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Dalle Hawaii a Brooklyn, tutti i tornei

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 16 Nov, 2017

Ce ne saranno tanti e, mai come quest’anno, molto ma molto divertenti: il Champions Classic di Chicago è stato solo l’antipasto, dal prossimo weekend inizia una serie di tornei di inizio stagione che vedranno in campo nel mese di novembre le prime cinquanta-sessanta squadre della nazione in giro per tutti gli Stati Uniti, dalle location più esotiche ai centri urbani.

Vediamo date e protagonisti di quelli principali.

New entry col botto

La più importante novità è l’inserimento del Phil Knight Invitational (o PK 80) nella schedule dei tornei prestagionali ed è un ingresso col botto perchè vedrà la partecipazione di 3 delle 4 squadre presenti all’ultima Final Four, oltre alla numero 1 e 2 della stagione in corso, cioè Duke e Michigan State. Per chi non lo conoscesse, Phil Knight è il fondatore di uno dei più grandi marchi di abbigliamento del mondo, ovvero la Nike, e per festeggiare al meglio i suoi ottanta anni ha invitato tutte le migliori squadre sotto l’egida della società nata in Oregon. Il torneo si giocherà infatti a Portland, dal 23 al 26 novembre su due campi perchè due sono i bracket, Victory e Motion da otto squadre ciascuno, e di fatto sono due tornei separati visto che non è prevista una finale tra le due vincitrici.

Phil Knight, con uno sfondo “ingombrante”

Nel Victory troviamo la campionessa in carica North Carolina che affronta al primo turno i Portland Pilots, fanalino di coda della WCC, mentre in semifinale dovrebbe incontrare la vincente di una sfida incerta tra due squadre ancora da capire come Arkansas e Oklahoma, autentica mina vagante nella Big 12 con un freshman molto interessante come Trae Young. La possibile finale del primo bracket potrebbe essere tra i Tar Heels e Michigan State, che dovrà però prima battere De Paul e la vincitrice tra UConn e Oregon.

Molto interessante anche il Motion grazie alla presenza di altre ottime squadre, a partire dalla numero 1 Duke accoppiata con Portland State (non fortunatissime le squadre di casa). In questo tabellone ci sarà l’impronosticabile sfida tra Butler che ha cambiato molto a partire dal coach, e Texas che, forse, ha aggiunto i tasselli fondamentali per avere una stagione vincente. Ci sarà poi Gonzaga in cerca di risposte e di nuovi equilibri che affronta la nuovissima Ohio State di coach Chris Holtmann, mentre una solida Florida se la vedrà con la possibile mina vagante della Pac 12, cioè Stanford, che torna con i due migliori marcatori e ci aggiunge due recruit four star. Insomma gli ingredienti per festeggiare al meglio il compleanno dell’uomo che creato la Blue Ribbon Sports, l’antenata della Nike, ci sono tutti.

College Paradise parte 1

Passiamo dal piovoso Oregon ai paradisi tropicali dove si svolgeranno il Maui Invitational Tournament alle Hawaii e il Battle 4 Atlantis, dal 22 al 24, alle Bahamas. Diciamoci la verità, tutti noi invidiamo Jay Bilas che fa le sue classiche interviste passeggiando a piedi nudi sulle spiagge hawaiane. Il Maui si gioca tradizionalmente nel weekend del Ringraziamento, è uno dei tornei più longevi, visto che è nato nel 1984, ed è quello che ha risentito di più della nascita dell’appena descritto PK 80. La favorita del bracket è Wichita State che avrà un inizio tranquillo giocando prima con California, in totale ricostruzione dopo l’addio di Cuonzo Martin, e poi sfidando la vincitrice tra due programmi in cerca di stabilità e identità come Vcu e Marquette.

Il variopinto murales all’interno del Lahaina Civic Center

Al folkloristico e vivace Lahaina Civic Center giocheranno anche Notre Dame capitanata da un Bonzie Colson appena nominato Preseason All-American dall’Associated Press, contro i locali ragazzi dell’università di Chaminade, mentre Lsu composta da un mix, super interessante, di freshmen ed esperti guidata dal nuovo coach Will Wade, affronterà Michigan che sarà guidata da Moritz Wagner, salito alla ribalta durante lo scorso torneo, e da Charles Matthews, transfer da Kentucky finalmente in campo e subito importante per coach Jim Beilein. La finale più probabile è Wichita State-Notre Dame, ma ci sono molte partite tutt’altro che scontate.

College Paradise parte 2

A Nassau, dove una volta c’era il rifugio dei pirati, invece si giocherà il Battle 4 Atlantis che spesso è stato un torneo che ha dato indizi importanti per il prosieguo della stagione. Infatti lo scorso anno ci mostrò la sorpresa di Baylor e il flop di Michigan State, mentre nel 2014 fu l’inizio della splendida cavalcata di Wisconsin verso le Final Four. I team partecipanti sono molto diversi tra loro e alcuni si trovano nei piani alti dei ranking: passiamo dall’atletismo e la completezza di Arizona, alla motion offense di Villanova, fino ad arrivare agli opposti, la super lunga Purdue e la nuova Smu a trazione anteriore. Kevin Keatts porta il suo attacco super efficiente a NC State e proverà sorprendere Arizona, interessante scoprire le nuove versioni di Tennessee – attenzione al freshman francese Yves Pons – e di Northern Iowa che dovrà ripartire dopo il miglior ciclo della storia dell’ateneo. La finale più probabile e attesa è Villanova-Arizona, e in effetti sarebbe un peccato non vedere una partita del genere.

Dal 2K agli Hall of Fame

Conoscerete tutti Jim Valvano, lo storico coach della North Carolina State vincitrice nel 1983. Bene, conoscerete anche il suo famoso discorso pronunciato dieci anni più tardi agli Espy.

 

Dopo la sua morte, molti coach della Division I, in primis coach K, crearono questo torneo di inizio stagione a scopo benefico chiamato Coaches Vs Cancer Classic, che sarebbe l’antenato del 2K Classic che andrà in scena al Madison Square Garden il weekend del 16-17 novembre. Se prima era il ritrovo di grandi squadre, in questa edizione ci dovremo accontentare di programmi di medio livello. Le due semifinali metteranno di fronte Washington e Providence entrambe in ricostruzione, mentre l’accreditata più credibile a succedere a Michigan è Virginia Tech, ormai al quarto anno della gestione Buzz Williams, che sfida Saint Louis.

Per un NIT di fine anno, ne esiste uno di inizio anno e questa edizione ci mostra quattro credibili sorprese in una due giorni intensa, il 23 e il 24 novembre, partendo con un classico match tra opposti: Rhode Island, in una versione sbilanciata a favore degli esterni con l’italiano Nicola Akele, sfida Seton Hall che ha come caratteristica regina la forza debordante sotto canestro di Angel Delgado. L’altra semifinale uscirà dalla tosta sfida tra la pack-line defense di Virginia, che spera in una maturazione da go-to-guy di Kyle Guy, e Vanderbilt, che ha perso il suo miglior giocatore, Luke Kornet, ma che riporta quattro elementi fondamentali della rotazione.

Angel Delgado (Seton Hall)

Anche l’Hall Of Fame Tip off ha risentito della nascita del PK 80, portando come favorita principale la storia più bella della scorsa stagione, Northwestern, che avrà vita facile contro La Salle e dovrebbe sfidare la Texas Tech del nostro Davide Moretti in finale, sempre se i Raiders riusciranno a battere Boston College di Jerome Robinson.

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