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Calipari desolato e un pizzico di Nba

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 12 Nov, 2018

Ricordate cosa cantava Fabri Fibra? Pronti, Partenza e Via? Si quella. Davide Moretti avrà portato un po’ di rap italiano a Lubbock perchè i Red Raiders hanno iniziato così la stagione

Non ci sono parole per descrivere l’umore di John Calipari, dopo la prestazione contro Duke. Attonito, desolato, scioccato, basito. Chiediamo aiuto a Simon & Garfunkel e al loro capolavoro per descrivere nel modo migliore il momento in cui si trova a -30 e ha appena visto RJ Barrett segnare di nuovo.

 

La classica esultanza di chi ha appena vinto la March Madness. Peccato che UConn ha giusto appena battuto di dieci punti Morehead State, non proprio la più big delle big, come dimostrano le otto partite otto vinte lo scorso anno. Leggermente esagerata.

Vi ricordate la quantità di buzzer beater messi a segno la scorsa stagione da George Mason? Ben tre di fila. Quest’anno hanno riniziato così, sulla sirena del primo tempo. Visto com’è andata la partita, persa di un punto contro Penn, avrebbero preferito farne uno sulla sirena finale

Segnaliamo questo raro esempio di sportività da parte di Trent Frazier di Illinois, che ammette di aver toccato la palla, dopo che gli arbitri avevano sbagliato la chiamata. Kudos a Frazier.

New York Basketball baby! I Johnnies si sono scordati per un secondo di giocare nella Carnesecca Arena e hanno pensato di essere a Rucker Park: questo alley oop appoggiato al vetro tra Mustapha Heron e L.J Figueroa ne è la dimostrazione.

 

Non è sempre marzo, cara Loyola. Ogni tanto, si perisce anche di buzzer beater.

Cosa può andare storto per Washington dopo una sconfitta di 22 in trasferta contro Auburn? Beh, si può sempre rischiare la vita, con il proprio autobus che va in fiamme.

Taze Moore e il suo personale ballo del pinguino.

 

Quando i tuoi freshmen sono così forti e fighi che iniziano ad arrivare persone famose che mai avevi visto. Travis Scott visita Durham e avrà fatto venire qualche Goosebumps ai giovani Blue Devils.

Qui il faccione sconsolato di Bob Huggins mentre osserva i suoi Mountaineers in via di costruzione. Siamo con te Bob.

Charlotte durante la partita è stata anche sotto di 24. Normalissimo contro una high major del calibro di Oklahoma State. Meno normale è stata la rimonta e la tripla di tabella della vittoria firmata da Jon Davis. #soloalcollege.

 

Finiamo con un off topic dalla Nba. Jimmy Butler, in rotta di collisione con i Minnesota Timbewolves, ha gentilmente offerto al compagno di squadra Tyus Jones, vincitore della March Madness 2015 con Duke, un jet privato per andare a vedere l’esordio del fratellino Tre con la maglia Blue Devils ad Indianapolis. Il problema? È che Minnesota avrebbe dovuto giocare la notte successiva. Voto da 1 a 10 alla professionalità dei due? 12

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