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Il ciclone Young, Pirates in crescita

Autore: Redazione BasketballNcaa
Data: 5 Dic, 2017

Squadre on fire

53 punti in due vittorie importanti contro squadre del ranking, Texas Tech e Louisville. Seton Hall scala il ranking fino alla #19 guidata da un superlativo Desi Rodriguez, leader di un gruppo solido e compatto che non si arrende mai e valorizza le proprie armi: i Pirates fanno sul serio, la Big East è più di un Desiderio.

Se continua così, anche Virginia Tech entrerà nel ranking. Gli Hokies sono primi in ACC per punti segnati (96.8), percentuale dal campo (54.6), percentuale da 3 (44.9) e assist (20.8). Coach Buzz Williams sembra aver costruito una macchina perfetta ma il 16 dicembre c’è il test Kentucky. L’imperativo è non lasciarli correre in campo aperto…

 

Record immacolato, 8-0, e prosegue la scalata nel ranking, ventesimi, per TCU che ha battuto due mid major molto credibili come Belmont e Yale. Il trascinatore? Kenrich Williams entrato in modalità tuttofare, solida doppia-doppia di media a cui aggiunge 4 assist e 3 rubate, con Bane e Brodziansky a fare da spalle. In settimana arrivano i test seri, SMU e Nevada. Vedremo di che pasta sono fatti gli Horned Forgs.

Gran settimana per Xavier: prima la vittoria su Baylor, poi contro Cincinnati nel Crosstown Shootout. Successo netto contro una difesa da Final Four (Cincy non subiva 89 punti dal 2012) in una partita decisa sin dall’inizio (68.4%FG e 7/11 da tre nel 1T) con il “solito” Trevon Bluiett (28 punti) e l’energia dalla panca di Kerem Kanter (17 punti). Se la partita era sentita? Chiedetelo a coach Mick Cronin.

 

Villanova ribadisce la propria egemonia nel Big 5: +28 e +41 con Penn e Saint Joseph’s per una squadra in crescita e oliatissima in attacco (vedi il tremendo 26-2 con gli Hawks a metà partita). Occhio a Omari Spellman: il big man ci sta prendendo gusto nel metterla da tre (6/8 in settimana).

 

Qualcuno è in cerca di identità

346/a per tiri da 3 tentati, 348/a per tiri da 3 realizzati, ultima assoluta nel rapporto tiri totali/tiri da 3 con il 21%. Non sono le statistiche della più sfigata delle mid major, ma di Kentucky che ha un solo tiratore, cioè Kevin Knox. I Wildcats però continuano a vincere grazie a un calendario facile, alla difesa e a qualche cenno di risveglio dei lunghi. Qui Nick Richards si sveglia anche troppo e prende un tecnico.

 

Missouri State non ha avuto un inizio brillante, complice le due sconfitte contro le non irresistibili North Dakota State e Georgia Southern. Ma resta la grande favorita per la conquista della MVC perché vince anche quando la sua stella Alize Johnson segna 0 punti in 24′ tirando 0/7. Sintomo di quanto sia lunga la squadra dei Bears.

Quando dicevamo che la ACC è il centro del college basketball, intendevamo che dietro Duke e UNC il livello medio è molto più alto rispetto al resto del paese. Nell’ultimo weekend ha pagato dazio la Big Ten, uscita con le ossa rotte dal challenge tra conference, nonostante due belle vittorie di Purdue e Michigan State ai danni di Louisville e Notre Dame.

Northern Iowa si sta dimostrando una squadra bella tosta nonostante le due sconfitte rimediate contro big come North Carolina e Villanova. I Panthers sono la quinta miglior difesa di tutto il paese, con 58.5 punti per gara. In attacco poi ci pensa Bennett Koch che, grazie alla prestazione contro UNLV, si è aggiudicato il premio di “player of the week” della MVC.

Settima vittoria di fila per St. John’s che non ha dovuto nemmeno schierare Marcus Lovett per avere la meglio su Sacred Heart. I Red Storm hanno sofferto solo un tempo prima di passare allo showtime. La squadra è cambiata dall’arrivo di Justin Simon e Marvin Clark, ma adesso arriveranno una serie di partite importanti.

Giocatori da tenere d’occhio

Zero punti con 0/5 nel primo tempo, ma “the coaching staff told me to keep shooting”. E Zach Norvell ha eseguito: 21 punti nel secondo tempo e Gonzaga da -7 all’intervallo è andata a vincere in scioltezza contro Creighton. Grazie al career high del freshman di Mark Few e ai 22 punti di Killian Tillie, nuovo idolo di Spokane

 

Vi abbiamo parlato sin dall’inizio della stagione di Chandler Hutchison di Boise State: tra i 50 candidati al Wooden Award e possibile futuro “steal of the draft”. Nella vittoria dei Broncos contro Portland (77-54) è arrivata la prima tripla doppia (23 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) sia della carriera del senior che della storia del college.

 

Uno dei segreti meglio custoditi del college basketball si chiama Tony Carr. Ve l’abbiamo segnalato nel corso della sfida ACC/B1G, ma il suo secondo anno a Penn State a una media di 20 a partita meritava un approfondimento.

Piccoli fenomeni a confronto…

Non aveva voglia? Aveva mangiato pesante? Qualsiasi sia stato il motivo, Collin Sexton si è preso una giornata di riposo, passando dai suoi 15.5 tiri di media a soli 4, tutti sul ferro. Dagli oltre 24 punti a partita si è fermato a 7 e Alabama ha perso una partita orrenda in casa contro UCF reduce da 3 sconfitte di fila.

Siamo ormai rimasti senza aggettivi. Gli scienziati avevano sottovalutato l’impatto dell’asteroide Trae Young sul pianeta NCAA perchè il freshman di Oklahoma è il primo realizzatore della Division I con 28.7 a partita, a cui aggiunge 8.7 assist. Ultime vittime North Texas distrutta con 6 triple e 10 assist e UTSA di Giovanni De Nicolao.

 

… ma anche lunghi fenomeni a confronto

Settimana impegnativa per Brandon McCoy: prima Northern Iowa e il test Bennett Koch, uno dei migliori lunghi mid-major, che ha portato a lezione di post il freshman di UNLV (30+7 per il senior di UNI). Poi la sfida con Arizona e il pariruolo DeAndre Ayton dove si sono visti pregi (30+9 rimbalzi) e difetti (6 palle perse e una difesa rivedibile) del giovane Runnin’ Rebel. Crescerà.

DeAndre Ayton ha, invece, giganteggiato con il suo talento unico e l’ennesima doppia-doppia stagionale (28+10). Decisivo il suo mix di tecnica e fisico, tra fine secondo tempo e supplementare, con il quale ha portato a spasso McCoy. L’Mvp è stato, però, Allonzo Trier: 29 punti (8 nell’OT) e le giocate decisive per la rimonta dal -13 dei Wildcats. Dopo l’incubo Battle 4 Atlantis record di 2-0 per Arizona. Stanno tornando.

Dietro la lavagna

Florida è arrivata alla partita contro Florida State con il miglior attacco della nazione con 99.6 punti a partita, ma contro i Seminoles si è inchiodata a 66 ed è arrivato un bel Sunshine State upset. Seconda sconfitta di fila per la squadra di Mike White che inizia a pagare l’assenza di lunghi decenti, in attesa che torni John Egbunu.

Un attacco che non gira, due brutte sconfitte contro Texas A&M e SMU e USC scivola in fondo alla top25. Preoccupa la gestione delle partite: contro i Mustangs, dopo un primo tempo in controllo, i Trojans hanno smesso di far girare la palla contro la zona di SMU commettendo tante palle perse (17) e subendo l’energia dei texani orchestrati da Shake Milton (22+9 assist).

 

Continua la crisi della Pac12: Oregon dice addio alla striscia più lunga di vittorie casalinghe nel college basket (46) grazie all’incredibile buzzer beater di Lexus Williams di Boise State, Stanford da possibile outsider si ritrova con un record di 4-6 dopo l’ennesima sconfitta inspiegabile contro Long Beach State e Colorado perde nel derby statale contro Colorado State.

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