L’inizio di stagione di Virginia Tech è coinciso con l’esplosione del talento Nickeil Alexander-Walker, che sta confermando a ragione di essere un prospetto Nba. Votato appena una settimana fa quale miglior giocatore dell’ACC, in queste prime uscite ha dimostrato una maggiore consapevolezza nei propri mezzi rispetto allo scorso anno.
Nella stagione da freshman è partito in quintetto in tutte e 33 le gare giocate dagli Hokies, risultando il quarto realizzatore con 352 punti segnati (10.7 di media) nei 25.4 minuti di utilizzo afferrando anche 3.8 rimbalzi. Le sue cifre sono appunto lievitate in questo inizio di stagione tanto da diventare imprescindibile per coach Buzz Williams che non lo toglie quasi mai dal campo (34.8 minuti di media). È il miglior scorer della squadra (19.6) aggiungendo alle sue prestazioni 5.4 rimbalzi, 4.4 assist e 2.4 recuperi.
Atleta completo e versatile sulle due estremità del campo, dà il meglio di se soprattutto in transizione dove è bravo ad attaccare lo spazio sia da portatore di palla che off the ball. Grazie ad un discreto ball-handling e alle lunghe leve non è semplice da contenere quando parte in palleggio. È molto abile ad attaccare facendo cambi di direzione e di velocità con virate e spostamenti laterali. Nelle penetrazioni fino al ferro ha un ottimo body controll che gli permette di non infrangersi sui difensori ma recuperare la posizione per essere comunque letale.
Contro la difesa schierata ha imparato a selezionare i tiri, e inoltre riesce a leggere molto bene le situazioni in cui è sul lato debole spostandosi in modo da creare un’ottima linea di passaggio. Non disdegna ovviamente la soluzione in catch and shoot, dimostrando di essere veloce a tirare piedi a terra anche quando deve recuperare l’equilibrio perché non servito in maniera perfetta.
Le lunghe braccia e il tempismo nel mettersi sulle linee di passaggio lo fanno essere uno dei migliori difensori nel rubare palloni, tanto da guidare la speciale classifica in ACC. Questo suo particolare aspetto del gioco che, forse, più di tutti risalta subito agli occhi permette alla sua squadra di segnare punti veloci in contropiede.
Ma non è solo difensivamente lesto. Con buon senso della posizione e mani rapide coach Williams gli fa marcare il più delle volte il portatore di palla così da impedire la costruzione del gioco degli avversari. Tiene anche piuttosto bene fisicamente i contatti in post basso, perché se è vero che è snello è comunque ben strutturato. E sa leggere le situazioni in cui deve ruotare difensivamente.
Infine la visione di gioco. Un aspetto del suo gioco molto sottovalutata e che lui stesso tende a non eseguire molto perché quando ha il pallone è ingolosito più dal tirare che dal passare. Ha dimostrato però sprazzi niente male di questo fondamentale.