto che, tra l’altro, potrebbe avvenire tranquillamente con la sua Treviso, attualmente prima in classifica nel Girone Est della Serie A2 e serissima candidata alla promozione. Non resta che aspettare (almeno) il mese di giugno per vedere come andrà a finire. Nel frattempo, ci sono diversi college che lo seguono: fra questi, Arizona State e Fordham, com’era stato rivelato da Eurohopes lo scorso agosto. Il classe ‘98 è uno dei migliori talenti emergenti nel panorama italiano degli ultimi anni e, semmai dovesse scegliere la Ncaa, ci sarebbero buonissime probabilità di vederlo impegnato in un programma d’alto livello.

 

Gabriele Stefanini

È l’unico giocatore di questa lista la cui destinazione è già nota, essendo stata decisa da parecchio tempo: la combo guard bolognese, infatti ha scelto Columbia già lo scorso ottobre dopo aver valutato attentamente, fra le varie, le offerte di Penn e di Santa Clara. «Sia dal punto di vista cestistico che accademico è il miglior posto per me», aveva detto in un’intervista a Rivals. «Penso di poter fare grandi cose lì, l’università offre tantissimo. Mi sono sentito a casa con coach Engles e gli assistenti. […] L’istruzione viene prima di tutto. Mi piacerebbe giocare da qualche parte come professionista dopo il college ma, in caso d’infortunio o di altri imprevisti, una laurea ottenuta lì apre tante porte». Stefanini, ora leader di Bergen Catholic insieme a Taj Benning (che giocherà per Fairfield), troverà una squadra molto competitiva nel panorama della Ivy League e un reparto esterni già piuttosto popolato – fra i vari, il freshman Mike Smith viaggia a attualmente a 13.3 punti e 3.5 assist di media da PG titolare. Il suo ingresso nel roster finirà certamente per dare nuove opzioni a coach Engles e accrescere la competizione interna nel reparto: un aspetto, quest’ultimo, che non potrà che pungolare ulteriormente la spinta al miglioramento individuale che ha contraddistinto in maniera molto evidente i primi due anni oltreoceano di Stefanini.

 

Thomas Binelli

Compagno di squadra di Stefanini a Bergen Catholic (entrambi si sono raccontati a BN nella scorsa settimana in un’intervista doppia), il destino Ncaa di Binelli è ancora tutto da scrivere. Il figlio del mitico “Gus” non ha ancora ricevuto offerte di scholarship ma ci sono diversi college di Division I che lo seguono sin dalla scorsa estate. Fra questi, il nome più altisonante è quello di Davidson, mentre nella lista troviamo anche Stony Brook (America East), Rider (MAAC) e Wagner (NEC), oltre a grandissima parte della Patriot League (ovvero, tutte le squadre della conference eccetto Bucknell). Il classe ’99 presumibilmente non avrà molti problemi nell’accasarsi nel posto per lui più congeniale, essendo un’ala di 205 cm dotata d’un tiro da fuori estremamente affidabile, caratteristica che non può che far gola a tantissime squadre.

 

Francesco Badocchi

Classe ’98 abbondantemente sopra i due metri e capace di occupare gli spot 3 e 4, il senior di Bishop Miege (Shawnee Mission, Kansas) sta vedendo le proprie quotazioni in ascesa, essendo un giocatore dai mezzi atletici di prim’ordine e che sa rendersi utile in più modi in entrambe le metà campo. Il milanese viaggia attualmente a 15.8 punti, 5.9 rimbalzi, 2.4 stoppate e 1.8 assist di media in una squadra dove il talento abbonda e che si candida fortemente a riconquistare, in back-to-back, il titolo di campione dello Stato.

Infortunatosi proprio sul finire della scorsa stagione, non ha potuto mettersi in mostra nei camp estivi: l’attenzione dei college, per questo motivo, ha tardato un po’ ad arrivare ma proprio nelle ultime settimane sia le offerte di scholarship che le visite dei coach si sono moltiplicate notevolmente e in pratica non passa partita senza che una nuova università si aggiunga alla lista degli interessati. East Tennessee State (Southern), Miami Ohio (Mid-American) e UMKC (WAC) hanno offerto borse di studio mentre fra le università che lo tengono d’occhio troviamo due nomi eccellenti, entrambi della Big 12, come Kansas (Norm Roberts è andato a osservarlo lo scorso 31 gennaio) e Texas Tech, oltre a Tulsa, Stephen F. Austin e Florida Gulf Coast, giusto per citarne qualcuno.

 

Gli altri

Fra i tanti senior italiani, Thomas Woldetensae sembra avere ottime chance d’approdare in Division I. Guardia mancina, molto versatile e dotata d’ottima statura per il ruolo (197 cm), questo bolognese classe ’98 (ex BSL San Lazzaro come i già citati Stefanini e Binelli) è al suo secondo e ultimo anno con Victory Rock Prep (Sarasota, Florida) squadra con la quale sta mettendo su ottime cifre: 11.0 punti, 2.6 rimbalzi, 2.8 assist e 3.0 recuperi di media nelle 25 partite disputate fin qui in questa stagione. Recentemente, ha molto ben figurato alla Grind Session dell’Heartland Hooparama, showcase tenutosi all’inizio di febbraio a Campbellsville, Kentucky risultando infine come MVP e top scorer (20 punti) dell’incontro vinto per 82-64 con Aspire Academy.

Thomas Woldetensae premiato come MVP all’Heartland Hooparama

Un altro senior protagonista nella propria squadra è Otis Reale, play mancino “tascabile” (178 cm) classe ’98 che attualmente segna 12.7 punti di media (17 partite) con Servite, high school di Anaheim, California.

Chi invece dovrà aspettare ancora per un eventuale approdo in Ncaa – avendo davanti a sé ancora un anno di high school – è Pietro Giovanardi, guardia del ’99 al suo secondo anno con Long Island Lutheran che, combinazione, è proprio della scuola frequentata nei primi anni ’80 dal già citato Augusto Binelli. Il riminese, partendo nello starting five (6.9 punti di media in 19 partite con 6 match chiusi in doppia cifra) ha un ruolo in crescita costante in una squadra segnalata da diverse parti come fra le più importanti sia del panorama locale che nazionale (più d’una volta inclusa, a inizio stagione, nella Fab 50 di Ball Is Life).

Un altro junior impegnato in una high school newyorchese (Monsignor Scanlan) è il lungo (208 cm) Pietro Agostini. Poco più di due mesi fa, il classe ’99 ha riferito al quotidiano triestino Il Piccolo di aver già ricevuto un’offerta di scholarship da Hofstra, college della Colonial Athletic.

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